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di Angelo Barraco
Il Cairo – Sul volo dell’Egyptair caduto nel Mar Mediterraneo ci sarebbe stata un’esplosione a bordo. E’ quanto sostiene un medico legale egiziano che fa parte del team investigativo che ha esaminati i brandelli umani rinvenuti sul punti in cui l’aereo è precipitato. Il medico ha inoltre precisato che sono stati rinvenuti, prelevati e portati al Cairo, soltanto 80 pezzi e di questi vi sono soltanto brandelli poiché precisa “"non c'è ne nemmeno uno che sia il pezzo intero di un corpo, come un braccio o una testa” e aggiunge inoltre che “la spiegazione logica è che si è trattato di una esplosione”. Sul volo compiuto dall’Airbus vi era una sola certezza, ovvero la segnalazione da parte della Grecia di una brusca virata, ma tale elemento viene smentito dall’Egitto. La risposta definitiva arriverà dalle scatole nere, intanto Ehab Mohieldin, amministratore delegato del Nansc (ente nazionale egiziano di servizi per la navigazione aerea) ha dichiarato “L'aereo è apparso ad un'altezza di 37 mila piedi all'interno dello spazio aereo greco senza alcuna deviazione, poi è scomparso dagli schermi dei radar dopo meno di un minuto”. Tale dichiarazione va in netto contrato con quella resa dal ministro della Difesa greco Panos Kammenos “immediatamente dopo essere entrato nella Fir, ha compiuto brusche virate e una discesa che descrivo così: 90 gradi a sinistra e poi 360 gradi a destra”.
L’airbus con a bordo 66 persone, partito mercoledì 18 maggio da Roissy Charles de Gaulle con destinazione Cairo si è inabissato. Sono stati rinvenuti infatti diversi rottami, valige e resti umani a centinaia di chilometri a nord dell’Egitto ma il mistero rimane ancora nascosto nel fondo del mare, luogo in cui si trovano ancora le scatole nere del veicolo. Tali elementi potranno chiarire realmente le cause del disastro. Intanto emergono delle novità in merito alla matrice che ha cagionato il disastro aereo e aleggia sempre di più il sospetto che possa esserci dietro un’azione terroristica. Le indagini francesi hanno confermato che prima della precipitazione in mare, vi era presenza di fumo in diverse parti dell’aereo e ciò sarebbe stato segnalato dai rilevatori a bordo ma le cause sono incerte. Alcuni media riferiscono che un allarme “Smoke” sarebbe stato trasmesso dai dati automatici prima della precipitazione. Tale notizia viene riportata dal sito The Aviation Herald, che fa riferimento a dati trasmessi dai sistemi automatici di bordo. La compagnia Egyptair ha rilasciato diversi comunicati stampa in merito ai fatti, uno di essi è il seguente “hanno scoperto solo macerie, effetti personali dei passeggeri, le parti del corpo, bagagli, e sedili degli aerei. Ricerca è ancora in corso”. La compagnia ha scritto inoltre “Vale la pena ricordare che la società ha preso tutte le procedure necessarie per ospitare i genitori e parenti passeggeri dell'aereo egiziano”. Jean-Marc Ayrault, Ministro degli Esteri francese, ha riferito che non vi è al momento alcuna ipotesi privilegiata. Il Ministro degli Esteri Gentiloni ha inoltre aggiunto che “Certamente non si può escludere che si sia trattato di un attentato terroristico”.
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