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EBOLA: LA PROSSIMA CAMPAGNA VACCINI

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Tempo di lettura 4 minuti L'Oms proclama la Nigeria fuori dall'emergenza

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di Cinzia Marchegiani

Se Ebola mette paura è un fatto naturale, una pandemia in casa non la vuole nessuno. Eppure sembra che le procedure negli ospedali italiani sono un fatto segreto e le campagna di sensibilizzazione nei territori non è partita, mentre dall’altro fronte tale pandemia viene fotografata come la più grande emergenza mondiale. Tutto tace, tranne gli annunci dei nuovi casi di Ebola finiti all’ospedale e la corsa delle industrie farmaceutiche alla sperimentazione del vaccino. Le procedure di contenimento uniche armi contro il contagio sembrano non correttamente gestiti , un esempio tangibile è l’ultimo scandalo all’Phoenix Air a Dallas che riguarda un medico coordinatore del trasporto infettati ebola che è stato ripreso dalle telecamere dell’aeroporto gestire le fasi del trasferimento di una paziente privo di qualsiasi ausilio sanitario e andando in contatto con gli stessi operatori muniti di tuta bio hazard. Quante di queste situazioni esistono? Siamo in grado di verificare il procedimento delle norme sanitarie effettuati, citate essenziali affinché i focolai rimangano circoscritti? Una pandemia gridata ai quattro venti, che si è amplificata proprio per le mancate osservazioni delle regole sanitarie, ma solo ora che è uscita dall’Africa sembra aver spinto alla corsa per sperimentare un vaccino, solo ora che si vorrebbe fare una campagna vaccinale per l’intera popolazione del pianeta…. L’OMS, lo scorso 22 ottobre 2014 dove ha aggiornato il i report, che vede poca oscillazione con 9936 casi totali di infettati, dal dicembre 2013 a d oggi, e 4877 casi di decessi. Il giorno successivo, il 23 otttobre 2014, l’OMS ha convocato su richiesta di diversi governi e rappresentanti dell'industria farmaceutica, una riunione per affrontare le molte questioni politiche complesse che circondano l'eventuale accesso ai vaccini sperimentali Ebola e al loro finanziamento. Un fatto discordante emerge dal fatto che la stessa organizzazione sanitaria mondiale dichiara che la situazione in questi paesi rimane di grande preoccupazione, e rilancia l’importanza delle procedure di contenimento e corretta igiene sanitaria che si è dimostrata efficacissima in Nigeria. Infatti l’OMS il 20 ottobre 2014 dichiara la fine del focolaio in Nigeria, che la vede uscire dall’emergenza Ebola. Tale risultato, viene spiegato, si ottiene quando dopo 42 giorni ( il doppio per l’incubazione massimo per l’Ebola) non esistono nuovi casi rilevanti. In tal senso l’OMS elogia leadership del governo nigeriano e un efficace coordinamento della risposta che comprendeva la rapida istituzione di un centro operativo di emergenza, poiché quando il primo caso di Ebola è stata confermata nel mese di luglio, i funzionari della sanità immediatamente riproposto tecnologie e le infrastrutture da OMS e altri partner per aiutare a trovare e tenere traccia di casi potenziali catene di trasmissione di Ebola.

E la domanda sorge spontanea, come fa l’OMS a dichiarare che i casi continuano ad aumentare in modo esponenziale in Guinea, la Liberia e la Sierra Leone, se il report attuale non corrisponde ai pronostici indicati? Intanto nella riunione sono stati affrontati i modi per garantire l'equa distribuzione e il finanziamento di questi vaccini , discussi in un ambiente caratterizzato da un elevato senso di urgenza . Così l'incontro si è concluso con la promessa che né i paesi interessati, né l'industria dovrebbero essere lasciati soli a sopportare il peso che dovrebbe verificarsi a seguito di azioni legali a possibili reazioni avverse ad un vaccino Ebola. Per rispondere a questo potenziale problema, è stato proposto di istituire un "club" dei donatori, in collaborazione con la Banca mondiale, mentre i tempi e la quantità di dosi di vaccino non dovrebbero vincolare la progettazione di studi clinici. Industria ha confermato che dosi di vaccino sufficienti sarebbero disponibili. La capacità di produzione mensile di GlaxoSmithKline per il vaccino di massa purificato ha previsto un aumento dagli attuali 24.000 a 230.000 dosi di aprile 2015, se possono essere autorizzati per il rilascio, mentre la capacità di produzione del vaccino sfuso di NewLink canadese a seconda della dose selezionata, varierà da 52.000 dosi a 5,2 milioni di dosi previste per il primo trimestre del 2015. L’OMS a chiusura dell’incontro ricorda come alle due misure preparatorie dovrebbe essere data la priorità più urgente: l'impegno della comunità e la mobilitazione sociale per preparare la popolazione a comprendere e accettare le sperimentazioni cliniche e campagne di vaccinazione, e la costruzione di infrastrutture di sanità pubblica di base, soprattutto in considerazione delle notevoli difficoltà logistiche che affrontano la salute servizi in Guinea, Liberia e Sierra Leone. L'incontro si è concluso che tutti gli sforzi per sviluppare, testare e approvare i vaccini Ebola devono essere seguite fino al completamento al ritmo accelerato corrente, anche se drammatici cambiamenti nelle dinamiche di trasmissione dell'epidemia ha fatto sì che i vaccini non erano più necessari, non si può chiudere un recinto quando i buoi sono scappati!!

