Scienza e Tecnologia
Dead Island 2, ha inizio il massacro zombie
Published
2 anni agoon
Dead Island 2 arriva su Pc, Xbox e PlayStation dopo ben 10 anni d’attesa. Sarà valsa la pena aspettare tutto questo tempo per vedere finalmente il sequel di uno fra i videogame di zombie più amati di sempre? Andiamo a scoprirlo assieme. Come ogni storia sugli zombie che si rispetti, anche questo Dead Island 2 inizia con l’epidemia già in corso, e una Los Angeles praticamente già totalmente in ginocchio e preda delle orde di non morti che scorrazzano liberamente in ogni anfratto della metropoli attaccando e sbranando qualsiasi cosa non sia uno zombie. La storia ha inizio con il protagonista che si trova miracolosamente a bordo di un aereo messo a disposizione per evacuare la città, ma naturalmente tutto va a rotoli quando un passeggero manifesta i sintomi dell’infezione scatenando il caos. A questo punto viene data la scelta su quale sopravvissuto impersonare tra i sei disponibili, ognuno con con un background, aspetto e soprattutto abilità diverse. La scelta non influisce sulla trama se non per qualche linea di dialogo o battute in determinati eventi, mentre le statistiche e abilità cambiano lo stile di gioco. Personaggi come Ryan, uno spogliarellista dal fisico marmoreo, sono perfetti per chi preferisce il ruolo di “tank” grazie alla sua salute elevata e la possibilità di recuperare vita abbattendo gli zombie, ma il prezzo da pagare è una scarsa mobilità. Amy al contrario essendo un’atleta paralimpica nonostante la sua protesi può vantare una grande agilità utile per scappare o superare gli zombie evitando i combattimenti, ma in caso di battaglia ottiene un bonus ai danni quando affronta nemici isolati, offrendo quindi un approccio ben diverso rispetto al precedente citato Ryan. Noi durante la nostra prova abbiamo scelto di impersonare Dani, una ragazza punk irlandese talmente frustrata dalla vita “normale” che quasi ringrazia l’apocalisse per averle dato una scusa per sfogare la sua frustrazione sugli zombie, ottenendo salute quando uccide nemici in rapida successione e scatenando una esplosione con i suoi attacchi caricati, prediligendo quindi il combattimento corpo a corpo. Con il progredire della trama di Dead Island 2 si sbloccano delle carte abilità che ampliano ulteriormente i bonus attivi e passivi, e alcune sono esclusive per determinati personaggi. Una volta scelto il sopravvissuto da impersonare si viene buttati subito nell’azione andando al salvataggio di Emma Jaunt, una stella del cinema anch’essa sull’aereo insieme al ben poco coraggioso marito Michael. Armati di legno, chiavi inglesi e armi di fortuna raccattate tra le lamiere contorte del volo schiantato ci si dedica ad una prima mattanza, ma basta un attimo di distrazione ed ecco che uno zombie riesce a mordere il braccio del nostro alter ego virtuale. Sembra la fine, ma a parte un po’ di nausea l’eroe verrà a scoprire di stare bene e di essere immune all’infezione. Un vantaggio non da poco in un’apocalisse zombi. Per ringraziarci dell’aiuto dato Emma ci invita nella sua villa hollywoodiana dove riorganizzarsi con altri sopravvissuti per sopravvivere. Inizia così una lunga avventura che nel corso di circa 15 ore per la sola storia principale (che possono diventare sanche 30 dedicandosi alle attività secondarie) porterà i giocatori ad esplorare diverse zone di Los Angeles incontrando molteplici personaggi sopra le righe cercando di capire il mistero della pandemia e di come fuggire dalla città che sembra ormai non avere proprio un briciolo di speranza.
La trama di Dead Island 2 scorre così per dire in modo piacevole senza particolari guizzi, lasciando il focus su un’unica attività cardine: fare a pezzi gli zombie nei modi più disparati. Per farlo ci sono a disposizione un nutrito parco di armi contundenti che spaziando da semplici attrezzi di fortuna ad asce, martelli, spade e mazze. Dalla seconda parte della campagna però oltre a quanto elencato si aggiungono anche armi da fuoco come pistole, mitra e fucili a pompa. Tutte le armi sono soggette a deterioramento ma possono essere riparate presso gli appositi banchi da lavoro, inoltre si viene invogliati a cambiare spesso arma poiché molti nemici possono essere immuni ad esempio ai colpi contundenti ma non a quelli da taglio o viceversa, per cui è sempre buona pratica sperimentare con tutto quello che può essere utilizzato per mettere fuori combattimento gli infetti. Così come si è invogliati a sperimentare le varie reazioni elementali, ad esempio spargere acqua vicino ad un cavo dell’elettricità scoperto può creare una trappola elettrica per i non morti, oppure la classica accoppiata della benzina con il fuoco si rivela essere un ottimo deterrente per porre fine all’esistenza degli zombie di Dead Island 2. Sfruttare l’ambiente diventa quindi parte della strategia da adottare se si vuole sopravvivere, inoltre trovando gli appositi progetti e materiali le stesse armi possono essere modificate così da applicare effetti elementali e danni aggiuntivi. Niente di meglio di un bel martello ricoperto di acido per sciogliere le gambe di uno zombie grosso e cattivo che vuole farci la pelle. Un esempio non a caso, in quanto la caratteristica principale di Dead Island 2 è il “FLESH System”, ovvero il sistema di fisica ideato dagli sviluppatori con cui i corpi degli zombi reagiscono “realisticamente” a seconda di dove e come vengono colpiti. Puntando alla testa con una mazza si può infatti vedere una mascella che vola via o gli occhi che penzolano dalle orbite, mentre attaccando con un’ascia si potrà smembrare “chirurgicamente” i nemici lasciandoli privi gambe o braccia… ma occhio perché se sono particolarmente aggressivi possono ancora mordere. A completare l’arsenale a disposizione dei giocatori ci sono poi anche gli oggetti da lancio che si ricaricano con il tempo e spesso utili per scatenare reazioni elementali come bottiglie molotov, bombe d’acqua o shuriken elettrici, oltre ai classici esplosivi o alle esche per attirare o distrarre gli zombie.
