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10 anni faon
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L’indagine del deputato Pili mostra evidenze fotografiche agghiaccianti:”Sei anni fa i primi rilevanti crolli, i tentativi maldestri di nascondere tutto, il tracollo dell’opera con l’apertura in questi ultimi giorni di una vera e propria voragine a quattro corsie, uno strato di asfalto dello spessore scandaloso di oltre un metro. Emergono particolare inquietanti sullo scandalo della strada statale 554 che ormai da trenta giorni è vietata al traffico con tanto di ordinanza senza tempo”
di Cinzia Marchegiani
Sardegna – Arriva in parlamento con un’interrogazioni la vergognosa situazione della statale 554 in Sardegna opera inaugurata 10 anni fa. I crolli erano già evidenti, fin dal 2009, grazie a Google. “L'Anas ha fatto scandalosi riempimenti di catrame e bitume” – denuncia il deputato di Unidos, Mauro Pili – “Ci sono delle responsabilità gravi sia sul piano realizzativo che progettale, a partire dagli studi geologici dell’area. Non basta più un’indagine ministeriale sull’operato dell’Anas ma occorre che sia la magistratura ad occuparsi di quanto è avvenuto in quel tratto di strada.”
IL FATTO
I primi cedimenti della strada, che collega la vecchia Orientale Sarda alla litoranea per Villasimius, si erano verificati nel 2011: allora l’Anas era intervenuta per sanare quello che allora pareva solo un problema di infiltrazioni. Tra il 2014 e i primi mesi di quest’anno sono arrivati altri sconvolgenti cedimenti: secondo gli esperti incaricati dall’Anas, la causa sarebbe una frana in profondità non individuata nella progettazione della strada. Ora la 554 si trasforma in una voragine e tutto è fermo, dopo sei anni di crolli devono ancora studiare, e il deputato Pili fa un’esplicita denuncia che rimanda all’Anas, poiché lo stato attuale di quest’opera è diventata un ulteriore ferita nel cuore della Sardegna: “Sei anni fa i primi rilevanti crolli, i tentativi maldestri di nascondere tutto, il tracollo dell’opera con l’apertura in questi ultimi giorni di una vera e propria voragine a quattro corsie, uno strato di asfalto dello spessore scandaloso di oltre un metro. Emergono particolare inquietanti sullo scandalo della strada statale 554 che ormai da trenta giorni è vietata al traffico con tanto di ordinanza senza tempo.”
E Pili dimostra come tutto ciò che afferma esiste una documentazione fotografica satellitare che grazie alla sequenza temporale fa emergere episodi che risultano oggi inchiodanti: “Nell’aprile del 2009 i rilevatori georeferenziati di Google rilevavano e registravano in quel tratto di strada crolli evidenti e premonitori di quello che stava per accadere in quel tratto di strada. Qualcosa di più di semplici segnali ma vere e proprie trincee che non potevano certo essere annoverate come assestamenti ordinari della piattaforma stradale. In queste ore il grande crollo si sta trasformando in una vera e propria voragine facendo emergere elementi che costituiscono di per sé una prova evidente della negligenza con la quale si è operato in quel tratto di strada”.
PROVE DI RATTOPPO MAL RIUSCITE
La nuova 554 inaugurata 10 anni fa, è un’opera che sta facendo parlare di se anche per i tentativi maldestri di coprire problemi che sono emersi con tutta la loro gravità inaudita, le immagini esclusive della vergogna della 554 le rende note Pili: “la strada che l'Anas da anni sembra aver rattoppato ma che ora e' totalmente franata.”
PILI DENUNCIA: ASFALTO CON UN METRO DI SPESSORE, SCIVOLAMENTO A VALLE… L’ANAS SAPEVA
Dalla frattura del manto stradale è emersa la stratigrafia del sottofondo dal quale si rivela uno strato esorbitante di asfalto abbondantemente superiore al metro di spessore. Basti pensare che solitamente non supera i 10/15 cm. E’ la prova evidente che l’Anas ha tentato di nascondere i crolli con scandalosi riempimenti di catrame e bitume. Una pezza che si è trasformata in un boomerang totale appesantendo la superficie stradale in maniera abnorme sino allo scivolamento totale della strada verso valle. Un fenomeno franoso riconducibile ad un tratto di strada costruita in maniera maldestra su un vero e proprio letto d’acqua senza che venisse adottata la benché minima precauzione. E’ gravissimo che l’Anas nonostante fosse a conoscenza del fenomeno, almeno dal 2009, non solo abbia mantenuto per lungo tempo l’arteria stradale aperta con rischi gravissimi ma ha tentato di nascondere il tutto con la politica nefasta e dispendiosa del rattoppo su larga scala.
I tentativi di riempimento dei primi cedimenti stradali hanno provocato una reazione ancora più grave favorendo lo scivolamento a valle del sedimento stradale con veri e propri sprofondamenti orizzontali, longitudinali e verticali. A 30 giorni ad oggi dalla chiusura della strada si sta ancora pensando a come risolvere il problema come se in sei anni non avessero mai realizzato uno straccio di studio in grado di gestire questa situazione. Ritardi e negligenze gravissimi che altro organi dello Stato verificare ben sapendo che la responsabilità non può e non deve essere in capo alla fatalità. Una situazione impressionante accompagnata da un lassismo disarmante che rischia di precludere a lungo una strada fondamentale nella connessione tra l'area metropolitana di Cagliari e Villasimius.
CENTINAIA DI MIGLIA DI EURO PER TAPPARE BUCHE DIVENUTE VORAGINI
Sono stati spesi centinaia di migliaia di euro – ha denunciato Pili – per tentare maldestramente di ripristinare quel sedime stradale ben sapendo che sarebbe stato tutto inutile oltre che dannoso: “Chi ha autorizzato quelle spese? Chi ha verificato la congruità e la razionalità degli interventi proposti? E soprattutto perché dopo sei anni ancora non si sono definite le cause reali di questo tracollo stradale? Non è accettabile che ancor oggi a distanza di 30 giorni dalla chiusura della strada non si abbia un barlume di strategia su come intervenire nel ripristino dell’arteria viaria.” Pili continua sulla necessità di ripristinare ques’arteria stradale entro e non oltre i prossimi due mesi, poiché davvero incettabile che resti bloccata da una gestione inaccettabile sia nella fase esecutiva che di ordinaria e straordinaria manutenzione.
LA PROCURA INDAGA
I crolli non sono finiti, è sempre più emergenza sulla statale 554 bis. Servono interventi drastici e si allontana l'ipotesi di una riapertura, seppur temporanea, per l'estate. Ieri c'è stato un sopralluogo del deputato Mauro Pili. Secondo il parlamentare "l'Anas ha tentato di nascondere i crolli con scandalosi riempimenti di catrame". Intanto la Procura ha aperto un fascicolo per individuare eventuali responsabilità.
Pili, dopo il sopralluogo sulla 554 ha immediatamente presentato un’interrogazione urgente al Ministro per individuare responsabilità e per chiedere l’immediato ripristino prima dell’estate della strada.