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Costume e Società

Dallo sport ai social media: cosa fanno gli italiani nel tempo libero

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Ferie, vacanze, feste. Quando si hanno dei giorni di pausa è facile trovare delle attività ricreative o degli svaghi che difficilmente ci si può permettere nel quotidiano. Anche durante la vita ordinaria, però, possono capitare momenti o giornate intere in cui si vuole rilassare la mente sfruttando a dovere il proprio tempo libero. Da quando Internet si è espanso a livello globale è diventato molto più semplice e immediato trovare distrazioni sulla rete. Chi non ha mai passato una mezzoretta a cercare video su Youtube aprendo di volta in volta i video consigliati, magari in attesa della cena o di prendere sonno con la testa sul cuscino? Oggi è tutto digitale, i tempi morti quasi non esistono più. Gli italiani, così legati alle loro tradizioni, sono stati comunque in grado di conservare queste ultime trasportandole sugli schermi degli smartphone.

Si pensi ai giochi di carte, per esempio. Chi un tempo era abituato ad estenuanti partite a burraco sotto l’ombrellone ha scoperto la possibilità di continuare a sfidare gli amici della spiaggia nei casinò in versione live online. Da un lato l’offerta virtuale ha scoraggiato forse la partecipazione fisica dal vivo, eppure le sale di bingo e i circoli vari continuano a vantare una presenza massiccia sul territorio nazionale. Se si parla di Internet, va da sé che film e musica sono diventati infinitamente più fruibili. Sono passati i tempi in cui si era costretti ad andare a caccia di dischi introvabili tra tutti i negozi della città. Insomma, ingannare il tempo è più facile nel terzo millennio.

Internet viene considerato a tratti distraente, ma alcuni passatempi di 30 anni fa non sono affatto tramontati. Chi credeva che i giochi in scatola fossero scomparsi dalla circolazione si sbagliava: è vero che anche loro godono ormai di controparti virtuali, ma anche chi è nato dopo gli anni ’90 ha conosciuto il brivido di una partita al tradizionale “Monopoly”, a “Trivial Pursuit” o a “Indovina chi?”. Nella sfera dell’intrattenimento, però, a dominare sono puntualmente i videogiochi, che tra modalità multiplayer online e cloud gaming stanno sfruttando in ogni modo immaginabile le possibilità della rete. Le console portatili non servono quasi più se si dispone di uno smartphone: molti titoli recenti vengono convertiti infatti anche per cellulare e anche i must a 8 e 16 bit che hanno fatto la storia del videogioco continuano ad essere proposti comodamente sul telefonino.

E lo sport? Fantacalcio, schedine, servizi di streaming. Ormai esistono numerose attività collaterali a quelle principali dei tifosi, che non si limitano più a seguire le partite di calcio o di basket delle loro squadre del cuore. Anche le società sportive se ne sono rese conto e hanno iniziato a fornire servizi sempre più mirati, indicendo concorsi o andando loro stesse alla ricerca di potenziali gamer professionisti da assoldare per crearsi una posizione nella nuova dimensione degli eSports.

Appare dunque evidente che anche solo possedere un cellulare si rivela una soluzione utilissima per vincere la noia, di questi tempi. Il mondo è nel pieno di un processo di digitalizzazione del quale è praticamente impossibile prevedere la fine. Al giorno d’oggi esiste un’app per coltivare qualsiasi hobby: dalla filatelia all’allenamento sportivo, passando per il giardinaggio e la cucina. Per non parlare dei social network, dove in milioni curano di fatto la controparte virtuale della propria identità. Senza rendercene conto, non passa un solo giorno in cui non ci ritroviamo per qualsiasi motivo a girare tra i meandri del web. D’altro canto, che gli italiani fossero un popolo di navigatori era già stato detto…

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