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Destiny 2 Oltre la Luce, una nuova era ha inizio
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4 anni agoon
Destiny 2 Oltre la Luce è il nuovissimo capitolo del popolare MMO Sci-Fi targato Bungie per console di vecchia, nuova generazione, Stadia e Pc. Con l’avvento dell’Oscurità, la software house ha inaugurato a tutti gli effetti uno dei capitoli più importanti dell’universo di Destiny, dando nuova linfa a un brand che necessitava senza dubbio di una rinfrescata. Ma cosa accade in Oltre la Luce?
Qual è la trama portante? Bene, dopo aver dominato il potere della Luce, i Guardiani si lasciano ammaliare dall’oscura entità che ha appena fatto capolino nel sistema solare e decidono di imbracciarne i poteri e di utilizzarli entambi diventando un po’ come il simbolo dello Ying e Yang, ossia portatori di luce e oscurità. Premessa importante: ad oggi il DLC non è assolutamente da considerare finito e compiuto.
Visto il passato recente di Bungie, una valutazione completa potrà essere fatta solo alla fine del ciclo, orientativamente intorno a febbraio. Detto ciò, dopo aver trascorso quasi un centinaio di ore con la nuova espansione, ci apprestiamo di seguito a descrivervi ciò che vi aspetta se deciderete di affrontare questa oscura parte della storia. Il punto di partenza di questo viaggio tra i contenuti di Oltre la Luce non può che essere la campagna, cardine di ogni dlc del gioco, questa volta ambientata tra le lande ghiacciate di Europa. La luna gioviana garantisce alle nuove avventure dei Guardiani una cornice ghiacciata ma incredibilmente affascinante, che torna ancora una volta a confermare il talento di Bungie per il design delle ambientazioni, sempre di altissimo livello. Incredibilmente piena di scorci tanto desolati quanto suggestivi, Europa è con tutta probabilità una delle aree di gioco più grandi mai viste nell’universo di Destiny, soprattutto dopo la pubblicazione nel nuovo raid, che ha reso accessibile un’ampia area nel sottosuolo del satellite, caratterizzata da un’estetica unica.
La disposizione dei nemici sul campo, seppur non particolarmente generosa, contribuisce a sottolineare con maggior vigore la vastità del nuovo scenario, teatro di un’avventura che vede i guardiani incrociare le armi con Eramis, una Kell dei Caduti determinata a mettere le mani sui poteri dell’Oscurità per vendicarsi del tradimento del Viaggiatore, ritenuto colpevole di aver abbandonato la sua gente in un’epoca ormai lontana. La struttura della campagna di Destiny 2 Oltre La Luce rispetta i canoni classici di sempre e condivide con l’espansione I Rinnegati diversi tratti salienti: dopo una manciata di missioni introduttive, i giocatori saranno quindi coinvolti in una caccia all’uomo che li porterà ad abbattere uno dopo l’altro i luogotenenti di Eramis, con l’obiettivo di procurarsi le informazioni per scovare la Kell. In termini di gioco, questi incarichi vedranno i Guardiani esplorare il satellite alla ricerca dei bersagli, tra intense battaglie e sessioni di farming piuttosto consistenti. Ad accompagnare i giocatori in questo nuovo viaggio verso la conquista dell’Oscurità ci sarà, udite udite, l’Ignota Exo, un personaggio misterioso apparso nel primissimo Destiny, e poi sparita nel nulla, che finalmente rivelerà qualcosa in più sulla sua missione e sui suoi obiettivi.
Tutto questo avrà un peso importante sull’economia del racconto anche oltre i confini dell’espansione. Non a caso la campagna si chiude con un finale aperto, lungo un percorso narrativo che viene ulteriormente ampliato dal raid con nuovi dettagli sulle vicende della famiglia Clovis e su molti altri tasselli della lore del titolo. Più in generale, Oltre la Luce offre una buona campagna, al netto di una caratterizzazione un po’ conservativa dell’antagonista, che ripercorre il destino di molti altri nemici visti in passato: grandi piani di conquista e proclami di potere che poi vengono annientati in un batter d’occhio in coda a una battaglia non particolarmente difficile.
Dopo tanti anni di Destiny abbiamo imparato fin troppo bene a capire il ruolo delle sue campagne: per quanto ben elaborate e divertenti esse siano, il loro obiettivo è sempre stato quello di essere principalmente funzionali alla presentazione delle nuove attività di gioco, come modalità inedite, imprese esotiche, incursioni e tutto ciò che riguarda il mid/endgame dei contenuti della nuova espansione in questione. Una volta finita la campagna siamo rimasti piacevolmente stupiti dalla quantità di altre imprese (considerate “principali” dal gioco stesso) che vengono offerte: una serie di missioni saranno mirate a ridurre ulteriormente l’influenza del Casato della Salvezza su Europa, e porteranno ancora più a fondo nel contenuto, guidando i giocatori attraverso ambientazioni completamente inedite rispetto alla campagna, proponendo meccaniche di approccio sempre diverse e aggiungendo continuamente dettagli narrativi al mondo di gioco.
