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Cronaca

DIAZ: IL VICECAPO DELLA POLIZIA:"PROVVEDIMENTI PRESI, FRUTTO DI VALUTAZIONI OPPORTUNE"

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Tempo di lettura 2 minuti"Riteniamo che, in caso di ricorso, il provvedimento terrà"

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di Angelo Barraco

Olbia –  Alessandro Marangoni, vicecapo della Polizia, ha parlato sui fatti della Diaz in occasione dell’inaugurazione del nuovo commissariato di Cannigione, ad Olbia. Ecco quanto dichiarato da Marangoni: “Il trasferimento del capo del Reparto Mobile di Cagliari, Antonio Adornato, è stato un provvedimento di opportunità. E la sospensione dell'agente Fabio Tortosa è il frutto di una valutazione attenta. Sospendere un poliziotto non è una cosa semplice. Riteniamo che, in caso di ricorso, il provvedimento terrà”. Le parole di tortosa “Io sono uno degli 80 del VII NUCLEO. Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte” hanno danneggiato la sua posizione e a causa di tali parole è stato sospeso dal servizio. Alla sospensione, annunciata da Alessandro Pansa, Tortosa ha replicato: ““Si', mi sento una vittima sacrificale. Rispetto la scelta, ma credo che non esistano i 'gravi motivi' che ne sarebbero alla base. Mi sembra di avere chiarito le mie frasi che peraltro restano stupide: dovevo immaginare che sarebbero state fraintese e strumentalizzate. Non c'e' nessuna apologia di reato, era un grido di dolore lungo 14 anni, un grido di legalita': la richiesta di accertare una volta per tutte quanto e' davvero successo quella notte e di cui sino ad oggi sono stati ingiustamente indicati quali unici responsabili gli uomini del VII Nucleo”. Anche in un’intervista si era esposto in merito all’argomento e aveva dichiarato: “Ribadendo le lo rifarei era un modo per sancire la nostra totale estraneità ai fatti che Strasburgo, con l’ultima sentenza, addossa ad alcuni operatori della Polizia di Stato. Era un modo per dire: lo rifarei perché noi non abbiamo nulla da rimproverarci. Stupidamente non prevedevo che l’interpretazione alle mia parole fosse questa che ha suscitato questo clamore. Adesso col senno di poi capisco che possa essere male interpretata”. Prosegue dicendo “quell’affermazione è a ribadire che ne io ne gli uomini del nucleo per il quale facevo parte abbiamo commesso nessuna illegalità e dal punto di vista dell’esecuzione dell’operazione di ordine pubblico alla quale eravamo chiamati, l’operazione è stata senza nessuna falla”. Aggiunge dicendo che: “lo rifaremo perché il nostro operato è stato fatto nel pieno rispetto della legalità”.
 
Ecco le dichiarazioni del prefetto Alessandro Pansa: La sentenza di Strasburgo, come tutte le sentenze emanate in questo periodo, hanno stigmatizzato e segnato con un segno negativo drammatico quelle vicende. Non e' invece pensabile che ogni situazione accada oggi a distanza di 14 anni, possa essere ogni volta ricondotta al problema della Diaz” in merito alla sentenza della Corte di Strasburgo Pansa ha detto: “Quel problema e' stato analizzato e studiato e abbiamo trovato le contromisure, abbiamo lavorato e stiamo lavorando. Oggi i reparti mobili, la Polizia di Stato e le forze dell'ordine sono un'altra cosa, sono diverse. Abbiamo altri modelli comportamentali e altre tecniche operative. Siamo tutori e difensori della legalita' e della democrazia” continua dicendo “"Se c'e' qualcuno che sbaglia, sbaglia lui e chi sbaglia verra' sanzionato. La Polizia e' paladina della democrazia e della liberta', in tutti i suoi atteggiamenti, su questo non c'e' dubbio alcuno”.