Ebola, una grave pandemia che nonostante tutta la sua gravità, le istituzioni soprattutto territoriali sembrano non attivarsi per una sana gestione dell’urgenza e della comunale, soprattutto in questo periodo che ormai attende alle porte la stagione influenzale, che vedrà riempire i pronto soccorso già al limite della loro potenzialità di accoglimento. C’è una discrasìa tra le notizie allarmanti dettate dai massimi esperti, e il silenzio imbarazzante di un eventuale gestione di crisi che potrebbe colpire il paese, s’intenda non solo per l’Ebola, poiché a quanto sembra le armi letali più pericolose sono altri virus utilizzati come armi batteriologiche per lo sterminio di massa..ed Ebola non è ad un livello dei più noti contagiosi, ma con la sua attuale emergenza sta permettendo di fotografare il grado di effettiva preparazione ed efficienza dei i nostri paesi, pronti a deglutire il vaccino, ma incapaci ad attuare norme per una sana gestione di contenimento, anche di un eventuale panico generale.

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Sword Art Online Fractured Daydream, l’ultimo capitolo della serie

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Sword Art Online: Fractured Daydream, l’ultimo videogame della saga, è uscito finalmente per PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC tramite Steam. Il titolo è la prima avventura multiplayer live-service su vasta scala in assoluto nella serie videoludica di Sword Art Online. Il titolo offre una storia completamente nuova per l’avventura sviluppata da Reki Kawahara. Kirito e i suoi compagni si trovano all’interno del famoso sistema ALfheim Online e l’introduzione del misterioso sistema Galaxia sconvolge l’universo, dando vita a una trama intrigante e coinvolgente. In esso infatti i protagonisti possono rivivere eventi del loro passato. Sulla carta tutto questo suona molto bene ma presto tutto andrà storto e sarà il momento in cui diverse linee temporali si uniranno seminando il caos. Questa trovata rappresenta qualcosa di molto positivo, in quanto non è necessario aver giocato ai precedenti titoli proprio perché Fractured Daydream aggiunge vari eventi che ora possono essere rivissuti, ma da diversi punti di vista. Che si sia fan sfegatati del franchise o ci si avvicini per la prima volta alla saga, ci si potrà comunque divertire senza avere addosso quella fastidiosa sensazione di essersi persi qualcosa. La fusione dei mondi virtuali ha permesso agli sviluppatori di creare una storia originale che riunisce tutti i personaggi amati dagli estimatori, offrendo ai giocatori la possibilità di impersonare il loro preferito in un roster particolarmente ricco. Fractured Daydream si distingue per una narrazione lenta e ben costruita, che si sviluppa in modo graduale senza svelare troppo fin da subito. A differenza dei capitoli precedenti, i dialoghi sono più naturali e incisivi, evitando le forzature narrative che spesso caratterizzavano la serie. La storia, pur essendo originale, è ricca di riferimenti al passato e di parallelismi con altre opere, creando un legame profondo con i fan di lunga data. La localizzazione in italiano, poi, aggiunge un ulteriore livello di profondità all’esperienza di gioco. La trama si sviluppa in modo fluido e coinvolgente, grazie anche a un game design ben studiato che permette ai giocatori di esplorare liberamente il mondo di gioco e di interagire con i personaggi in modo significativo. Un aspetto particolarmente apprezzabile è la longevità dell’avventura. La trama principale è ben strutturata e offre numerose ore di gioco, mentre le attività secondarie e il multiplayer aggiungono un ulteriore livello di profondità e rigiocabilità. La possibilità di giocare in cooperativa con gli amici rende l’esperienza ancora più divertente e coinvolgente.

