Destiny 2 si espande con il primo dlc: La maledizione di Osiride

A distanza di tre mesi dal lancio, Destiny 2 (qui la nostra recensione) si espande su Pc, Xbox One e Ps4 con il dlc La Maledizione di Osiride. Gli eventi narrati in questa nuova parentesi del titolo di Activisione e Bungie sono collocati temporalmente un paio di mesi dopo la Guerra Rossa e gli eventi narrati nel gioco base, quindi in seguito al risveglio del Viaggiatore e sarà proprio questo l’evento scatenante che darà il via a tutta la trama principale. All’inizio gli eventi narrati saranno introdotti da una sequenza cinematica di qualche minuto (che potete guardare qualche riga più in basso) che introdurrà la figura di Osiride, stregone e guardiano tra i più potenti in assoluto, alle prese con una battaglia Vex, che in seguito si scoprirà essere una simulazione di questi ultimi. All’interno di questa location, che ai giocatori più fedeli alla saga ricorderà subito la Volta di Vetro, Osiride si imbatterà in un’infelice scoperta: il futuro. Lo stregone scoprirà infatti che i Vex hanno capito come trionfare su bene e male, come spazzare via tutte le forme di vita dal sistema solare e che, soprattutto, sono a conoscenza della sua intrusione. Visivamente scosso, Osiride capisce che se vuole avere una possibilità per impedire che il futuro osservato diventi realtà, deve avvisare i Guardiani, separandosi dal suo fidato spettro Sagira per lanciarlo in un portale. Prima di riuscire a superare tale accesso, Sagira viene però colpita, disattivandosi e non potendo giungere a destinazione. A questo punto ha inizio l’avventura. Un ruolo particolarmente importante in questo dlc lo ricoprirà Fratello Vance, il fanatico numero uno di Osiride che, grazie alle sue conoscenze, consentirà di risvegliare Sagira. È a questo punto che si scoprirà l’esistenza della Foresta Infinita: un’infinita simulazione Vex grazie alla quale queste macchine senzienti possono testare tutti i possibili futuri. Ben presto si verrà anche a conoscenza della vera minaccia che bisognerà affrontare: Panoptes, un’entità Vex diversa da tutte quelle affrontate in precedenza, non soltanto per l’estetica differente dai soliti Vex, ma anche per il suo potere. A costituire una minaccia, oltre ai nemici meccanici, andranno ad aggiungersi anche le loro versioni passate e future, viste in precedenza soltanto nella Volta di Vetro. Il compito dei guardiani in questa espansione di Destiny 2, quindi, non sarà soltanto quello di fermare la mente Vex e impedire che il futuro visto da Osiride si concretizzi, ma trovare anche quest’ultimo per soccorrerlo e per riunirlo con Sagira, che nel corso dell’avventura si impossesserà dello spettro del protagonista.

La durata della main quest si attesta tra le 2 e le 3 ore, a seconda del tempo speso dal giocatore nell’esplorazione, un risultato quindi non paragonabile all’arco narrativo della legione rossa, ma sicuramente un bel passo in avanti rispetto alle appena tre o quattro missioni proposte ai tempi con L’Oscurità dal Profondo e Il Casato dei Lupi. Inoltre, in termini di ambientazioni, fatta eccezione per qualche breve passaggio su pianeti già conosciuti, tutte le missioni si svolgeranno su Mercurio, tra la Foresta infinita e il pianeta nelle sue versioni del presente, passato e futuro, in quelle che sono tra le destinazioni più ispirate e meglio strutturate mai viste in Destiny. L’area di gioco di Mercurio si divide in due aree: una esterna che costituisce la superficie del pianeta e la Foresta Infinita, dall’impronta molto più Vex, che collegherà i giocatori con le versioni passata e futura del pianeta. Qui grazie al pretesto della simulazione, sarà possibile fronteggiare anche i Caduti e l’Alveare. Sul pianeta saranno poi disponibili tutte le attività classiche delle destinazioni, dalle casse regionali dorate nascoste negli angoli più bui ai settori Perduti da scoprire e saccheggiare. E’inoltre presente una nuova tipologia di evento pubblico, creato appositamente per questa destinazione. Per quanto riguarda agli assalti, ne sono stati introdotti due inediti che riprendono molto da vicino alcune missioni della campagna. Entrambi faranno partire i giocatori da Mercurio attraverso la Foresta Infinita, con differenti destinazioni finali da raggiungere e nemici da fronteggiare. Un assalto porterà i gamers nella versione passata di Mercurio e la minaccia da affrontare sarà costituita dai Vex, mentre il secondo farà rimanere nel presente e il nemico finale sarà un leader Cabal. Ovviamente, anche il Crogiolo è stato arricchito con dei nuovi terreni di gioco in cui sfidarsi, per la precisione con tre nuove mappe.

E’ presente anche un nuovo Raid ambientato nella “pancia” del Leviatano. Articolato soltanto in tre step, di cui il primo molto introduttivo e principalmente platforming e gli altri due da completare nella stessa arena e con meccaniche condivise. A colpire innanzitutto è stata la presenza dei Vex; tolta infatti la parte introduttiva saranno loro la minaccia da affrontare. A rendere l’espansione di Destiny 2 ancora più intrigante ci pensano anche le ambientazioni spettacolari: ci si troverà infatti a combattere su una serie di rocce sospese che circondano il Boss, in netto contrasto con le sfarzose stanze del castello di Calus. Anche le meccaniche risultano abbastanza interessanti, l’unica vera pecca sta nella scarsa longevità. Non mancano infine tutta una serie di nuovi equipaggiamenti da ricercare e collezionare. Mentre tra quelli leggendari si trovano molti modelli simili ad alcuni già presenti, tra le armi e armature esotiche invece se ne trovano sia di inedite che di rifacimenti di alcune del primo Destiny 1 . Anche se ciò potrebbe non convincere, viene mantenuto un buon equilibrio tra equipaggiamenti nuovi e vecchi. Introdotte anche le armi prodigiose, ossia bocche di fuoco con contatore di uccisioni e che posseggono un perk aggiuntivo molto utile. Un’interessante novità in questo Destiny 2 è invece la forgia Vex, che di settimana in settimana metterà a disposizione degli incarichi secondari votati al puro grinding e che una volta completati ricompenseranno il giocatore con delle armi leggendarie a tema Vex e sottoquest legate alla lore di Destiny. Tirando le somme, quello che la Maledizione di Osiride offre è senza dubbio diverse ore di divertimento. La campagna è interessante ma a tratti sbrigativa e gli assalti sono curati, ma includerli entrambi nella campagna lascia un certo retrogusto amaro. Infine, il raid è senza dubbio la parte meglio riuscita, ma comunque troppo breve e troppo poco redditizia in termini di ricompense. In ogni caso aumentare il level cap al livello 25 e il livello di luce al 330 + 5 terrà i giocatori sempre molto impegnati e spingerà a fare più cose possibili nell’intero arco della settimana prima del reset attività fissato alle ore 18 di ogni martedì. Destiny 2 rimane sempre un titolo vivo e in continua espansione.

 

VOTO FINALE: 8,5

 

Francesco Pellegrino Lise