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Roma

DISCARICA FALCOGNANA, CRZF: "AL VIA IL DISCARICABARILE IL GIOCO ESTIVO PREFERITO DEI POLITICI LAZIALI"

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Tempo di lettura 3 minuti Il Governatore Zingaretti e l’Assessore Civita hanno annunciato che nei prossimi mesi verrà effettuato un monitoraggio sulle quantità dei rifiuti prodotti

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Redazione

Fiumicino (RM) – "Dopo oltre due anni di emergenza  durante i quali abbiamo assistito all’avvicendarsi di Ministri, Commissari Speciali, Governatori di Regione, Sindaci, Commissioni di esperti, e chi più ne ha più ne metta, il discaricabarile, il gioco estivo preferito dai politici laziali,  torna ad impazzare. – Dichiarano in una nota dal Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – Peccato – prosegue la nota – che in due anni, fra ricerca di siti per nuovi inceneritori e nuove buche, nulla sia stato messo in campo per prevenire la produzione di rifiuti e troppo poco per lanciare la raccolta differenziata di qualità oltre le attuali bassissime percentuali ampiamente distanti dall’obiettivo minimo del 65% previsto per il 31 dicembre 2012. Roma è ferma al 24% e con questo dato rischia di trascinare nel baratro l’intera provincia, considerato che produce da sola oltre il 50% dei rifiuti prodotti in tutto il Lazio! Come non capire ed essere solidali con i cittadini dell’Ardeatina che oggi sono stati (o sembrano) condannati a subire, oltre a quelli già procurati da altri impianti presenti nella zona, i danni derivanti dalla nuova discarica rispetto alla cui sicurezza e temporaneità nessuno, dal Ministro al Sindaco di Roma, può offrire adeguate garanzie.

Le ragioni del loro No sono le ragioni di noi tutti, il loro giardino è il nostro giardino, non si deve aver paura di dire questo. Siamo oggi in presenza di un Piano Regionale Rifiuti, il Piano Tumori della Polverini, che già nella prima parte definita Scenario di Piano, tutt’ora vigente, conferma un ciclo integrato di trattamento e smaltimento rifiuti ancorato saldamente a discariche ed inceneritori e dove le uniche nuove entrate sono gli impianti a biogas, astutamente definiti impianti di compostaggio tacendo il fatto che sono, nella sostanza, veri e propri impianti industriali il cui scopo primario ed unico è, grazie agli incentivi pubblici, produrre energia, gas ed inquinamento, non certo compost di qualità!

Il Governatore Zingaretti e l’Assessore Civita hanno annunciato che nei prossimi mesi verrà effettuato un monitoraggio sulle quantità dei rifiuti prodotti, la raccolta differenziata e la capacità impiantistica di trattamento per poi presentare un nuovo piano rifiuti entro febbraio  2014: noi siamo convinti che da subito, se veramente l’obiettivo dei nostri Amministratori è quello di rientrare nella legalità e arrivare a rifiuti zero, se davvero non vogliono più discariche ed inceneritori, qualsiasi scelta dovrebbe essere assunta in modo tale che risulti compatibile al nuovo Piano e quindi, ci aspettiamo che questo contenga disposizioni certe ed ineludibili per la prevenzione, per la raccolta differenziata di qualità, per il recupero della materia, sia dalla frazione secca che da quella umida. Rifiuti ed energia sono questioni non sovrapponibili, i primi non possono essere considerati fonte energetica, non possono essere il carburante del futuro. Se con i rifiuti si alimenta la produzione energetica non si persegue l'obiettivo rifiuti zero: la prima esclude il secondo! – La nota  del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino conclude – Il nostro non è un comitato di esperti, di tecnici, siamo solo cittadini consapevoli che, in assoluta autonomia, guidati dalla ragione e dal buon senso, hanno ripreso fra le proprie mani la difesa della salute e del territorio. Ripetutamente le istituzioni ci chiedono senso di responsabilità e realismo, ebbene noi siamo non solo responsabili e realisti, noi proponiamo processi che hanno un inizio ed una fine, non partono dalla fine (la discarica… residuale) per poi inventarsi un inizio (il piano rifiuti),  noi abbiamo  una visione della vita che va al di là del nostro limitatissimo orizzonte temporale, che guarda alla riduzione dei consumi (oramai sprechi di risorse), pensiamo ai figli, ai nipoti e alle future generazioni ed è per questo che ora siamo noi a chiedere alla Politica di essere realista e responsabile e di mettere in campo piani e progetti affidabili, di quelli che non siano l'ennesima  “toppa” per trascinare situazioni di degrado che per il profitto di pochissimi mette a rischio e compromette il bene di tutti. 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
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il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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