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Gabriella Resse
Roma – In questi giorni, navigando per le strette ed interminabili vie di Facebook, mi sono imbattuta in un appello al ministro della Giustizia Cancellieri a firma di Maurizio Cudicio, fondatore del Movimento Poliziotti e Vice Segretario Nazionale del Sindacato di Polizia A.D.P. autonomi di Polizia.
Quello che colpisce, è l’estrema lucidità e durezza con le quali viene evidenziato che quest’azione di governo, se da una parte ridurrà sensibilmente il problema del sovraffollamento delle carceri, dall’altra potrebbe rivelarsi una sorta di “sversamento indifferenziato” di criminali nel nostro territorio.
Quando anche le forze dell’ordine ed in questo caso il vice segretario Nazionale di un sindacato di polizia si pone in posizione critica rispetto alle iniziative del governo e dei ministri riguardo ai temi della giustizia, c’è da porsi dei quesiti seri riguardo alla reale capacità di queste istituzioni di dare risposte concrete e confortanti ai bisogni primari dei cittadini e degli operatori del settore in materia di pubblica sicurezza . Altra diffusa lamentela intercettata sui post inseriti nella pagina Facebook del Movimento Poliziotti che ad oggi conta ben 20 mila simpatizzanti ,è che nonostante la capillare diffusione del comunicato ai Media ,questi ultimi si sono mostrati freddi e disinteressati a far emergere le dichiarazioni del vice segretario Cudicio che presumibilmente raccoglie anche le impressioni degli iscritti al sindacato. A questo proposito in una vecchia intervista a firma Massimo Martini che si informa circa il rapporto del sindacato con la stampa, Cudicio dichiara :”
Non è interessata. Si preoccupa di noi solo quando c'è il morto, il ferito o lo scandalo. Il poliziotto “buono”, idealista che crede di svolgere una missione per la società non fa notizia “
A mio avviso, questo atteggiamento della stampa è incomprensibile e censorio e ancora una volta evidenzia la scarsa profondità professionale di molte testate giornalistiche che preferiscono vivacchiare su temi triti e ritriti piuttosto che distinguersi con contenuti di rottura che fotografino il reale e gli umori dei differenti strati della società nel nostro paese.
Prima della lettera aperta del segretario Cudicio, per dovere di cronaca e approfondimento, riporto una sintesi delle azioni di governo su questo tema e le precisazioni del ministro Cancelllieri :
Approvato il decreto contro l’affollamento carcerario.
Il testo apre l’accesso ai lavori socialmente utili anche ai recidivi e blocca il fenomeno delle cosiddette “porte girevoli” (il transito nei penitenziari per pochi giorni). Il decreto “tocca aspetti normativi”. Il Guardasigilli ha inoltre spiegato che l’ampliamento del meccanismo per l’accesso dei detenuti ai lavori socialmente utili consentirà di scontare la pena lavorando e rientrando in carcere o al domicilio la sera. Questi provvedimenti non sono però ammessi in favore di chi ha compiuto reati gravi come l’associazione mafiosa e dai lavori socialmente utili, sono esclusi i condannati per stalking e maltrattamento di minori. Il provvedimento dovrebbe portare alla diminuzione della detenzione in carcere di circa 6mila persone nei prossimi due anni. Entro il 2016, nelle carceri italiane, dovrebbero esserci 10 mila posti letto in più, 5mila dei quali saranno realizzati entro il maggio del 2014.Si tratta della prima tappa del piano carceri finanziato con 400 milioni. Per il resto il ministero della Giustizia sta facendo degli studi per valutare una serie di “depenalizzazioni” possibili. Per quello che concerne invece una vera e propria amnistia, la Cancellieri non solo non la esclude, ma la vede come un “grosso aiuto” per risolvere l’emergenza carceri. Il ministro precisa comunque che si tratta di una scelta di competenza del Parlamento.
Vi siete fatti un’idea ? Bene !! Ecco allora di seguito quanto promesso. L’appello di Maurizio Cudicio, fondatore del Movimento Poliziotti e Vice Segretario Nazionale del Sindacato di Polizia A.D.P. autonomi di Polizia :
DECRETO SVUOTA CARCERI
Sig. Ministro Anna Maria Cancellieri, posso farle una domanda ?
Io, da operatore delle forze dell’ordine, come devo interpretare questo decreto svuota carceri?
Lei, è stata informata, oltre che delle condizioni dei detenuti, di quelle dei cittadini italiani ONESTI? E di quelle degli operatori delle forze dell’ordine?
Come dovremmo sentirci noi poliziotti quando arrestiamo un delinquente e pochi minuti dopo lo ritroviamo in strada che ci sbeffeggia e prosegue le sue azioni criminose?
Lavori socialmente utili? Perché questi lavori non li facciamo fare ai cittadini onesti che pagano le tasse e che non ci pensano neanche, ad andare a rubare?
Lei lo sa che in Italia si denuncia un reato ogni 10 secondi ?
Ci spieghi allora come possiamo infondere fiducia ai cittadini, se poi chi comanda rema in senso contrario?
Noi lavoriamo per il cittadino e l’amministrazione della Polizia di Stato ci da modo di poter svolgere questo compito, ma il nostro è solo il primo atto e se poi il finale è questo dello svuota carceri, non ci resta altro che rassegnarci.
Nessun medico ordina alle persone di delinquere e quindi ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Chi sbaglia deve pagare e la pena deve essere certa. Le attenuanti sono previste dal nostro Codice Penale e nessuno le mette in discussione, ma non si possono perdonare persone che con i loro reati, anche se giudicati “minori”, spesso sono cause di vere e proprie tragedie famigliari.
Indulto? Amnistia? Svuota Carceri ? Noi operatori delle forze dell’ordine e prima di tutto cittadini italiani diciamo basta a questo scempio dell’onestà. Molti stranieri vengono in Italia a delinquere perché sanno benissimo che il nostro Sistema è molto soft e quasi sempre si può passarla liscia, magari con qualche “dolce” semilibertà o con un controllo “sereno” come ad esempio la libertà vigilata o ancora meglio con degli arresti domiciliari con permessi per tutte le ore, da quello per accompagnare il cane a fare un giro a quello per andare a casa di amici per un compleanno.
Sig. Ministro, ci auguriamo che le sue idee siano positive e la ragione stia dalla Sua parte, ma sappia che se anche uno solo di questi individui a cui avete permesso di uscire dalle carceri ritornerà a delinquere, magari ammazzando o stuprando qualche giovane, sappia che la responsabilità non sarà certo delle forze dell’ordine.
Vice Segretario Nazionale sindacato di Polizia A.D.P. e fondatore della pagina FB Movimento Poliziotti.
Cudicio Maurizio
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