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di Chiara Rai
Difficile dimenticare come soltanto il 25 agosto abbia potuto perdere la vita un uomo investito da un bus Cotral. Una tragedia che ha colpito Francesco Lo Russo di 82 anni che probabilmente ha avuto un malore ed è finito sotto il mezzo dell'azienda di trasporto del Lazio Cotral che svoltava da via del Mare.
Sembrerebbe che l'anziano si trovasse sull'aiuola spartitraffico quando sarebbe scivolato finendo sotto la ruota posteriore sinistra del bus.
Risulta che l'autista sia stato pronto di riflessi e abbia frenato immediatamente. In questo caso non sembrerebbe esserci quindi una diretta responsabilità di chi conduceva il mezzo, anzi, cogliamo l’occasione per ribadire che gli autisti Cotral sono dei veri e propri eroi che spesso e volentieri guidano in condizioni di scarsa sicurezza, alle prese con mezzi vetusti e revisioni latitanti.
Questo caso può servire però a fare una ricognizione sull’attuale sistema di manutenzione dei mezzi che, oltre a riportare l’ormai nota criticità dei continui affidamenti esterni diretti (mentre le officine interne sono poco praticate) già segnalati anche dai revisori contabili nella relazione sul bilancio depositata lo scorso giugno, rivela delle carenze sulle quali si chiede che venga fatta chiarezza.
Ci spieghiamo meglio: ogni bus Cotral ha un numero aziendale che ne definisce modello anno costruzione ed impianto di appartenenza, inoltre ha un libro vettura, obbligatorio per legge, su cui si riportano tutte le attività di manutenzione programmata tra cui quelle delle verifiche periodiche inerenti la sicurezza. Veriche obbligatorie. Sul libro vettura il capo tecnico annota quindi gli interventi specialmente quelli relativi alla sicurezza tra cui la verifica mensile dello stato del sistema frenante dei bus cioè l’usura/consumo dei componenti di attrito (pasticche), livello olio, eventuali perdite, integrità tubazioni idrauliche ed effettua esternamente la prova frenatura al banco prova freni, verifica la convergenza e la campanatura delle ruote anteriori ed il gioco dello sterzo, le emissioni, nonché riporta tutte le attività manutentive effettuate a fronte di segnalazioni fatte, sull'apposito modello Aut 45, dagli autisti.
Il libro vettura è un documento cartaceo, che con l’introduzione del sistema informatico Sap, effettuata all’epoca dall’ingegner Giuseppe Cherubini, e l’applicativo Sap pM e la gestione di tutte le attività manutentive (interne ed esterne se l’ordine del fornitore è caricato sul sistema informatico) permette la stampa del libro vettura.
Nel 2012, con l’avvento dell’A.D. Vincenzo Surace, non vennero più compilati i libri vettura in cartaceo, non vennero più caricati gli ordini (non venne aggiudicata la gara manutenzione meccanica) e quindi la rintracciabilità. Tra l'altro Surace bocciò la riparazione dell'unico frenometro presente presso l’impianto di Frosinone e cosa ancora più grave non furono dotate le officine Cotral dei banchi prova freni, anzi le prove periodiche di prova freni furono limitate presso officine esterne solo ad una prova annuale da effettuarsi i giorni precedenti alla revisione bus presso la motorizzazione.
Così veniva a crearsi un circolo vizioso: la manutenzione veniva effettuata spesso e volentieri solo al guasto del mezzo Cotral e i bus finivano fuori servizio per lungo tempo, creando disservizi e diminuendo il numero delle corse. Durante la gestione Surace molti bus si sono incendiati per mancanza di manutenzione programmata.
Anche in quest’ultimi mesi la cronaca ci racconta di bus che prendono fuoco. Sarebbe interessante conoscere quante e quali manutenzioni sono state fatte di recente ai bus Cotral aziendali e se sono disponibili i libri vettura.
Sarebbe interessante che il presidente Amalia Colaceci rendesse noto lo stampato Sap (sistema informatico) delle manutenzioni preventive effettuate. Quando è stata fatta l’ultima prova sul freno Metro ai bus in funzione che ogni giorno effettuano le corse con decine di passeggeri a bordo? Quando sono stati cambiati gli pneumatici? Quando è stato fatto l’ultimo controllo quindicinale dell’ usura dei pneumatici? Oppure sono montati come su molti bus Cotral ancora gli pneumatici invernali? Quest’ultimi, con il caldo non permettono la frenata corta.
Il nuovo AD Arrigo Emilio Giana e il nuovo presidente Amalia Colaceci hanno cambiato rotta rispetto alla politica per le manutenzioni sotto l’era Surace?
Ci sono grosse responsabilità aziendali dietro all’incendio dei bus Cotral e agli incidenti che la cronaca puntualmente ci racconta. I freni sono un punto dolente e le manutenzioni dovrebbero essere una priorità piuttosto che una criticità.
La grande incidentalità dei bus Cotral è prima di tutto addebitabile allo stato dei bus. Un bus ben mantenuto, con sistema frenante efficiente, pneumatici (anteriori e posteriori), convergenza e campanatura regolare permette una frenata breve ed efficace e quindi consente di salvare la vita sia dei pedoni che dell’autista e viaggiatori in caso di emergenza. Contrariamente un bus su cui non sono fatte le verifiche periodiche di cui sopra con le frequenze indicate dalla casa costruttrice è solo uno “strumento di morte” perché non risponde ai comandi e non da le prestazioni dovute.
L’Ad Giana e il presidente Colaceci metteranno a disposizione i documenti, il libro vettura, gli stampati Sap, l’aut 45 degli ultimi mesi per permettere che siano perseguiti i responsabili degli incidenti che continuano a fare notizia?
Questo significa essere trasparenti, speriamo che non siano troppo impegnati a dover dare risposte sull’assunzione dell’ufficio stampa: la figlia del sindaco di Formia, per maggiore precisione d’informazione.
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