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Covid, in Italia prosegue la discesa della curva: i ricoveri registrano una frenata

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I deceduti hanno in media 80 anni, per la maggior parte sono stati ricoverati nei reparti ordinari e i vaccinati avevano un’età media più alta e più patologie preesistenti rispetto ai non vaccinati

La curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia sta proseguendo la discesa, mentre i ricoveri registrano una frenata e il numero dei decessi è ancora alto, con un incremento di 427 nelle ultime 24 ore.

La tendenza generale sembra essere quella di una progressiva riduzione dei casi, che potrebbe proseguire per tutto febbraio fino all’esaurimento di questa quarta ondata in marzo, come indicano le analisi di Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica dell’Università di Milano.

Si tratta di una discesa a più velocità: come sì è osservato molte volte dall’inizio della pandemia, il calo dei ricoveri segue con alcuni giorni di ritardo quello dei casi positivi e quello dei decessi ha 15-20 giorni di ritardo rispetto ai ricoveri. E’ presto, però, per abbassare la guardia: “anche se vediamo la fine di questa ondata e se in marzo i casi potranno essere pochi, non dimentichiamo – dice La Vecchia – che attualmente i contagi sono ancora tanti e che, con il 15% di tamponi positivi, contagiarsi è facile: occorre fare attenzione ancora per settimane”.

I numeri dell’epidemia in Italia sono infatti così alti, che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) rileva nel suo aggiornamento settimanale che l’Italia occupa il secondo posto in Europa per casi e decessi: nella settimana dal 17 al 23 gennaio, si legge nel rapporto dell’Oms, in Italia sono stati rilevati 1.231.741 nuovi contagi, un livello invariato rispetto alla settimana precedente; nello stesso periodo i morti sono stati 2.440, con un aumento del 24%. Che i numeri dell’epidemia siano ancora alti lo indicano anche i dati del ministero della Salute, che segnalano 167.206 nuovi casi in 24 ore, contro i 186.740 del giorno prima. Sono stati individuati con 1.097.287 test, fra molecolari e antigenici rapidi, contro i 1.397.245 del giorno precedente. Il tasso di positività è perciò salito dal 13,4% al 15,2%.

Per quanto riguarda i ricoveri, il ministero segnala che nelle terapie intensive sono complessivamente 1.665, ossia 29 in meno in un giorno nel saldo tra entrate e uscite; i nuovi ingressi giornalieri sono stati 123. Nei reparti ordinari i ricoverati con sintomi sono 20.001, ovvero 26 in meno in 24 ore. Sempre per quanto riguarda i ricoveri, l’analisi giornaliera dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) segnala che l’occupazione delle terapie intensive sale al 18% a livello nazionale e al 31% quella dei reparti, mentre la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) segnala una frenata del 2,5% nei reparti e dell’8% nelle terapie intensive: la più importante rilevata negli ultimi tre mesi.

Quanto ai decessi, il ministero indica che nelle ultime 24 ore sono stati 427, contro i 468 del giorno prima. A fornirne un identikit è l’Istituto Superiore di Sanità (Iss): i deceduti positivi al virus SarsCoV2 hanno in media 80 anni, per la maggior parte sono stati ricoverati nei reparti ordinari e i vaccinati avevano un’età media più alta e più patologie preesistenti rispetto ai non vaccinati. Si vedono intanto i primi segnali del raggiungimento del picco dei decessi, come indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). “Con i dati dei prossimi giorni – osserva – sarà possibile una localizzazione più precisa”.

Guardando alle regioni, infine, i dati del ministero segnalano i maggiori incrementi giornaliero in Lombardia, con 27.808 casi positivi, Veneto (19.820), Emilia Romagna (19.028), Lazio (14.987), Piemonte (14.207), Campania (12.854) e Toscana (10.535).

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Dieta anti caldo: il ruolo cruciale di una alimentazione specifica per restare in forma

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Durante l’estate, l’Italia può essere soggetta a ondate di caldo estremo, che rappresentano un rischio significativo per la salute pubblica. Il calore eccessivo può portare a problemi di salute come colpi di calore, disidratazione, e l’aggravamento di condizioni croniche preesistenti. Oltre alle raccomandazioni generali, come evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde e mantenersi idratati, l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nel proteggere il corpo dagli effetti del caldo.

L’importanza dell’idratazione

L’idratazione è la prima e più importante linea di difesa contro il caldo. Quando le temperature aumentano, il corpo perde liquidi attraverso il sudore, aumentando il rischio di disidratazione. Bere acqua regolarmente, anche in assenza di sete, è essenziale. Gli esperti raccomandano di consumare almeno 2-3 litri di acqua al giorno durante i periodi di caldo intenso.

