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di Giuseppa Guglielmino
Il 30 giugno è il giorno fissato per il ritorno nelle edicole de “l'Unità”, il quotidiano che ormai ha sospeso le pubblicazioni da circa una anno. Numerose le novità, anche societarie, che riguardano lo storico quotidiano fondato da Antonio Gramsci, che sarà di 24 pagine e costerà 1,40 euro. Le prime tirature saranno oltre le 100 mila copie. Direttore responsabile sarà Vladimiro Ilic Frulletti, da sempre giornalista della stessa Unità, per cui seguiva Matteo Renzi.
La redazione sarà composta da 33 tra giornalisti e poligrafici, come ha stabilito il nuovo accordo sindacale del 10 giugno, prevedendo l'assunzione di 3 giornalisti in più rispetto a quello di novembre. La redazione centrale sarà a Roma e non a Milano come stabilito in un primo momento. Il piano è stato approvato dall'assemblea dei redattori del quotidiano con una consistente maggioranza. Il direttore Frulletti sta per terminare i colloqui con i giornalisti ed entro pochi giorni si prevede l'inizio dell'elaborazione dei primi numeri zero della nuova edizione.
Cambiamenti anche nell'assetto societario dell'Unità srl, di cui l'80% è di proprietà della Piesse, (società controllata al 60% da Guido Stefanelli e dal 40% da Massimo Pessina). La Fondazione Eyu (Europa-Youdem-Unità), che fa capo al Pd, è salita al 19,65%, mentre Guido Veneziani è sceso sotto l'1% ed uscito dal consiglio di amministrazione. L'editore che pubblica settimanali di gossip come Stop e Vero resterà come service per la realizzazione degli inserti tematici che saranno allegati al giornale e che spazieranno dalla salute al tempo libero.
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