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Dragon Ball: Sparking! Zero, l’ultimo picchiaduro dedicato all’universo di Akira Toriyama

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Tempo di lettura 7 minuti

Dragon Ball: Sparking! Zero è il nuovissimo videogame di Bandai Namco dedicato all’universo del maestro Akira Toriyama. Il titolo è disponibile per Pc e sulle console della famiglia Xbox e su PlayStation 5. Questo prodotto è una vera e propria lettera d’amore ai fan del manga e dell’anime in quanto debutta sul mercato con il più grande ventaglio di combattenti mai visto in un videogioco ufficiale tratto dall’anime di Toei, con oltre 182 volti tratti da tutte le saghe con protagonista Son Goku. Senza però sorprendere troppo, i contenuti della modalità per giocatore singolo si focalizzano sugli eventi di Dragon Ball Z e Dragon Ball Super, arrivando fino all’arco della Sopravvivenza dell’Universo. Al primo impatto i giocatori più affezionati al franchise possono notare che le meccaniche di gioco sono state rispolverate in gran parte dai precedenti titoli dedicati a Goku e compagni, ripristinando l’ormai onnipresente telecamera alle spalle del proprio personaggio. Inoltre gran parte delle combo disponibili, il cui parco mosse per quello che concerne i pulsanti è uguale per ogni personaggio, si risolvono nella ripetuta pressione di due soli tasti. L’evasione e la difesa dipendono dalla capacità di muoversi con il giusto tempismo e di leggere le animazioni avversarie. Come in passato, è importantissimo sapersi muovere con disinvoltura tra ambientazioni ricche di dislivelli, ostacoli distruttibili ed elementi che influiscono sulle logiche del combattimento. Proprio tali elementi di scena rendono Dragon Ball: Sparking! Zero un titolo davvero molto simile all’amatissimo anime, ma mai come adesso tali elementi erano stati trattati con tanta attenzione e cura per i dettagli. Ad esempio, spostarsi da uno scontro nei cieli di Namecc a un combattimento subacqueo influenza di molto la velocità con cui si ricarica la propria aura, una barra dalla quale dipende la possibilità di utilizzo delle due abilità offensive caratteristiche di ogni combattente. Bisogna anche considerare un indicatore a parte che si riempie lentamente con lo scorrere del tempo o inanellando offensive contro gli avversari; una volta carico, tale indicatore ricompensa il giocatore con punti abilità spendibili nell’esecuzione di tecniche di potenziamento che vanno a modificare temporaneamente le statistiche del personaggio. In alternativa, si possono ricevere bonus di altra natura, oppure cambiare forma, di fatto modificando le abilità offensive a disposizione. Questi stessi punti possono essere infine impiegati per attivare lo stato “sparking”, un potenziamento temporaneo durante il quale ogni personaggio colleziona una serie di bonus statistici che non solo lo rendono estremamente più pericoloso sul campo di battaglia, ma che gli permettono di sfoderare la devastante terza, e spettacolare, tecnica offensiva. A sentirle raccontare tutte queste cose potrebbero sembrare un crogiolo di meccaniche estremamente complesse, ma quando si è impegnati negli scontri tutto prende vita con estrema naturalezza, grazie a un ritmo dell’azione sostenuto e incalzante. Il movimento in aria e a terra non è sempre perfetto e può capitare di eseguire tecniche che non vanno a segno come ci si aspetterebbe, ma tra azioni evasive, teletrasporti e tecniche d’attacco dagli effetti coreografici stupefacenti Dragon Ball: Sparking! Zero riesce a tradurre in modo estremamente fedele e divertente l’idea di combattimento promossa dalla serie animata. L’immediatezza degli scontri fa comunque da contraltare a una complessità di gioco suggerita dalla modalità Allenamento che potrà essere toccata con mano esclusivamente sfidando degli avversari umani al di fuori della modalità storia, in quanto una volta padroneggiati i rudimenti degli scontri ci si può facilmente accorgere che sfruttando lo stato “sparking” per inanellare combo fisiche una dopo l’altra sarà estremamente semplice portare a compimento ogni sfida contro la CPU, anche al livello di difficoltà più elevato. Quindi se da principio il livello di sfida, soprattutto per i giocatori più avvezzi a questo tipo di videogames, può sembrare abbastanza semplice, è nella modalità online che il gioco mostra la sua vera natura e un livello di sfida molto alto.

