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"La legge 183 del 2010 stabilisce chiaramente l'iter che deve essere seguito per l'emanzione dei decreti legislativi entro il prossimo 30 giugno quindi non comprendiamo come sia possibile che soltanto oggi il Consiglio dei ministri valuti in via preliminare il decreto legislativo sulla "Riorganizzazione dell'Associazione Italiana della Croce Rossa (C.R.I.)", che già abbiamo giudicato assolutamente inadeguato. – Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) che prosegue – Già ieri la deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, segretario della Commissione Affari sociali della Camera non hA partecipato al voto sul parere sullo "Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute. Atto n. 484" dichiarando alla Commissione che "la legge di delega stabilisce con precisione l’iter – rigoroso – che deve essere seguito per l'emanazione dei decreti legislativi su proposta del ministro competente in materia. Constato con estremo rammarico che non si può continuare a lavorare in queste condizioni, a svolgere una mera attività di «ratifica» dell'operato del Governo che svilisce ogni prerogativa dell'azione di indirizzo e controllo che la Commissione affari sociali è chiamata, invero, ad operare con estrema attenzione trattandosi, in questo caso, di una materia particolarmente complessa, i cui riflessi sulla comunità sono di fondamentale importanza incidendo direttamente su un diritto – quello della salute e delle cure – costituzionalmente protetto.". Lo scorso mese di dicembre il Ministro della salute, Renato Balduzzi, proprio nell'ambito della discussione sullo schema di riorganizzazione della Croce Rossa (Atto 424) ha dovuto fare sua la nostra segnalazione sul mancato rispetto dei termini per l'esercizio della delega e quindi quel decreto non fu emanato e, con la legge 14 del 2012 (milleproroche), fu prorogato al 30 giugno prossimo, il termine già scaduto. Visto l'approssimarsi della data entro la quale il governo può legittimamente esercitare il potere di legiferare e quindi "promulgare" il decreto legislativo sulla riorganizzazione della CRI, mi sembra logico denunciare pubblicamente che se il Consiglio dei ministri oggi dovesse giungere a deliberare la richiesta del parere alle Commissioni parlamentari quest'ultima non sarebbe in grado di renderlo per prescrizione del termine per l'esercizio del potere di delega e che quindi ogni atto compiuto oltre detto termine verrebbe esercitato in violazione della legge 183/2010. Noi del Pdm non mancheremo certamente al nostro dovere di segnalare il fatto alle competenti autorità giudiziarie e quindi invito i responsabili delle organizzazioni sindacali che in questi giorni hanno fortemente protestato contro questo schema di decreto di riordino della CRI, (decreto furbetti del quartierino), a farsi promotori di analoghe iniziative."
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