DENARO 100% RICICLABILE

di Maurizio Costa

L'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia ha stilato un rapporto sulle operazioni sospette dell'anno 2013. Il risultato è sconvolgente: le operazioni di riciclaggio dei proventi derivanti da reati lesivi di interessi pubblici raggiungerebbe la cifra di 84 miliardi di euro. Utilizzo distorto dei finanziamenti pubblici, appropriazioni indebite da parte dei partiti politici e situazioni corruttive sono le operazioni sospette che l'Istituto ha fatto emergere. Neanche a farlo apposta, i soggetti "a rischio", che avrebbero fatto lievitare questa cifra, sono proprio i politici italiani: investimenti, immobili e l'utilizzo di trust sono i mezzi per riciclare il denaro sporco. Mentre Roma viene sommersa dal problema dei rifiuti, i politici e gli uomini d'affari hanno trovato il modo di riciclare, questa volta non le scorie, ma la carta filigranata proveniente da traffici sospetti. Il denaro sporco viene purificato e immesso di nuovo nel giro. Ma in questo circolo, le lancette si fermano sempre dalla parte di chi le ha fatte partire, di chi ha dato la carica all'orologio. Mentre la "massa" si pone il problema dello spread e della spending review, i "grandi" si dedicano solamente agli aumenti dei propri capitali. Come scriveva Darwin: "Il più forte distrugge sempre il più debole." Sempre.