Scienza e Tecnologia
Dragon Ball FighterZ, il nuovo picchiaduro ispirato all’universo di Akira Toriyama
Published
7 anni faon
Finalmente Dragon Ball FighterZ, il picchiaduro bidimensionale ispirato all’universo del manga e degli anime di Akira Toriyama è disponibile su Pc, PS4 ed Xbox One. Da tempo i fan più sfegatati della serie aspettavano un titolo come questo e l’attesa è stata ampiamente ripagata grazie alle potenzialità di questo splendido prodotto. Ma veniamo al dunque. Dragon Ball FighterZ potrebbe essere a tutti gli effetti il miglior gioco di lotta dedicato alla serie in quanto, diversamente per quanto è avvenuto in passato, il lavoro svolto da Arc System Works per Bandai Namco è stato supervisionato dallo stesso Toriyama che per chi avesse bisogno di un paragone è come se George Lucas avesse supervisionato i lavori di un videogame dedicato a Guerre Stellari. Forte di questo fattore fondamentale Dragon Ball FighterZ si presenta agli occhi degli appassionati come un picchiaduro a duelli con team da tre personaggi ciascuno dove l’aspetto della squadra è tutt’altro che da sottovalutare viste le caratteristiche molto differenti del combat system dei lottatori. Avere un perfetto mix di caratteristiche diverse, consentirà a chi sta dinanzi lo schermo di essere sempre pronto ad affrontare il nemico di turno con gli strumenti migliori e le tecniche più devastanti. Una volta avviato il gioco, il personaggio verrà catapultato in un’area dove controllerà un mini avatar che potrà essere mosso in lungo e in largo per scegliere che cosa fare. Senza ombra di dubbio, dopo aver svolto le sessioni di tutorial, la modalità con cui consigliamo di iniziare a giocare con Dragon Ball FighterZ è indubbiamente la storia sia per la difficoltà che cresce in modo adeguato, sia per sbloccare vari elementi utilizzabili poi anche altrove. Il fulcro della storia è un personaggio inedito e realizzato sempre da Toriyama: Androide 21. Si tratta di una misteriosa scienziata che possiede le stesse conoscenze della persona che ha creato gli Androidi nel manga, ossia il perfido Dottor Gelo. Purtroppo la modalità storia di Dragon Ball Fighter Z non brilla per originalità o per trama, ma comunque rappresenta un’esperienza da fare per comprendere al meglio le meccaniche di gioco e lottare con grinta negli scontri futuri. Le vicende narrate metteranno chi gioca dinanzi all’invasione di cloni ombra che hanno preso le sembianze di tutti i più noti combattenti: tra questi vi saranno anche alcuni antagonisti storici, come Freezer, Cell, Kid Buu e l’Androide numero 16. A mettere la Terra in pericolo stavolta sarà quindi il già citato Androide 21, intenzionato a raggiungere la forma perfetta divorando i lottatori dopo averli trasformati in dolcetti. In pratica possiamo dire che 21 ha lo stesso scopo di Cell ma assorbe i nemici come Bu. Per contrastare tale forza, Goku, Crilin, Piccolo, Vegeta e gli altri Guerrieri Z si dovranno affidare a una strana forza che riesce a parlare con loro e allo stesso tempo restituire loro la forza che è stata sottratta dopo la comparsa dei cloni. Questa forza non è altro che il giocatore, tale feature dà vita a un’espediente ludico attraverso il quale chi sta dinanzi lo schermo potrà comandare gli eroi in battaglia, creando una sorta di connessione magica e giustificando, così, il battle system.
