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Redazione
Cinquecento anni – dal XVI secolo a oggi – di evoluzione del disegno delle eruzioni che ha forgiato l'immaginario del territorio etneo. Il passaggio cruciale di questo racconto avviene nell'estate del 1833 a Berlino quando Wolfgang Sartorius di Waltershausen, giovane scienziato prussiano, manifesta al geologo Friedrich Hoffmann, autore della prima rappresentazione geognostica della Sicilia, la sua volonta' di approntare una carta di dettaglio topografica e geologica dell'Etna, oggi al centro di una nuova energica fase eruttiva. Quest'impresa cartografica, che rimarra' insuperata fino alla prima meta' del Novecento, costituisce uno dei tanti percorsi iconografici raccontati nel libro "Il disegno delle eruzioni storiche dell'Etna. Percorsi iconografici dal XVI secolo ad oggi", di Tiziana Abate, ricercatrice presso Ecole Pratique des Hautes Etudes-Sorbonne, e Stefano Branca, primo ricercatore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ricostruisce la storia dell'Etna e delle sue eruzioni attraverso il disegno, inteso sia come oggetto di indagine sia come strumento di analisi, lente d'ingrandimento dietro cui verificare l'evolversi delle conoscenze vulcanologiche. Il volume sara' presentato venerdi' a Catania, testimonianza di un approccio multidisciplinare che ha permesso agli autori di raccontare i passaggi fondamentali che hanno segnato la storia della rappresentazione delle eruzioni dal XVI secolo fino alla moderna cartografia geologica del XXI secolo.
L'indagine storica contribuisce non solo alla ricostruzione di un passato piu' o meno recente, ma indirettamente anche a radicare il senso della continuita' col passato. La vasta e complessa ricerca riguarda esclusivamente le rappresentazioni grafiche dell'Etna in attivita' che permettono la localizzazione dell'eruzione sia nello spazio, perche' l'evento e' geograficamente localizzato, sia nel tempo, in quanto identificabile cronologicamente. Inoltre l'analisi e' stata focalizza su tutte quelle rappresentazioni che hanno apportato delle novita' al modo di descrivere gli eventi eruttivi dal punto di vista grafico. Il risultato scientifico di quest'opera e' di aver promosso un nuovo indirizzo metodologico, che ha permesso di ricostruire la complessa storia dell'evoluzione del disegno delle eruzioni dell'Etna fino alla moderna cartografia geologica, aprendo nuove prospettive di ricerca nel campo dello studio dei fenomeni naturali e della loro interazione con le vicende umane e con la storia del territorio. Un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso quel suggestivo sovrapporsi di coni e di colate che hanno forgiato il vulcano.
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