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Scontro acceso tra Forza Italia (FI) e Fratelli d’Italia (FdI), durante una pausa della seduta consiliare della Regione Lazio di ieri, quando tra i due gruppi si sono lanciti di fogli e accuse reciproche nella buvette dell’assemblea.
La causa immediata dell’alterco è un emendamento presentato da FI all’articolo 11 del collegato al bilancio, che riguarda la destinazione d’uso degli immobili scolastici. Un tema tecnico, ma che ha messo in evidenza le fratture politiche tra i partiti di maggioranza.
L’emendamento e il dietrofront di FdI
L’emendamento presentato da Forza Italia, relativo agli immobili scolastici, sembrava essere stato concordato in precedenza con FdI e Lega. Tuttavia, all’ultimo momento, FdI ha fatto un passo indietro, giustificandosi con un “equivoco” nell’interpretazione del testo. La reazione di Giorgio Simeoni, capogruppo di FI, non si è fatta attendere: “Basta, siete inaffidabili”. Dietro questa accusa, si nascondono anche tensioni legate alle richieste delle opposizioni, in particolare del PD, di rimuovere alcune norme urbanistiche dal collegato al bilancio.
La crisi tra i partiti di centrodestra
Le difficoltà di FdI nel gestire la crescente pressione delle opposizioni e le frustrazioni di Forza Italia, che da mesi rivendica un ruolo più rilevante all’interno della giunta Rocca, sono alla base della crisi. Nonostante l’accordo sulla vicepresidenza a Pino Cangemi, altre richieste di Forza Italia, come la delega all’Urbanistica, sono state respinte, accrescendo il malcontento tra i partner di maggioranza.
Il Consiglio regionale interrotto e il clima di incertezza
Il litigio ha avuto ripercussioni anche sul proseguimento dei lavori consiliari. Antonello Aurigemma, presidente del consiglio regionale, ha tentato invano di far ripartire la seduta, ma il clima teso ha portato all’interruzione dei lavori, rinviati al 26 novembre. La seduta ha visto la mancanza del numero legale in aula, una situazione che ha alimentato i dubbi sulla solidità della maggioranza e ha dato fiato alle opposizioni.
La denuncia di Massimiliano Valeriani e le difficoltà sulla DGR 845
Le difficoltà della maggioranza si intrecciano anche con le questioni relative alla trasparenza amministrativa. Massimiliano Valeriani, presidente della Commissione Trasparenza e consigliere del PD, ha denunciato la mancata trasmissione alle commissioni regionali delle istruttorie sui contributi ai comuni previsti dalla DGR 845. Valeriani ha sottolineato come il rifiuto come il rifiuto da parte degli assessori competenti, Righini e Rinaldi, di inviare le informazioni richieste sia una violazione dei diritti dei consiglieri, sottolineando come la vicenda legata alla DGR 845 sia stata già resa pubblica dai media prima della sua approvazione.
La Controversia Righini-Biordi: riepilogo del caso della delibera anticipata e dei legami politici incriminati
La controversia che ha coinvolto Giancarlo Righini, l’assessore al Bilancio della Regione Lazio, e la sua compagna Lorella Biordi, definita dalla stampa “la veggente”, è legata a un episodio curioso in cui una delibera regionale è stata anticipata sui social media. Biordi, esponente della Lega, ha pubblicato su Facebook l’annuncio che il governo regionale della Lazio avrebbe approvato una serie di progetti infrastrutturali, tra cui lavori stradali nel suo comune. Sorprendentemente, Righini ha messo un “like” al suo post, dando l’impressione che l’annuncio fosse veritiero, nonostante la proposta non fosse ancora stata discussa ufficialmente.
Il problema è sorto perché la proposta non era in programma di essere discussa al momento della pubblicazione del post. Tuttavia, nonostante questa prematura divulgazione, la proposta è stata successivamente approvata, sollevando sospetti sul processo. Le critiche si sono concentrate sulla trasparenza e sulla tempistica dell’annuncio. La situazione è diventata ancora più controversa poiché i finanziamenti sono stati destinati a progetti in comuni con cui Biordi aveva legami politici, incluso il suo comune di Monte San Giovanni Campano
Conclusioni: una maggioranza in crisi?
Le tensioni interne tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, unite ai problemi di trasparenza e gestione dei provvedimenti amministrativi, mettono a dura prova la stabilità della giunta Rocca. Nonostante il litigio sia stato temporaneamente ricomposto, le difficoltà politiche e istituzionali rimangono. La Regione Lazio è ora a un bivio: riuscirà il centrodestra a superare le fratture interne, o la crisi politica si approfondirà, con ripercussioni sulla stabilità del governo regionale?
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