Ma non è solo l’acqua a essere importante: alimenti ricchi di acqua possono contribuire significativamente a mantenere il corpo idratato. Frutta come anguria, melone, fragole e cetrioli sono composti da oltre il 90% di acqua, rendendoli ottimi alleati contro il caldo. Questi cibi non solo aiutano a mantenere l’idratazione, ma forniscono anche vitamine e minerali essenziali.

Alimentazione leggera e ricca di nutrienti

Durante le ondate di calore, l’appetito può diminuire, ma è importante mantenere un’alimentazione regolare e bilanciata. Optare per pasti leggeri e frequenti è una strategia efficace per evitare la sensazione di pesantezza e il rischio di problemi digestivi. Insalate fresche, piatti a base di verdure, cereali integrali e proteine magre sono ideali.

Le insalate possono essere arricchite con alimenti come avocado, ricco di grassi buoni, e semi oleosi (come semi di lino o di chia) che apportano acidi grassi essenziali e migliorano l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Il pesce, soprattutto quello azzurro, è una fonte eccellente di proteine leggere e acidi grassi Omega-3, che contribuiscono a ridurre l’infiammazione e a migliorare la circolazione sanguigna, particolarmente utile in condizioni di caldo estremo.

Sali minerali e vitamine: alleati contro il caldo

Il sudore non porta via solo acqua dal corpo, ma anche sali minerali importanti come sodio, potassio e magnesio, che sono essenziali per il corretto funzionamento muscolare e per mantenere l’equilibrio elettrolitico. La carenza di questi minerali può portare a crampi, affaticamento e altri problemi di salute.

Frutta e verdura fresca sono eccellenti fonti di questi nutrienti. Le banane, ad esempio, sono ricche di potassio, mentre le verdure a foglia verde, come gli spinaci, sono una buona fonte di magnesio. L’aggiunta di una piccola quantità di sale nei cibi può aiutare a reintegrare il sodio perso attraverso il sudore, ma è importante non eccedere.

Le vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina A, sono altrettanto importanti. La vitamina C, presente in agrumi, fragole e peperoni, aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a combattere lo stress ossidativo causato dall’esposizione al sole. La vitamina A, presente in carote, albicocche e zucche, è essenziale per la salute della pelle, aiutando a proteggerla dai danni causati dai raggi UV.

Alimenti da Evitare

Mentre è importante sapere cosa mangiare, è altrettanto cruciale essere consapevoli degli alimenti da evitare. Durante le ondate di calore, cibi pesanti, ricchi di grassi saturi e zuccheri raffinati, dovrebbero essere limitati. Questi alimenti possono aumentare la sensazione di calore corporeo e mettere sotto stress il sistema digestivo.

Le bevande alcoliche e contenenti caffeina, come il caffè e il tè nero, hanno un effetto diuretico che può favorire la disidratazione. Anche le bevande zuccherate possono contribuire a un aumento della sete e a un’assunzione eccessiva di calorie vuote, che non forniscono alcun beneficio nutrizionale.

Affrontare il caldo eccessivo richiede una strategia globale che includa precauzioni ambientali, ma anche un’attenzione particolare all’alimentazione. Scegliere cibi ricchi di acqua, nutrienti e sali minerali, mantenere un buon livello di idratazione e evitare alimenti pesanti e disidratanti sono passi fondamentali per proteggere la salute durante i periodi di caldo estremo. In questo modo, è possibile godere dell’estate in sicurezza, senza rinunciare al piacere di mangiare bene.

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Cellule umane modificate contro il tumore al cervello: dall’Australia la nuova terapia cellulare

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Scienziati australiani hanno ‘insegnato’ a cellule umane a combattere il cancro al cervello, in modo da abbattere i tassi di recidiva di uno dei più aggressivi tipi di tumore.

Il trattamento immunoterapeutico del glioblastoma, sviluppato da studiosi del Queensland Institute of Medical Research guidati dall’immunologo traslazionale Rajiv Khanna, usa cellule immuni modificate geneticamente che rintracciano e uccidono le cellule cancerose che entrano nell’organismo.

Il trattamento, detto CAR T cell therapy e descritto sul Journal of Immunotherapy for Cancer, va applicato in particolare dopo interventi chirurgici importanti, per prevenire recidive.

Distruggendo cellule cancerose residue che possano essere sopravvissute alla citoriduzione chirurgica, le cellule immuni modificate contribuiscono a mantenere i pazienti liberi dal cancro nel lungo termine. “Il nostro obiettivo è di sviluppare questa terapia cellulare attraverso le fasi cliniche, e aiutare così a salvare vite”, scrive Rajiv Khanna, coordinatore medico Queensland Institute of Medical Research. Dopo le programmate sperimentazioni, l’immunoterapia potrà essere disponibile come farmaco di serie, aggiunge.