Poi vi è la questline relativa all’ottenimento delle altre abilità della Stasi (come la granata) offerta dall’Ignota Exo che, proprio in questo contesto, mostrerà una caratterizzazione ed una personalità ben più elaborate a quanto visto durante la campagna, raccontando faccia a faccia determinate vicende narrative, come ad esempio i suoi rapporti personali con i membri della sua famiglia, in particolare con il nonno Clovis Bray e la sorella Ana. Ciò darà il via a quella che è la seconda grande fetta narrativa di questo contenuto, dagli sfondi di trama radicati a fondo nella lore e potenzialmente di importanza ben più elevata rispetto alla vicenda autoconclusiva di Eramis, riuscendo a scavare ancor più in profondità di tali personaggi e creando spunti narrativi volti al futuro veramente d’impatto e più interessanti che mai. Ad aggiungersi a tutto ciò, in Destiny 2 Oltre La luce, vi sono ulteriori tipologie di attività secondarie, come un’impresa per un’arma esotica, settori perduti leggendari, taglie e missioni di Variks volte all’ottenimento di una certa valuta di gioco che darà l’accesso ad altre imprese ancora. Insomma, Bungie ha davvero capito la lezione, evitando di offrire singole modalità di gioco con annesse taglie da farmare all’inverosimile in favore di un’offerta ben più vasta di attività, sia in termini di quantità che, soprattutto, di varietà. Parlando della Stasi, ossia la prima manifestazione della forza paracausale che si contrappone alla Luce, la quale offre la formidabile capacità di rallentare e congelare i nostri nemici, essa non verrà fuori tutta e subito. Portando a termine la campagna di Eramis si otterrà infatti si accesso alla Stasi, ma si tratta di un potere ancora grezzo e che toccherà a chi gioca raffinarlo con le dovute ricerche. Queste si concretizzano in attività di farming più o meno ripetitive da cui ricaveremo nuove abilità e le cosiddette Nature, attraverso cui sbloccare il pieno potenziale della Stasi.
Proprio come avviene per ciascuno dei tre elementi della Luce, alla Stasi corrispondono le tre nuove sottoclassi dei Guardiani. Revenant (Cacciatore), Vincolatore dell’ombra (Stregone) e Behemoth (Titano) sono le prime incarnazioni dell’Oscurità, una nuova arma da scatenare contro i nemici della Torre e, soprattutto, il nuovo incubo dei portatori di Luce. Nelle attività PvE le tre sottoclassi garantiscono grande versatilità sia sul fronte offensivo che su quello difensivo, con perk particolarmente utili in fase di danno e altre abilità votate al crowd control: il risultato è inebriante e visivamente spettacolare, almeno nel momento in cui scateniamo le immancabili Super. La situazione si fa però più complicata quando si mette piede nel Crogiolo.
I match competitivi della modalità PvP sono letteralmente dominati dai Guardiani della Stasi, non solo per il caos generato dalle suddette Super, ma anche per le devastanti granate congelanti. Il marcato dislivello segnato dall’introduzione del nuovo potere porterà a un’inevitabile serie di aggiustamenti, a partire dallo Stregone, classe che aveva già tratto enorme vantaggio dalla sua inarrestabile Super. Gli utenti meno avvezzi al multiplayer competitivo si ritroveranno a partecipare agli scontri del Crogiolo, trovando magari qualche difficoltà, così come gli “hater” di Azzardo dovranno fare nuovamente i conti con il discutibile torneo del Ramingo. Purtroppo in Destiny 2 Oltre La Luce sono passaggi del tutto inevitabili se si vorrà sbloccare il massimo potenziale delle sottoclassi da Stasi: frammenti, Nature e nuove granate potranno essere ottenute solo dopo aver effettuato un certo numero di uccisioni nelle suddette playlist, e dopo aver partecipato a un gran numero di Assalti, attività talmente ripetitiva da risultare ormai avvilente.
Certo, va detto che i giocatori di vecchia data sono ormai abituati a questo genere di cose da fare, ma per i nuovi arrivati, tutto questo pitrebbe sembrare davvero molto ripetitivo. Il cosiddetto power leveling esiste dall’alba di Destiny e, paradossalmente, per alcuni rappresenta una delle sfide più avvincenti dello pseudo-MMO: per raggiungere il level cap occorrerà grande impegno e dedizione, “farmando” le giuste attività al fine di ottenere gli equipaggiamenti più potenti. Dopo aver ultimato la campagna di Eramis ci si avvicinerà al soft cap fissato a 1200, ma solo dedicandosi al completamento delle attività più impegnative sarà possibile raggiungere la soglia del 1250; con gli armamenti di punta garantiti dall’Incursione, inoltre, si potrà sfiorare il più agognato “pinnacle cap”, ossia i 1260 di potere. Parlando del piatto forte di ogni espansione, ovvero il raid che rappresenta la coronazione dell’offerta di tutte le espansioni di Destiny, possiamo dire che la Cripta di Pietrafonda rappresenta una bella sorpresa: il luogo natio degli Exo, una delle razze più importanti dell’universo narrativo di Bungie, offre intriganti retroscena sulla storia di Eramis e del suo popolo, e soprattutto permette di ottenere dalla coscienza meccanica di Clovis Bray nozioni importantissime sulla lore del titolo, e in particolare sull’Età dell’Oro. In linea con la strategia di Bungie da Oscurità dal Profondo in poi, votata a una maggiore accessibilità dei raid per evitare di dividere la community, l’istanza propone sfide relativamente semplici, tanto che molti team sono riusciti a completarla entro le prime 24 ore.
