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di Chiara Rai
VELLETRI – C’è un protocollo d’intesa firmato da Regione Lazio e Procura di Velletri che mette a disposizione dei Comuni circa 5 milioni di euro l’anno per le demolizioni degli immobili abusivi le cui sentenze sono passate in giudicato.
Da quando sono iniziate le demolizioni, sono sempre di più le persone che manifestano per tutelare i loro diritti, come successo anche la mattina di mercoledì di fronte il Tribunale di Velletri. Di situazioni “irregolari” nel territorio castellano ce ne sono tantissime ma non tutte sono emerse nella famigerata lista di “abusivi” stilata per ciascun Comune e in base alla quale si procede con le acquisizioni. A Rocca di Papa ad esempio ci sono oltre 4 mila abusivi ma solo per circa 200 abitazioni sono state previste acquisizioni.
Equi Diritti al momento raccoglie le voci di residenti di almeno 31 Comuni. Il problema è a monte ma di controverso superamento: i piani regolatori di molti Comuni sono vecchi e inoltre ci sono centinaia di richieste in sanatoria avanzate dai cittadini con l’ultimo condono a cui la Regione ha risposto con parere negativo perché gran parte delle abitazioni in oggetto ricadono su territori vincolati. Contro le acquisizioni pendono molti ricorsi al Tar di cui svariati danno ragione ai cittadini
Per Cristina Milani presidente di Equi Diritti, Comitato spontaneo contro le demolizioni e acquisizioni non si tratta di “abusivi” ma di persone con “irregolarità”, pronti a pagare e a sanare ma impossibilitati a farlo perché è una situazione “che deve risolvere la politica” ed è per questo che il Comitato andrà avanti affinché non si trovi una soluzione “equa” per tutti coloro che si trovano con immobili che presentano difformità risolvibili. Si tratta di situazioni che per alcuni si trascinano da 40 anni e per altri da oltre un ventennio. Il prossimo obbiettivo è protestare in Regione per farsi ascoltare “perché il problema riguarda tutta la collettività”. Infatti, le risorse che mette a disposizione la Regione vengono erogate a titolo di prestito senza interessi ma in questo modo i Comuni , spiega Milani, si troveranno a costituire un debito fuori bilancio che dovranno pagare gli stessi cittadini i quali si ritroveranno a sborsare dei soldi per demolire la casa del proprio vicino. Dunque i Comuni s’indebitano per effettuare queste demolizioni e la conseguenza potrebbe sfociare nel rischio di tagli su altri servizi ai cittadini per fare cassa. La protesta in Tribunale si è svolta in maniera pacifica. Nutrita la partecipazione. A garantire sicurezza e ordine i Carabinieri della compagnia di Velletri diretta dal Capitano Giambattista Fumarola. Presente anche la Polizia di Stato e la Municipale.