Il fulcro dell’esperienza di Dragon Ball: Sparking! Zero è la modalità Battaglia, che altro non è che la Storia. Una volta selezionato uno degli otto personaggi tra Goku, Vegeta, Gohan, Piccolo, Trunks del futuro, Freezer, Black Goku e Jiren, si ripercorrono gli eventi principali legati al relativo personaggio scelto durante gli archi temporali di Dragon Ball Z e Dragon Ball Super. Naturalmente la storia di Goku è quella più corposa partendo dallo scontro con Radish fino al Torneo Del Potere, mentre altre sono più corte come quella di Black Goku e Jiren avendo avuto molto meno spazio all’interno dell’opera. Per avere il quadro completo bisogna giocare con tutti i personaggi, e la storia viene narrata attraverso un mix tra “diapositive” fisse, semi animate e cutscenes, con tanto di opzione per cambiare il “POV” in tempo reale, offrendo quindi un punto di vista inedito per alcune scene iconiche. Vedere il sacrificio di Goku contro Cell direttamente dagli occhi di Goku è sicuramente qualcosa di unico, e può essere interessante anche per chi già conosce le scene a memoria. Dragon Ball: Sparking! Zero tuttavia si spinge oltre, e in alcune battaglie soddisfacendo determinate condizioni oppure con dei bivi narrativi durante le cutscenes si possono sbloccare dei veri e propri “universi narrativi alternativi” con storie totalmente inedite. A volte si tratta di modifiche minori, ad esempio scegliendo di sfidare Radish accompagnati da Crilin invece di Piccolo, e che tornano sul “giusto binario” senza grandi ripercussioni, altre volte invece portano a diramazioni più profonde e ben diverse dalla storia che tutti conoscono proponendo dei finali alternativi. Il concetto delle storie alternative è qualcosa di molto presente in Dragon Ball: Sparking! Zero, infatti la seconda modalità principale è la Battaglia Personalizzata. Si tratta di un vero e proprio editor dove poter creare degli scontri personalizzati con personaggi, regole e perfino trama e dialoghi. Si possono quindi creare delle “mini fan-fiction” per dare vita a scontri e storie mai viste, e le potenzialità sono virtualmente infinite visto che si possono anche condividere e scaricare le opere create dalla community. Sono inoltre presenti i classici tornei e battaglie normali in cui formare team di massimo 5 personaggi e sfidare la CPU o altri giocatori sia online che in locale in split-screen, tuttavia quest’ultima modalità tuttavia ha la limitazione di avere unicamente la Stanza dello Spirito e del Tempo come scenario selezionabile. Dragon Ball: Sparking! Zero offre 12 teatri di battaglia più alcune varianti degli stessi come giorno o notte, ed oltre ad essere parecchio estesi sono, come già accennato, interamente distruttibili e reagiscono alle violente esplosioni durante i combattimenti. La Stanza dello Spirito e del Tempo è l’unico scenario che fa eccezione essendo sostanzialmente vuoto e privo di qualsiasi elemento scenografico.

