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Redazione
“Diventa sempre più urgente verificare l’inquinamento dei siti indicati dal pentito di camorra Schiavone e procedere al più presto con gli accertamenti sulla tossicità dei terreni”. A dichiararlo il Senatore del Partito Democratico, Francesco Scalia, che a seguito delle pubblicazioni degli atti della Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e dell’audizione di Schiavone del 1997, torna a sollecitare un impegno forte dello Stato per far luce su quanto dichiarato dall’ex cassiere dei Casalesi. “È sconcertante sapere che nessuno fino ad oggi abbia mai approfondito le rivelazioni di Schiavone davanti la Commissione. La nostra provincia, da Cassino a Patrica, è stata coinvolta in un traffico illegale di rifiuti che oltre aver messo in serio pericolo la salute dei cittadini, getta ombre sulle amministrazioni di quegli anni”. La decisione di togliere il segreto sui contenuti dell'audizione che il collaboratore di giustizia Carmine Schiavone svolse nell'ottobre 1997 alla Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, è avvenuta dopo le richieste avanzate da cittadini e parlamentari. “Subito dopo le dichiarazioni rilasciate da Carmine Schiavone – ha detto Scalia – abbiamo presentato in Senato, a prima firma Capacchione, un’interrogazione urgente in cui si chiedeva di conoscere l’opera di monitoraggio delle aree inquinate e se esistono precisi piani di bonifica. Mentre i deputati del PD Manfredi e Realacci hanno chiesto di verificare i contenuti delle dichiarazioni del pentito di camorra Schiavone. Alla luce di quanto emerso – conclude Scalia – è chiaro che non possiamo perdere altro tempo e attivare tutte le procedure per la bonifica delle aree inquinate”.
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