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Redazione Lazio

COTRAL: PALOZZI DENUNCIA LO SCANDALO DELL'UFFICIO STAMPA

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Tempo di lettura < 1 minutoLa Regione Lazio dice no e sembra che il Cda stia cercando comunque di assumere il candidato, oggetto della delibera respinta, tramite una consulenza esterna

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Cotral – “Mentre Zingaretti si affanna a dimostrare, nonostante il caos mediatico sulle dirigenze esterne, la solita storiella della ‘Regione Lazio grande palazzo di vetro’, i vertici di Cotral firmano un autogol pesantissimo per il presidente. La società in house del trasporto pubblico extraurbano, partecipata al 100 percento dalla Regione Lazio e, pertanto, sottoposta al Controllo Analogo, evidentemente non sa neanche cosa sia la trasparenza amministrativa e le norme che la disciplinano.

Si prenda ad esempio il sito istituzionale di Cotral, www.cotralspa.it: questa piattaforma telematica, anziché essere modello web di immediata accessibilità e di obbligatoria informazione ai cittadini sui provvedimenti amministrativi, le delibere o gli atti finanziari, risulta essere assolutamente incompleta. E, se qualche traccia del lavoro dei vertici può intravedersi, si tratta di  numeri e parole che per il comune essere umano sono assolutamente incomprensibili. Ma c’è un altro elemento che fa emergere tutta l’approssimazione dei vertici in carica da ormai più di quattro mesi. Nei giorni scorsi, infatti, il Cda ha approvato una delibera per l’assunzione di un addetto alla comunicazione dell’azienda regionale per uno stipendio complessivo di circa 60 mila euro all’anno che non ha trovato l’approvazione del Controllo analogo della Regione Lazio.

Nonostante il niet, sembra che il Cda stia cercando comunque di assumere il candidato, oggetto della delibera respinta, tramite una consulenza esterna, bypassando così la valutazione negativa del Controllo Analogo e, per quel che è più grave, trascurando la possibilità di offrire l’incarico a una dipendente della Cotral che possiede tutti i requisiti professionali per ricoprire il ruolo di addetto stampa e per la quale basterebbe soltanto una riparametrazione e probabilmente un aggravio delle spese per l’azienda davvero irrisorio”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente commissione Mobilità, Adriano Palozzi.