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Esteri

DURO COLPO PER OBAMA, CORTE SUPREMA DECRETA INAMISSIBILITA’ NOMINE DI ALTE CARICHE DI GOVERNO SENZA L’APPROVAZIONE DEL SENATO

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di Cinzia Marchegiani

Washington (USA) – E’ stata riportata  una sentenza storica che infligge un duro colpo al presidente Barack Obama, una sorta di freno al suo potere. La Corte Suprema degli Stati Uniti emette il verdetto di inammissibilità delle nomine a interim per alte posizioni di governo senza aver richiesto l’approvazione del Senato. Si legge che all’unanimità i giudici hanno stabilito che il Presidente nel gennaio 2012, abbia superato la propria autorità nominando tre membri del National Labor Relations Board. Durante la pausa del Congresso, il Senato era per una settimana di vacanza e il Presidente ha nominato tre cariche provvisorie, ma i giudici hanno ritenuto che la Costituzione consente al Presidente bypassare l’approvazione del Senato se la sospensione (sessione al Senato) – in sessione o tra le sessioni – sia abbastanza lunga. Di fatto le nomine dei membri del consiglio nazionali National Labor Relations Board sono state assegnate nei  sette giorni di inattività del  Congresso e la pausa, per essere considerata una sospensione (sessione) non era in conformità con la clausola della Costituzione. La decisione storica segna un punto a favore degli oppositori di Obama, che avevano messo in dubbio la validità delle sue tre nomine. 

Anche se Barack Obama ha invocato la disposizione costituzionale che dà al Presidente la prerogativa di procedere a nomine provvisorie quando il senato è in pausa, la Corte Suprema, formata da nove giudici, ha ritenuto che l'articolo della Costituzione degli Stati Uniti autorizza queste nomine che permettono l’eliminazione dell’approvazione del Senato per consentire Presidente continuità del governo federale, ma la Costituzione non dovrebbe dare al Presidente il potere di eludere l'approvazione del Senato su base regolare.

Si legge quindi che i nove giudici hanno concluso che la sospensione delle discussioni dovrebbe essere di "dieci giorni o più, e si verifica durante la sessione parlamentare o tra le sessioni.”

Gli oppositori di Obama ora sono fieri di questa vittoria, avevano accusato la Casa Bianca di aver violato la Costituzione, sostenendo che non è possibile fissare appuntamenti tranne che per decreto durante la sospensione delle attività parlamentari, che non è stato il caso di quel momento. "Per molto tempo, il nostro presidente ha agito per decreto, bypassando il Congresso. La decisione di oggi manda un chiaro messaggio contro il potere discrezionale del presidente Obama" ha commentato il senatore John Cornyn.

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Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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