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Latina

COTRAL, SCANDALO ASSUNZIONI: M5S PREPARA INTERROGAZIONE SULLA FIGLIA DEL SINDACO DI FORMIA

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Tempo di lettura 3 minuti A marzo 2015 la presidente Colaceci assume per chiamata diretta Irene Bartolomeo come addetto stampa

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LEGGI ANCHE: COTRAL, VASO DI PANDORA DUE (2 PARTE): GIANA E COLACECI SCIVOLANO SULLA TRASPARENZA

 

Redazione
Formia (LT)
– Questa mattina gli attivisti del meetup del Movimento 5 Stelle di Formia hanno consegnato ai propri rappresentanti istituzionali regionali una proposta di interrogazione consiliare regionale tesa a conoscere le modalità di assunzione della figlia del sindaco di Formia al Cotral Spa.
A tutti, in particolar modo ai fruitori del servizio di trasporto pubblico, sono noti i tagli e i disservizi legati proprio al sistema del trasporto pubblico locale, in particolar modo del  Cotral, e a tutti è altrettanto noto l’atteggiamento acritico  che la nostra amministrazione ha sempre avuto nei confronti di un’azienda dei trasporti che sta portando il servizio al massimo del depotenziamento. Oggi prendiamo atto che la tanto sbandierata filiera “comune – regione”, che i partiti tradizionali usano in campagna elettorale,  serve esclusivamente per sistemare amici, parenti e familiari, e non, come dovrebbe essere, per cercare di affrontare e risolvere sinergicamente  le inefficienze dei servizi pubblici.

Il M5S condanna l’uso degli incarichi istituzionali finalizzati esclusivamente per “sistemare” amici, parenti e familiari. E questa è una pratica diffusa non solo nel Partito Democratico, ma in quasi tutti i partiti che si sono finora susseguiti ai vertici dell’amministrazione comunale e regionale. Il M5S di Formia, nel contempo, esprime solidarietà ai giornalisti del sito web H24notizie.it per la preannunciata querela di parte che il sindaco di Formia ha deciso di inoltrare alla Procura, accusando i giornalisti di aver pubblicato la notizia dell’assunzione della figlia come addetto stampa al COTRAL. Altra solidarietà, già lo sappiamo, non potrà provenire dagli altri partiti tradizionali, perché la pratica della sistemazione dei figli è diffusa sia nel centrosinistra che nel centrodestra.

Di seguito il testo della proposta di interrogazione regionale.
 
Interrogazione regionale:
 
Al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
All’assessore regionale alla Mobilità Miche Civita
 
PREMESSO
 
•         che l’azienda COTRAL è una società per azioni che ha come unico socio la Regione Lazio. A ottobre 2014 il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha indicato come presidente al consiglio di amministrazione della società dei trasporti Amalia Colaceci (ex assessore ai Trasporti della Giunta Provinciale di Roma che aveva come presidente lo stesso Zingaretti);
•         che a marzo 2015 la presidente Colaceci assume per chiamata diretta Irene Bartolomeo, figlia del sindaco di Formia, come addetto stampa della società COTRAL spa, con apposita delibera approvata proprio dal CdA;
•         che tale delibera è stata successivamente respinta attraverso il controllo analogo della Regione Lazio che ha espresso il proprio parere negativo sulla chiamata diretta, appellandosi soprattutto al fatto che non è stata considerata la possibilità di offrire l’incarico a un dipendente del COTRAL, in possesso dei requisiti, che avrebbe significato una semplice riparametrazione  del contratto senza alcun aggravio di spesa;
•         che sono state quattro le convocazioni del CdA da parte della Commissione Mobilità della Regione Lazio andate deserte e che solo il 26 marzo 2015 la presidente Colaceci, presentandosi alla Commissione, evidenziava come la scelta dell’assunzione dell’addetto stampa potesse rappresentare un contenimento dei costi per la società da lei presieduta;
•         che il 30 aprile 2015 sia la nuova addetta stampa che il nuovo Capo del Personale COTRAL vengono licenziati ma, nel giro di un mese, rientrano in sevizio nei rispettivi ruoli al termine di una  selezione; il compenso pattuito per l’incarico del solo addetto stampa ammonta a 60 mila euro l’anno.
 
SI CHIEDE
 
•         quali sono i criteri secondo i quali, a detta della presidente Colaceci, la scelta di assumere un addetto stampa esterno all’azienda possa comportare vantaggi economici per l’azienda stessa;
•         quali sono state le modalità seguite per la scelta del nuovo addetto stampa e quali criteri di comunicazione esterna sono stati seguiti (con tutti i dovuti riscontri del caso: tabella di giornali, pubblicazione sugli Albi Pretorio, avviso pubblico all’ordine dei giornalisti, comunicati internet, ecc.);
•         qual è la lista dei candidati che si sono presentati alla selezione e pertanto quali motivi hanno portato alla scelta della candidata Irene Bartolomeo.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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