A rendere il gameplay di Dead Island 2 più bello e vario però sono le già citate carte. Esse sono ottenibili avanzando di livello, completando incarichi o esplorando lo scenario, possono insomma diversificare in maniera consistente l’esperienza di gioco, e perfino mutare radicalmente il comportamento di specifiche meccaniche: la parata può ad esempio essere sostituita con una rapida schivata (e viceversa), e così facendo si modifica anche la dinamica del contrattacco eseguibile attivando la mossa col giusto tempismo. In questo senso, un altro caso significativo è rappresentato dalle variabili che possono essere attribuite alla Furia, una “modalità berserker” legata a doppio filo alla particolare fisiologia del personaggio scelto. Una volta riempito un apposito indicatore a suon di colpi dati ai non morti, l’attivazione di questo potere permette di saettare tra gli infetti come un’inarrestabile tifone umanoide, e travolgerli con una tempesta di feroci rampate. Ecco, scegliendo le giuste carte si potrà prolungare questo “stato di furia” attingendo alla riserva di vitalità, e fare in modo che quest’ultima venga nutrita costantemente dalle uccisioni effettuate: una sorta di moto perpetuo alimentato dalla rapidità delle esecuzioni. Per ottenere questo temibile risultato è necessario utilizzare alcune carte potenti quanto pericolose che, oltre ad infliggere malus più o meno rilevanti, innalzeranno il livello di “Autofagia”, un valore che simboleggia la nostra lontananza dalla condizione umana e, più concretamente, aumenta le facoltà offensive intaccando però salute, resistenza ed efficacia delle cure. La gratificazione sanguinaria offerta dal combattimento, sostenuta dalla varietà dei sistemi di progressione ed equipaggiamento, fa sì che le ore necessarie al completamento della campagna scorrano senza particolari intoppi, specialmente potendo contare sulla compagnia di qualche collega sterminatore. È proprio in co-op, infatti, che Dead Island 2 dà il meglio di sé, in un continuo susseguirsi di memorabili carneficine e incidenti di percorso che di solito rendono il tutto ancor più divertente. Dal punto di vista tecnico, Dead Island 2 si presenta come un prodotto solido e soddisfacente. In rotta con uno dei trend più rodati dell’attuale generazione, il gioco non ha modalità grafiche selezionabili, ma propone un singolo preset a 4K e 60 fps. Il frame rate manifesta qualche fluttuazione nei momenti più concitati, che però non arriva mai a compromettere la godibilità del gameplay. Il tutto a fronte di una resa grafica pregevole valorizzata da una direzione artistica di valore, che allieta i sensi con un mosaico di scenari ben torniti e ricchi di dettagli, straordinariamente fedeli a quelli della Los Angeles reale. La scelta – oculata – di optare per una suddivisione del mondo in macroaree, a braccetto con la gestione “scaglionata” del ciclo giorno-notte, ha permesso al team di dedicare una maggiore cura alla composizione delle diverse ambientazioni, e massimizzare l’efficacia del sistema di illuminazione. Ottimo anche il comparto audio che proietta i giocatori all’interno di un’atmosfera credibile e densa di sonorità coerenti con ciò che avviene sullo schermo. Tirando le somme questo Dead Island 2 viene promosso a pieni voti in quanto l’esperienza è longeva, divertente (ancora di più se si affronta con gli amici online) e nonostante un pizzico di ripetitività riesce a garantire sempre grande soddisfazione. Come detto ad inizio recensione, una cosa che non passa mai di moda è il piacere di smembrare orde di zombie. E in questo Dead Island 2 ci riesce maledettamente bene. Il FLESH System vale da solo il prezzo del gioco, specialmente se siete amanti dello splatter. È affascinante vedere come i corpi reagiscono in maniera così precisa ai colpi, e ogni zombie è ricreato nei minimi dettagli a livello anatomico, comprese le ossa e organi interni su cui i più sadici potranno infierire dopo aver abbattuto i nemici. Insomma, Dead Island 2 è uno dei videogiochi a tema zombie più divertenti del momento, non fatevelo scappare per nulla al mondo.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8,5
Sonoro: 8,5
Gameplay: 9
Longevità: 8
VOTO FINALE: 8,5
Francesco Pellegrino Lise