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Redazione
Roma – Il medico italiano ricoverato allo Spalanzani dopo il contagio col virus Ebola ha la febbre da domenica 23, ed e' febbricitante anche ora, con una temperatura che e' arrivata a 39 gradi. Lo ha detto il direttore scientifico dell'ospedale romano, Giuseppe Ippolito, durante la conferenza stampa dopo il ricovero. Da giovedi' 20 novembre si e' registrata la comparsa di un unico episodio di vomito e diarrea senza sangue, con astenia e febricola. Domenica 23 febbre fino a 38 e mezzo, regredita dopo antipiretici. Questa mattina il paziente stamattina era vigile, collaborante, deambulante e autonomo, ma ha ancora febbre alta. Il medico contagiato col virus Ebola in Sierra Leone viene curato allo Spallanzani "con un farmaco sperimentale", un "trattamento antivirale specifico con un farmaco non registrato in Italia autorizzato con un'ordinanza dell'Aifa su indicazione del ministro della Salute". Lo hanno reso noto i sanitari dell'ospedale romano durante la conferenza stampa. "Un team di 15 medici e 15 infermieri volontari, dell'ospedale Spallanzani, e' dedicato all'assistenza del paziente affetto da ebola". Lo ha annunciato il direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive, Giuseppe Ippolito, chiarendo che "gli operatori lavoreranno su turni e saranno impiegati in base alle condizioni del paziente". Quanto al farmaco sperimentale col quale il medico di Emergency viene trattato, Ippolito ha concluso chiarendo che "non ne sara' divulgato il nome fino a quando non avremo stabilito il protocollo terapeutico", ma "e' stato gia' usato contro Ebola sia in Usa che in Ue".
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