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Cronaca

Dalle Egadi a Marsala: immobile sequestrato alla mafia diventa struttura sociosanitaria a beneficio di famiglie bisognose di cure mediche

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MARSALA (TP) – I residenti nelle isole Egadi e a Pantelleria, bisognosi di cure sanitarie in provincia, possono contare a Marsala su un servizio di accoglienza esteso anche ai loro familiari.
Questo, in sintesi, lo scopo dell’Accordo siglato oggi dal sindaco Alberto Di Girolamo e dai colleghi Giuseppe Pagoto e Salvatore Gabriele, avviando di fatto un progetto sociosanitario che si realizzerà in un immobile confiscato alla mafia, in via Dante Alighieri, gestito dalla cooperativa BES presieduta da Valerio D’Angelo.

Giunge così a compimento un’altra azione progettuale in campo sociale, ammessa a finanziamento dalla Regione Siciliana, e che si propone di offrire ospitalità a nuclei familiari isolani che versano in condizioni economiche di disagio, consentendo loro di fruire di un alloggio gratuito per il periodo necessario a ricevere le necessarie cure. “Con la sottoscrizione dell’Accordo – sottolinea l’assessore Clara Ruggieri – il Centro San Vincenzo offrirà accoglienza ai residenti isolani che necessitano di alloggio per effettuare una serie di prestazioni o cicli di ricoveri di Day Hospital, estendendo i benefici anche ai familiari dei pazienti in cura.

Si tratta di un interessante servizio sociale, per il quale ringrazio l’ex funzionario regionale Piero Fina che tanto si è speso perchè si realizzasse”. Un Regolamento disciplina le modalità di accoglienza, cui i Comuni di Pantelleria e Favignana contribuiscono alle spese di gestione (13 euro al giorno/persona ospitata). “Il lavoro di squadra ha funzionato, afferma il sindaco Alberto Di Girolamo. Abbiamo avviato un partenariato che va incontro alle esigenze prioritarie dei cittadini, dando loro risposte concrete: un dovere per noi amministratori, soprattutto quando si parla di salute”. Apprezzamenti per il progetto sono stati altresì espressi anche dai rappresentanti istituzionali di Pantelleria e Favignana. Per Salvatore Gabriele, si tratta di “una iniziativa sociale che accorcia le distanze geografiche; mi auguro che ci sia un proseguo anche in altri ambiti sociali”; mentre per Giuseppe Pagoto “l’Accordo è un segnale importante per il pendolarismo sanitario, rendendo meno gravosa la situazione delle famiglie con problemi di salute; è un risultato che premia la sinergia tra i comuni”.