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Prosegue l’indagine sulla frode sistematica ai sussidi per la ricerca da parte dell’Europa
Dopo la Leiden University Medical Center (LUMC) anche l’University Medical Center di Utrecht (UMCU) sembra essere stata vittima di quella che è stata definita come frode sistematica sui sussidi europei da parte della società Percuros BV rappresentata da CHAN ALAN BARRY.
E così, dopo che gli investigatori della Commissione europea hanno scoperto le irregolarità nei progetti portati avanti presso la Leiden University Medical Center (LUMC), sono state allertate altre università europee che hanno avuto a che fare con la Percuros BV.
A Utrecht, la società Percuros BV voleva adeguare le condizioni in base alle quali cooperava con il centro medico. Questa richiesta ha spinto l’ospedale a iniziare la propria indagine che riguardava il progetto Carthago iniziato il 1° settembre 2020 e di cui il centro universitario di Utrecht era il coordinatore.
Il luogo in cui hanno lavorato due ricercatori si è rivelato errato con gli accordi, un fattore quest’ultimo determinante per accedere alla sovvenzione da parte dell’Europa.
Dall’University Medical Center Utrecht è partita immediatamente la segnalazione alla Commissione europea e la cooperazione con Percuros BV. è stata interrotta.
L’agenzia di ricerca Percuros BV è stata cancellata dalla Camera di Commercio olandese lo scorso 20 giugno ma in Italia, dove è stato nominato un preposto, residente in provincia di Salerno, con un atto depositato al Tribunale di Velletri, l’attività risulta ancora attiva.
Secondo i dati, il legale rappresentante CHAN ALAN BARRY, residente in Italia nella piccola cittadina di Nemi in provincia di Roma dove è comproprietario al 50%, insieme ad un’altra persona risultata beneficiaria di sussidi europei, di 12 immobili e di un ristorante, sembra aver lasciato i Paesi Bassi e da indiscrezioni pare si sia trasferito in Gran Bretagna in un sobborgo di Londra.
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