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MILANO – Nell’area di Milano “siamo di fronte a uno sviluppo senza precedenti”, con la previsione, “nel prossimo decennio di piu’ di 15 milioni di metri cubi da rigenerare con un valore di investimenti di circa 20 miliardi”, da Ema agli scali ferroviari, poi “Cascina Merlata, Citta’ Studi, Citta’ della Salute, Ortomercato, Arexpo, progetto Periferie, il nuovo polo Eni a San Donato, il nuovo ospedale dei Santi Carlo e Paolo”: di fronte a questo “un attento esame delle opportunità non e’ dilazionabile” e serve “un radicale cambiamento delle agende amministrative”. Cosi’ il presidente di Assimpredil Ance Marco Dettori, nella sua relazione all’assemblea generale degli operatori dell’edilizia di Milano, Monza e Lodi, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala, dell’assessore regionale alla Casa Fabrizio Sala, dei sindaci di Monza e Lodi, Dario Allevi e Sara Casanova, e del presidente della commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci.
“Qui ci sono tutte le condizioni perche’ riparta un ciclo di investimenti del mercato immobiliare che possa rigenerare il territorio, qui puo’ essere superato – ha detto – il drammatico stallo delle risorse pubbliche, qui e’ possibile il dialogo all’interno della filiera e con le istituzioni”. Per questo, per Dettori, a Milano “nasce un laboratorio permanente di modelli da testare ed esportare” e la richiesta, rivolta in particolare alla pubblica amministrazione, e’ di “nuove alleanze per un nuovo modello di sviluppo del territorio”: per la tutela “di chi opera nel rispetto delle regole” e “delle piccole e medie imprese nella partecipazione alle procedure ad evidenza pubblica” e per la semplificazione delle procedure.
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