Sul cammino di chi affronterà la storia di Dragon Ball FighterZ bisognerà liberare i compagni di battaglia salvandoli da alcune situazioni spiacevoli, ma allo stesso tempo affrontare numerose battaglie contro i cloni di cui sopra, tutte purtroppo numerose e ripetitive. Tutti gli scontri sono suddivisi in tre diverse categorie: le battaglie tutorial, che come suggerisce lo stesso nome accompagneranno i giocatori attraverso delle mosse guidate che serviranno ad apprendere al meglio le meccaniche del titolo, le battaglie normali, che permetteranno di ottenere soltanto punti esperienza in più, e infine le battaglie boss, che saranno i fondamentali bivi per procedere verso il capitolo successivo. La criticità della modalità storia è che le mappe proposte per ogni capitolo hanno numerosi snodi che conducono attraverso battaglie che col tempo diventano sempre più ripetitive e che rappresenteranno soltanto un intralcio al boss di quel determinato capitolo. Farmare per accaparrare crediti Zeni e punti esperienza potrà anche essere una soluzione, ma Dragon Ball FighterZ è un picchiaduro che consentirà di fronteggiare l’ostacolo a prescindere da quanti nemici si siano affrontati in precedenza. Inoltre la difficoltà iniziale rappresentata dal mancato recover dei punti salute dopo una battaglia viene facilmente aggirata da quelli che sono i punti abilità, sbloccati casualmente dopo una sfida, e che sbloccheranno alcuni perk passivi che colmeranno ogni possibile gap con gli avversari, di livello superiore. Gli archi narrativi lungo i quali si snoda lo story mode di Dragon Ball FighterZ sono tre in totale: ognuno di essi ha una durata di circa 5 ore, con un totale di 15 ore di single player, che per quanto possano sembrare molte, risulteranno decisamente ripetitive. Nel corso dei vari archi si andranno ad aggiungere vari dettagli allo scenario, con i tre archi che però non si intrecceranno mai, fino a scoprire tutto ciò che si cela dietro l’Androide numero 21 e chiaramente perfezionando l’utilizzo di gran parte dei personaggi della rosa a disposizione. Dopo lo story mode ci si potrà sbizzarrire in modalità online e offline che potranno aumentare all’infinito la longevità del titolo visto che le variazioni sul tema sono veramente tante ed il combat system risulta essere facilmente digeribile sia per i novellini ma al tempo stesso appagante per i cultori del genere, risultando così un prodotto capace di essere appetibile veramente per tutti i palati. Sarà possibile partecipare al classico torneo, svolgere combattimenti singoli, incontri in multiplayer classificati e giocare a una modalità che prevede 3, 5 o 7 scontri che daranno la possibilità di sbloccare gustose ricompense se finite in modalità difficile con un giudizio pari almeno ad A. Il sistema di combattimento di Dragon Ball FighterZ vanta diversi livelli di profondità ed è in grado di adattarsi a ogni tipologia di giocatore. I meno esperti possono affidarsi alle semplici combo Z o alle varianti proposte dalle Sfide di ogni personaggio. Quelle, unite a una gestione caotica degli assist e all’abuso delle mosse speciali anche dalla lunga distanza, bastano per garantire tanto divertimento ai principianti con il medesimo grado di esperienza. Con qualche ora di pratica nella modalità allenamento, però, si capisce che il gioco offre molto di più.
