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Redazione
Roma – Molti Paesi europei prevedono specifiche tutele per i ceregiver familiari, come supporti di vacanza assistenzali, benefici economici e contributi previdenziali. Esattamente come avviene in Francia, Spagna e Gran Bretagna, ma anche in Polonia, Romania, e Grecia. In Italia invece manca una tutela per queste figure ma le cose potrebbero cambiare e queste figure potrebbero ricevere il giusto riconoscimento giuridico. E’ stato presentato un ddl a firma Laura Bignami del Gruppo Misto che verrà illustrato domani a Palazzo Madama e serve per “riconoscere e tutelare il lavoro svolto dai caregiver familiari e a riconoscere il valore sociale ed economico per la collettività”. In ben sette tabella viene introdotto “il riconoscimento della qualifica di caregiver familiari a coloro i quali in ambito domestico si prendono cura, a titolo gratuito, di un familiare o di un affine entro il secondo grado che risulti convivente ovvero di un minore dato in affidamento, che a causa di una malattia o disabilità necessita di assistenza continua, per almeno 54 ore settimanali”. La relazione spiega che i caregiver vivono in condizioni di abnegazione che compromettono i loro diritti fondamentali come la salute, il riposo, la vita sociale. Nel ddl è riconosciuta la “copertura di contributi figurativi, equiparati almeno a quelli da lavoro domestico, a carico dello Stato per il periodo di lavoro di assistenza e cura effettivamente svolto in costanza di convivenza, a decorrere dal momento del riconoscimento di handicap grave del familiare assistito. Tali contributi si sommano a quelli eventualmente già versati per attività lavorative, al fine di consentire l'accesso al pensionamento anticipato al maturare dei trenta anni di contributi totali” inoltre “sono riconosciute le tutele previste per le malattie professionali ovvero per le tecnopatie riconosciute ai sensi delle tabelle allegate al testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali". Terzo, tutela assicurativa: "è prevista la copertura assicurativa a carico dello Stato con rimborso delle spese sostenute per la vacanza assistenziale nei periodi di impossibilità di prestare il lavoro di cura da parte dello stesso caregiver familiare, durante i periodi di malattia o infermità certificati, a tutela del suo diritto alla salute”. In merito al tema lavoro e reddito “il caregiver familiare è equiparato ai soggetti beneficiari della legge 12 marzo 1999, n. 68, ai fini del riconoscimento del diritto al lavoro. Tale diritto deve essere garantito, su richiesta del lavoratore caregiver, anche utilizzando la modalità del telelavoro, con l'obbligo per il datore di lavoro di consentire il passaggio a mansioni che si prestino a tale modalità”.
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