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Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova è stato molto chiaro riguardo l’attuale emergenza Coronavirus in Italia: “Tra la prima e la seconda ondata dell’epidemia da Covid-19 – spiega l’esperto – non sono state rafforzate le misure mirate a mantenere bassi i contagi sul territorio, e in assenza di un vero piano nazionale la terza ondata è inevitabile”. Eravamo arrivati a registrare “meno di 200 casi al giorno e poi il numero dei casi è risalito e questo è accaduto – sottolinea – perchè non è stato predisposto alcun piano di sorveglianza”. Dunque, “se non si agisce aumentando la capacità di effettuare test molecolari, creando un sistema informatico per il monitoraggio e assicurando una logistica per portare i test laddove sono necessari, eliminando le differenze tra le Regioni, allora – avverte Crisanti – non se ne esce”. Quanto all’ipotesi di un rafforzamento delle misure restrittive in vista delle festività natalizie, “l’istituzione di zone rosse – conclude – sicuramente aiuta a frenare il contagio, come ha dimostrato ad esempio l’esperienza della Lombardia”.
Resta confermata la parte del Dpcm del 3 dicembre scorso con la quale è stata disposta la chiusura nelle giornate festive e prefestive degli esercizi commerciali collocati all’interno di “parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole”, a causa dell’emergenza Covid. Lo ha deciso il Tar del Lazio con due decreti monocratici firmati dal presidente della prima sezione.
Il calo della mortalità frena nell’ultima settimana di novembre – Dopo il calo delle settimane precedenti, dal 25 novembre al 1° dicembre la mortalità da Covid in Italia rimane stabile o in lieve aumento nelle città del nord (Venezia, Verona, Padova), e in lieve decremento al centro-sud. Rispetto alla settimana precedente c’è stato un calo dell’eccesso di mortalità a Roma (+47% rispetto al 60% del 18-24 novembre) e Palermo(48% rispetto al 59% del 18-24 novembre). A Genova (+76%), Torino (+112%) e Milano (+45%) l’eccesso di mortalità dal 25 novembre al 1 dicembre è in linea con i valori della settimana precedente. Lo indica il monitoraggio ‘Andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19 dal 1 settembre al 1 dicembre 2020’ pubblicato dal Ministero della Salute.
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