Usando con attenzione tutti gli elementi proposti dagli sviluppatori si possono realizzare combo complesse, articolate e dai tempismi anche molto stretti. Per eseguirle è necessaria una gestione attenta delle barre, a cui sono associati i teletrasporti, le versioni potenziate delle mosse speciali e le devastanti Super, più o meno potenti a seconda del numero di indicatori consumati per eseguirle. Per ottenere risultati davvero degni di nota, però, è indispensabile creare una squadra bilanciata, i cui personaggi possono lavorare insieme in modo impeccabile. Ogni lottatore ha caratteristiche uniche e offre il meglio in situazioni ben precise delle battaglie. Combattenti come Androide 18 o Freezer sono perfetti per iniziare il duello e caricare le barre per i compagni, grazie a una serie di elementi utili per mantenere alta la pressione sfruttando gli assist della squadra. Altri personaggi vantano assist utili per prolungare le combo o per impedire all’avversario di continuare ad attaccare senza sosta. Altri ancora possono causare danni mostruosi bruciando un gran numero di barre, motivo per cui è consigliabile farli entrare nelle fasi finali della battaglia. Gli elementi da tenere in considerazione per creare la squadra perfetta sono tanti e grazie alla modalità Allenamento si potranno passare ore e ore a sperimentare soluzioni sempre nuove e devastanti per diventare un combattente difficile da battere. La meccanica più interessante e innovativa legata a questo Dragon Ball FighterZ è indubbiamente quella legata all’evocazione del Drago Shenron. Durante ogni combattimento è possibile sbloccare le sette Sfere del Drago per ottenere benefici durante il combattimento, ossia: la resurrezione di un alleato morto, l’invincibilità per qualche secondo, il recupero dell’energia o il pieno di carica. Le sfere potranno essere trovate eseguendo particolari combo in serie o eseguendo un tot numero di colpi in sequenza. Parlando invece dell’aspetto prettamente estetico e del loot system, c’è da dire che oltre alle ricompense per il completamento, ogni modalità premia con una quantità variabile di Zeni. Investendola al negozio per l’acquisto di Capsule Z si sbloccano colori per i personaggi, avatar da sfoggiare nella sala d’attesa, adesivi e titoli di ogni tipo. Tutto questo rappresenta una simpatica spinta in più per continuare a lottare e farà la gioia dei completisti che vorranno accaparrarsi tutto. Aprendo le capsule acquistate al negozio se si dovesse trovare due volte lo stesso oggetto, al suo posto si riceverà una Moneta Z Premium, un altro tipo di valuta che una volta accumulata garantisce l’accesso a ricompense più rare. La quantità di elementi da sbloccare è altissima e per accumulare Zeni e monete Z Premium si deve giocare davvero molto a lungo: il titolo è però abbastanza generoso e ci non si sente mai totalmente insoddisfatti delle ricompense ottenute.
Dal punto di vista tecnico, invece, al di là di un doppiaggio in lingua originale che esalta la qualità del prodotto, la finezza dei fondali, che hanno un movimento sempre gradevole e che si prestano a una distruzione quasi totale, la resa artistica è la parte migliore di tutto Dragon Ball FighterZ. I disegni, rigorosamente riproposti così come il disegno di Toriyama, hanno il pregio di mostrare la parte migliore del lavoro svolto. Il 2.5D realizzato da Arc System Works si fregia dei 1080p a 60fps, offrendo una rapidità d’azione che è unica e che non vi stancherà in nessuna delle animazioni, tantomeno nella realizzazione delle super, sempre gradevoli da guardare. Dal punto di vista di combattenti ce ne sono subito a disposizione 21 e altri 3 saranno sbloccabili a patto di rispettare determinate condizioni. Purtroppo, a nostro avviso, da questo punto di vista poteva essere fatto qualcosa in più. L’assenza di personaggi come l’androide 17, il dottor Gelo, Goten, Trunks bambino, Videl, Great Sayaman, Darbula e molti altri ancora fa storcere davvero il naso. Un vero peccato se si pensa che il prodotto finale è senza ombra di dubbio uno se non il migliore mai uscito in relazione alla saga di Akira Toriyama. Tirando le somme, lasciarsi sfuggire questo Dragon Ball FighterZ sarebbe davvero un errore. La sua natura è in grado di appagare sia gli appassionati del genere che i giocatori alle prime armi garantendo sempre un altissimo tasso di divertimento e di sfida. Se siete fan di Dragon Ball o semplicemente siete alla ricerca di un picchiaduro bello, fluido e avvincente, Dragon Ball FighterZ è senza ombra di dubbio ciò che fa per voi.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 9
Sonoro: 9
Gameplay: 9
Longevità: 9,5
VOTO FINALE: 9
Francesco Pellegrino Lise
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