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Vacanze e malattie respiratorie: mare o montagna?

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Le vacanze rappresentano un momento di relax e rigenerazione, ma per chi soffre di malattie respiratorie come asma, bronchite cronica o altre patologie polmonari, la scelta della destinazione può avere un impatto significativo sulla salute. Mare o montagna? Entrambe le mete offrono benefici specifici, ma è importante valutare attentamente quale sia la più adatta in base alle condizioni individuali. Ecco una guida per aiutare chi soffre di malattie respiratorie a fare la scelta giusta e trascorrere vacanze serene e salutari.

Benefici delle vacanze al mare

Il mare offre numerosi vantaggi per chi soffre di malattie respiratorie:

  1. Aria Ricca di Sali Minerali: L’aria marina è ricca di sali minerali come il cloruro di sodio, il magnesio e il potassio, che hanno effetti benefici sul sistema respiratorio. L’inalazione di queste particelle può aiutare a decongestionare le vie respiratorie e ridurre l’infiammazione.
  2. Umidità Benefica: L’umidità dell’aria al mare aiuta a mantenere le mucose delle vie respiratorie idratate, facilitando la respirazione e riducendo la secchezza che può aggravare i sintomi respiratori.
  3. Aerosol Naturale: Passeggiare sulla spiaggia durante il mare mosso può essere particolarmente utile grazie all’aerosol naturale creato dalle onde, che aiuta a purificare i polmoni e migliorare la funzione respiratoria.
  4. Attività Fisica: Il mare offre numerose opportunità per attività fisica leggera, come camminare sulla spiaggia o nuotare, che sono utili per mantenere una buona salute generale e migliorare la capacità polmonare.

Benefici delle vacanze in montagna

Anche la montagna può essere un’ottima scelta per chi soffre di malattie respiratorie, con benefici specifici:

  1. Aria Pulita e Fresca: L’aria di montagna è generalmente più pulita e meno inquinata rispetto a quella delle città e delle zone costiere. Questo può ridurre l’esposizione a irritanti e allergeni, beneficiando chi soffre di patologie respiratorie.
  2. Bassa Umidità: L’aria in montagna tende ad avere una bassa umidità, che può essere utile per chi soffre di asma allergico o altre condizioni che peggiorano con l’umidità elevata.
  3. Pressione Atmosferica: In montagna, la pressione atmosferica è più bassa, il che può favorire la respirazione in alcune persone con malattie polmonari croniche. Tuttavia, è importante considerare che l’aria rarefatta può essere impegnativa per chi ha problemi respiratori gravi, e un consulto medico è raccomandato prima di scegliere una vacanza ad alta quota.
  4. Attività all’Aperto: Le montagne offrono molte possibilità per attività fisica moderata come escursioni e passeggiate, che possono migliorare la capacità respiratoria e generale benessere.

Consigli per chi soffre di malattie respiratorie

  1. Consultare il Medico: Prima di scegliere la destinazione, è fondamentale consultare il proprio medico. Un professionista può fornire indicazioni specifiche basate sulla storia clinica e sulle condizioni attuali.
  2. Prepararsi Adeguatamente: Portare con sé tutti i farmaci necessari, inclusi inalatori di emergenza e nebulizzatori, se prescritti. È utile anche avere una scorta di farmaci sufficiente per tutta la durata della vacanza.
  3. Informarsi sulla Destinazione: Informarsi sulle condizioni climatiche e sulla qualità dell’aria della destinazione scelta. Evitare periodi di alta umidità al mare o altitudini troppo elevate in montagna se sconsigliate dal medico.
  4. Evitare Sforzi Eccessivi: Praticare attività fisica moderata e evitare sforzi eccessivi che potrebbero mettere sotto stress il sistema respiratorio. Scegliere passeggiate leggere e nuotate tranquille.
  5. Monitorare i Sintomi: Tenere sotto controllo i sintomi e, in caso di peggioramento, non esitare a contattare un medico locale. È utile conoscere in anticipo la posizione di ospedali o cliniche nella zona di vacanza.

Sia il mare che la montagna offrono benefici specifici per chi soffre di malattie respiratorie. La scelta della destinazione ideale dipende dalle condizioni individuali e dalle raccomandazioni mediche. Pianificando attentamente e prendendo le giuste precauzioni, è possibile trascorrere vacanze serene e salutari, godendo dei benefici naturali del mare o della montagna.

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