A livello di giocabilità il nuovo capitolo della saga di Sword Art Online introduce un approccio diverso da quanto visto in passato. Abbandonando le vaste aree esplorative, Fractured Daydream si focalizza infatti su spedizioni intense e dinamiche. Questa scelta si rivela vincente, offrendo un’esperienza di gioco più focalizzata e coinvolgente. Ogni missione è una sfida unica, che richiede ai giocatori di adattarsi a diverse situazioni e di sfruttare al meglio le abilità dei loro personaggi. Il sistema di combattimento è fluido e reattivo, con una vasta gamma di attacchi e combinazioni di mosse a disposizione. Le abilità speciali e le magie aggiungono un ulteriore livello di profondità al gameplay, consentendo ai giocatori di personalizzare il proprio stile di gioco e di affrontare le sfide in modo creativo. L’universo di gioco, pur essendo più circoscritto rispetto ai precedenti capitoli, è denso di dettagli e di atmosfere suggestive. Le ambientazioni variano da foreste incantate a dungeon oscuri, offrendo un’esperienza visiva sempre stimolante. Inoltre, la presenza di eventi dinamici e di nemici imprevedibili contribuisce a rendere ogni missione un’avventura unica. Un altro elemento che distingue Fractured Daydream è la forte enfasi sulla progressione del personaggio. Grazie a un sistema di livellamento e di sblocco delle abilità chiaro e intuitivo, i giocatori possono personalizzare i loro personaggi in modo profondo, adattandoli al proprio stile di gioco preferito. Insomma, Fractured Daydream è senza ombra di dubbio un importante passo avanti per il franchise di Sword Art Online, in grado di garantire un’esperienza di gioco coinvolgente grazie a una narrazione avvincente e a un gameplay dinamico. Tuttavia, alcuni aspetti, come ad esmpio l’art direction, mostrano ancora margini di miglioramento. Il gameplay è indubbiamente il punto di forza del titolo. Le spedizioni, ispirate a Granblue Fantasy: Relink, sono divertenti e sfidanti, e il sistema di combattimento è fluido e reattivo. La possibilità di personalizzare profondamente i personaggi e di sperimentare diverse combinazioni di abilità aggiunge un ulteriore livello di profondità al gameplay. Tuttavia, alcuni giocatori potrebbero trovare la curva di difficoltà iniziale un po’ troppo ripida, soprattutto nelle prime fasi del gioco. Ma una volta che si prende la mano i divertimento è assicurato. Tirando le somme, Sword Art Online: Fractured Daydream è senza dubbio un punto di svolta per la serie, in quanto dona un’esperienza di gioco più completa e coinvolgente rispetto ai suoi predecessori. Il titolo vanta un sistema di combattimento dinamico e appagante, un’ampia rosa di personaggi personalizzabili e una storia veramente avvincente. La possibilità di giocare sia in solitaria che in cooperativa con gli amici aggiunge poi un ulteriore livello di rigiocabilità e siamo sicuri che tale aspetto sarà molto apprezzato da chi lo giocherà. Perché diciamocelo, più un gioco dura, più si è felici.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5
Sonor: 8,5
Longevità:8,5
Gameplay: 9

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise

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Torna Maker Faire, 350 stand dal 25 al 27 ottobre a Roma

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Innovazione, creatività e scoperta: queste le tre parole chiave che fungeranno da tema portante della dodicesima edizione della “Maker Faire Rome – The European Edition”, l’evento promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma che torna dal 25 al 27 ottobre negli spazi del Gazometro Ostiense. Oltre 350 gli stand espositivi dove si potranno toccare con mano centinaia di progetti di innovatori, creativi, startup, aziende, studenti, università e istituti di ricerca.Non mancheranno poi conferenze, attività didattiche, lezioni e laboratori aperti a tutti. Al centro di questa edizione ci saranno temi caldi come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose, la manifattura digitale, l’economia circolare, l’agritech, per arrivare fino alle ultime scoperte nel campo sanitario, del metaverso e della realtà aumentata. Tante le novità che verranno presentate, come il nuovo dispositivo robotico per la riabilitazione FloatEvo, sviluppato da Istituto Italiano di Tecnologia e Inail, così come un innovativo progetto sulla Digital Fabrication che punta a dimostrare come le tecnologie di fabbricazione digitale possano rilanciare il Made in Italy. Grande spazio verrà dedicato alla robotica, in collaborazione con l’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti presieduto da Antonio Bicchi e il Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica. In parallelo e in sinergia con Maker Faire Rome si svolgerà sempre al Gazometro anche la sesta edizione dell’evento I-RIM 3D, dove si potranno conoscere i più recenti progressi nel campo della robotica e delle macchine intelligenti anche grazie a speaker di rilievo internazionale provenienti da Giappone, Germania e dal Mit di Boston. Per la prima volta la Maker Faire si allargherà dal Gazometro anche agli spazi adiacenti dell’Istituto Superiore Antincendi, dove sarà possibile visitare “The new Green is Black”, la prima mostra collettiva di arte contemporanea sul Biochar, ovvero il carbone vegetale ottenuto per riscaldamento ad alte temperature di scarti (biomasse perlopiù certificate) in assenza di ossigeno e risultante dall’evitamento di combustione e di emissione di anidride carbonica in atmosfera, oltreché prezioso alleato nella cattura e nello stoccaggio della stessa CO2. Insomma, anche quest’anno alla fiera dedicata agli inventori e all’innovazione ne vedremo delle belle.

F.P.L.

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Mortal Kombat 1 Kaos Sovrano, la storia continua con la nuova maxi espansione

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Con Kaos Sovrano, Mortal Kombat 1 (qui la nostra recensione), il picchiaduro uscito l’anno scorso su Pc e consoles torna alla riscossa proponendo una vasta gamma di novità. La nuova corposissima espansione del titolo pubblicato da Warner Bros e sviluppato da NetherRealms Studios introduce non solo la nuova storia di gioco, ma anche 6 nuovi Kombattenti, ma anche altri aggiornamenti, come le Animality e la nuova Stagione delle Invasioni, (questi ultimi due) disponibili però anche per chi possiede l’edizione base. Tre dei nuovi personaggi, ovvero Cyrax, Sektor e Noob Saibot, sono disponibili fin da subito e fanno la loro comparsa anche all’interno della storia, mentre gli altri 3 sono i nuovi Guest Character che verranno rilasciati soltanto in seguito (Ghostface da Scream, T-1000 da Terminator 2 e Conan il Barbaro dall’omonima serie). Ma veniamo alla storia: Kaos Sovrano ha inizio esattamente pochi istanti dopo il finale di Mortal Kombat 1, dove quello che sembra essere un periodo di pace viene improvvisamente interrotto da una rivolta di Sub-Zero, che non intende ancora tenere a bada le sue ambizioni. Chiamando a sé Cyrax e Sektor – che in questa nuova linea temporale sono donne – intende sorprendere Scorpion nel giorno del suo matrimonio, sfruttando un disonorevole effetto sorpresa. Mentre Sektor si trova perfettamente d’accordo con il suo piano, Cyrax è turbata dai dubbi, finendo anche per abbandonare il clan Lin Kuei non appena scopre la verità sul conflitto tra i due fratelli.

Mentre si sta cercando di stabilire il da farsi, si apre un varco temporale dal quale emerge il Titano Havik, che riesce a rapire Geras per mettere in atto il suo folle piano: portare caos e anarchia in ogni variante dimensionale degli universi di Mortal Kombat. Riesce inoltre a intrappolare Sub-Zero, che aveva temporaneamente messo da parte la sua ambizione per proteggere il mondo, al fine di torturarlo e trasformarlo nel pericoloso Noob Saibot. Liu Kang sceglie dunque di mandare in missione un piccolo gruppo composto da Scorpion, Cyrax e Sektor, al fine di salvare la vita a Geras e organizzare un contrattacco per fermare il folle piano del malvagio Havik. A patto di essere dei veri appassionati di Mortal Kombat 1 e dei picchiaduro in generale, quest’espansione rappresenta un’ottima ragione per tornare a giocare al titolo di NetherRealm Sudios. Provare e padroneggiare le nuove mosse dei nuovi personaggi del DLC è sicuramente qualcosa di estremamente divertente, ma anche giocare la nuova storia ci è piaciuto particolarmente, anche se c’è da dire che ha meno mordente dell’originale ed è sicuramente più breve. Insomma, tirando le somme, con Kaos Sovrano Mortal Kombat offre un ottimo motivo per tornare a giocare, anche se qualcosina in più a livello di lunghezza della trama e di personaggi giocabili a nostro avviso avrebbe giovato sicuramente di più alla longevità. In ogni caso a nostro avviso, da veri fan della saga, non acquistare l’espansione sarebbe un vero peccato.

GIUDIZIO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise

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