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Red. Cronaca
ROMA – Al via l’accreditamento alla Rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico-artistico, si tratta di un importante strumento per la valorizzazione del territorio e di tutela di tutto il patrimonio culturale. Con la nuova legge la Regione Laziostanzia infatti 1,4 milioni di euro fino al 2018 per interventi e progetti di restauro, risanamento conservativo, recupero e manutenzione straordinaria.
Chi può aderire alla rete delle dimore storiche? Gli enti pubblici e i soggetti privati proprietari dei beni. La scadenza per la presentazione delle domande è il 2 gennaio 2017. L’accreditamento alla Rete costituisce il presupposto per poter fruire di tutto ciò che riguarda la valorizzazione, la fruizione e la formazione relativamente ai beni indicati. La legge promuove anche la tutela del patrimonio turistico della costa laziale e la collaborazione con le università del Lazio per finanziare attività di formazione nel settore dei servizi turistico-culturali e in quello della conservazione e del restauro dei beni culturali. Con la stessa legge la Regione promuove inoltre la nascita di start up giovanili che coniughino la promozione culturale, il restauro e il recupero architettonico con l'utilizzo delle nuove tecnologie.
“Dopo i fondi per la valorizzazione dei quattro siti Unesco del Lazio e i finanziamenti per le città di Fondazione, questo è un altro tassello con cui la Regione intende valorizzare oltre duemila anni di storia: i siti romani ed etruschi, i borghi medievali, le ville e i giardini, fino all’architettura razionalista nelle città di fondazione- parole di Lidia Ravera, assessore alla cultura, che ha aggiunto: cerchiamo anche così di proteggere e consolidare il nostro patrimonio e intervenire con restauri appropriati ponendo l’attenzione sui piccoli centri del nostro territorio”.
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