Si tratta di una rotta condivisibile, pensata per alleggerire lo storico elitarismo di Destiny e trasformare il gioco in un piacere quotidiano, che può essere trascurato senza temere di finire esclusi dal meta. Per quello che concerne il sistema delle stagioni, questo è stato ulteriormente modificato con l’uscita di Oltre la Luce. Non tanto dal punto di vista del gameplay quanto da quello della storia di Destiny 2, grazie a un maggiore focus sull’evoluzione della lore. Abbiamo dunque assistito al ritorno di Uldren Sov come Guardiano dopo la totale cancellazione della sua memoria: costretto a servire il Ragno sulla Riva Contorta, l’ex principe degli Insonni aiuterà i Guardiani ad ostacolare i piani di Xivu Arath, sorella guerrafondaia di Savathun determinata a corrompere l’universo con i suoi mefitici influssi. È ormai chiaro che proprio Savathun sarà una dei grandi protagonisti del prossimo anno di Destiny 2, tappa essenziale di una storia che sembra ora puntare in un’unica direzione, verso una guerra totale contro la Regina Strega dell’Alveare. In termini puramente ludici, la stagione è ancora un po’ debole: le cacce dalle “Endofurie” di Xivu Arath sono relativamente semplici e i contenuti proposti tendono a scadere nel ripetitivo dopo poco tempo. Va da sé che per valutare correttamente i pregi e i difetti di questa stagione sarà necessario attenderne la definitiva conclusione, e speriamo che l’offerta decolli nei mesi a venire.
Come da tradizione, lo sviluppatore ha provveduto ad inserire in Destiny 2 Oltre la Luce una buona quantità di armi e armature esotiche nuove di zecca, alcune piuttosto mediocri e altre clamorosamente potenti, ma tutte caratterizzate da un’estetica molto intrigante. A questo proposito, l’espansione vede finalmente l’introduzione dell’equipaggiamento esotico nelle “loot table” specifiche dei Settori Perduti Leggendari, in modo da dare nuova linfa a questi contenuti. Queste attività, che richiedono un livello di potere pari a 1250 e 1280, offrono un grado di sfida piuttosto consistente rispetto alla media dei contenuti del gioco, ma concedono ai giocatori un bottino esotico praticamente garantito. Il nuovo sistema permette infatti di farmare specifici pezzi di loot, eliminando totalmente la frustrazione derivante dalla casualità dal precedente metodo di assegnazione.
L’aggiornamento del loot pool avviene poi su base giornaliera, in modo da offrire al pubblico ottime ragioni per tornare ad affrontare queste particolari attività. Per quanto riguarda le armi esotiche, anche in Oltre la Luce queste sono legate a specifiche quest che richiederanno l’impegno da parte della community. In conclusione, tra le novità più interessanti della nuova espansione c’è sicuramente il Destiny Vault, ossia una sorta di “deposito” nel quale Bungie depositerà periodicamente vecchi contenuti e location opportunamente riadattate in base alle esigenze dello sviluppatore.
Tra questi figurano ovviamente scenari tratti dal primo Destiny, che ritorneranno a rinfoltire l’assortimento dell’offerta: il primo è stato il Cosmodromo, sede di uno dei Settori Perduti Leggendari disponibili in Oltre la Luce. Con questo sistema lo sviluppatore punta inoltre a colmare il “buco” contenutistico generato con l’arrivo dell’Oscurità nella galassia del gioco, che di fatto ha reso inaccessibili alcune ambientazioni dell’Anno 1, assieme a quest esotiche il cui bottino può ora essere acquisito esclusivamente tramite i mercanti della Torre. Tirando le somme, Destiny 2 Oltre la Luce preferisce evolvere le varie componenti ludiche di Destiny 2 invece di rivoluzionarle completamente: il risultato è un’espansione imponente, che riesce nell’arduo tentativo di raccogliere il meglio dei contenuti passati ripulendoli dalla stagnazione che ha caratterizzato alcuni dei punti più bassi della saga. L’aggiunta di svariate novità piuttosto significative come la Stasi, ed una serie di notevoli svolte narrative rendono più forte che mai la sensazione di essere entrati per davvero in una fase del tutto nuova del suo sviluppo, nonostante Oltre la Luce non sia Destiny 3. In ogni caso se siete appassionati della saga o neofiti della serie, Destiny 2 Oltre la Luce siamo certi vi piacerà e vi catapulterà in un universo incredibilmente complesso e ricco di cose da fare.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 9
Sonoro: 9
Gameplay: 8,5
Longevità: 9,5
VOTO FINALE: 9
Francesco Pellegrino Lise