Altro elemento fondamentale della produzione, sono gli scontri online. Tale tipologia di gioco è costituito da un sistema di tornei e battaglie sia libere che classificate contro altri giocatori da tutto il Mondo e rappresenta la vera sfida. Dragon Ball: Sparking! Zero, come già detto, ha un impressionante rosa composta da ben 182 personaggi al lancio (anche se molti sono semplici “varianti” dello stesso lottatore), per cui il trovare un bilanciamento è quasi impossibile, ma gli sviluppatori hanno tentato comunque di trovare una soluzione con un sistema di punti. Ogni giocatore può avere un team da massimo 15 punti, e ogni personaggio ha un punteggio in base alla sua forza. Mostri sacri come Gogeta Super Saiyan 4 o Goku Ultra Istinto costano ben 10 punti, le versioni normali di Goku e Vegeta 5 punti, mentre il simpatico Mister Satan solo 1 punto, per cui sta a a chi gioca decidere se sacrificare degli slot per avere il proprio eroe preferito in grado magari di vincere da solo oppure optare per un team più bilanciato. A questo si aggiunge la possibilità di trasformarsi o effettuare fusioni nel mezzo della battaglia, un altro aspetto molto amato dei vecchi Budokai Tenkaichi e che acquista anche un aspetto strategico in Dragon Ball: Sparking! Zero. Se ci si sente abbastanza pronti, infatti, si può scegliere di prendere le versioni base dei personaggi che costano meno punti per avere un team con più membri possibile, e una volta accumulati abbastanza Punti Abilità (che si ricaricano da soli con il tempo) si sbloccano le trasformazioni e fusioni per avere comunque i personaggi più forti e con un ulteriore boost alle statistiche rispetto al personaggio già pronto. Il rovescio della medaglia naturalmente è che accumulare i punti richiede tempo, e nel frattempo bisogna sopravvivere con personaggi più deboli con il rischio che uno venga sconfitto prima di poter arrivare alla fusione. I sopracitati Punti Abilità rappresentano solo uno dei tanti fattori da tenere in mente nel corso delle battaglie poiché danno accesso ad abilità uniche per ogni lottatore, come ad esempio buff temporanei, teletrasporti, barriere di energia e altro ancora. Si tratta di un sistema ben noto ai fan di Budokai Tenkaichi, ma come già detto il gameplay è molto simile ai precedenti capitoli. Ci si può quindi spostare liberamente nell’arena ed eseguire scatti ad alta velocità per raggiungere gli avversari lontani ed ingaggiare un combattimento ravvicinato fatto di combo, schivate e counter, oppure tentare una mossa speciale se si ha abbastanza energia caricata. L’aura è fondamentale per eseguire tutta una serie di comandi avanzati che rendono più profondo di quanto possa sembrare un sistema di combattimento all’apparenza semplice, ma che in realtà è davvero ben strutturato. A chiudere l’offerta contenutistica di Dragon Ball: Sparking Zero sono un’Enciclopedia dove osservare i modelli di ogni lottatore con informazioni e curiosità, le Missioni di Zeno per guadagnare premi e Sfere del Drago con cui ottenere ulteriori ricompense e lo Shop dove usare gli Zeni guadagnati per comprare costumi con cui personalizzare i personaggi, capsule con cui potenziare le statistiche, componenti estetici per il profilo e personaggi con cui ampliare il roster. A livello Grafico e tecnico, il titolo utilizza a dovere l’Unreal Engine 5 con colori brillantissimi e un uso quasi esagerato di effetti particellari che rendono le esplosioni di energia un vero e proprio spettacolo per gli occhi. Inoltre i 60 fps rendono l’azione di gioco fluida nonostante la frenesia e la velocità delle battaglie. Non mancano tuttavia alcuni piccoli cali di frame rate quando si sovrappongono troppe esplosioni o elementi dello scenario che si distruggono, ma nulla che vada ad intaccare in maniera grave l’esperienza di gioco. Come sempre il doppiaggio è disponibile in giapponese e inglese, mentre i sottotitoli sono localizzati in italiano. Tirando le somme possiamo dire che Dragon Ball: Sparking! Zero è il degno successore della trilogia di titoli Budokai Tenkaichi apprezzati su PS2 e Nintendo Wii, e un videogioco sicuramente consigliabile agli appassionati della serie. L’estrema immediatezza del sistema di scontri, e il gigantesco ventaglio di combattenti a disposizione non può che consacrarlo come uno dei più ambiziosi adattamenti della serie animata di Toei Animation. Il nostro consiglio è sicuramente di giocarlo e rigiocarlo in quanto è veramente uno spettacolo per gli occhi e per i sensi.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9
Sonoro: 9
Gameplay: 9
Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise