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Redazione
La lotta contro il fumo e una priorita' dell'Italia e dell'Europa. Lo ricorda in una nota il ministero della Salute che ricorda come il ministro Beatrice Lorenzin, in attesa dell'applicazione della direttiva europea sul tabacco, abbia gia' intrapreso misure restrittive come il divieto di fumo nei plessi scolastici e loro pertinenze e negli ospedali.
Il ministro – si legge nella nota – vuole continuare a promuovere il divieto di fumo in auto in presenza di minori essendo ormai acclarati i danni da fumo passivo soprattutto tra i giovanissimi. Il fumo e' ancora oggi la prima causa di morte.
In Italia muoiono per patologie fumo correlate circa 70.000 persone l'anno e si registra la tendenza all'abbassamento dell'eta' in cui si giovani consumano la prima sigaretta che e' intorno agli 11 anni.
Il ministro della Salute intende intraprendere delle campagne di prevenzione contro il tabagismo, rivolte soprattutto ai giovani, che sono la categoria piu' a rischio.Un'ulteriore opera di sensibilizzazione, si legge ancora nella nota del ministero, sara' fatta contro la pubblicita' occulta e cercando di attivare collaborazioni su base volontaria volte a evitare la diffusione di immagini vincenti, soprattutto tra i giovanissimi, legate al consumo di tabacco e all'abuso di alcol. Infatti, come accaduto 10 anni fa, se c'e' una sensibilizzazione di tutti soprattutto sul piano culturale, si raggiungono degli ottimi risultati nella lotta al tabagismo e all'alcol tra i giovani.
"Finalmente qualcosa si muove sul fronte della lotta al fumo" afferma il Codacons "E' una misura che chiediamo da anni – spiega il presidente Carlo Rienzi – I rischi per i minori derivanti dall'inalazione di fumo passivo sono elevatissimi, ancor di piu' se si fuma in spazi ristretti come un'automobile.
Accendere una sigaretta in auto porta i livelli di polveri con peso molecolare 1 (PM1) e 2,5 (PM2,5) a 1.000 microgrammi per metro cubo d'aria, trasformando l'abitacolo in una camera a gas".
"Si deve arrivare in tempi stretti a vietare il fumo nelle automobili in presenza di minori, e subito dopo occorre lavorare per giungere a divieti in altri spazi pubblici, come parchi e spiagge, in modo da garantire una reale tutela ai non fumatori – aggiunge Rienzi – Ma cio' che veramente servira' sono i controlli sulle strade: introdurre regole e divieti e non essere in grado di farli rispettare, equivale a non aver fatto nulla per la salute dei cittadini".
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