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COTRAL: MA LA MANO DESTRA SA COSA FA QUELLA SINISTRA?

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Tempo di lettura 5 minuti Perché allora non si denunciò nulla ed oggi, sapendo del grosso sforzo che la Regione Lazio sta portando avanti, lo si fa?

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Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Pendolari Reatini

Rieti – Veramente unico e quanto mai singolare ciò che si continua a leggere sulle vicende che ruotano intorno all’azienda di trasporto pubblico regionale del Lazio.In uno scenario che sembra comunque risentire anche a livello locale del malessere generale sociale, politico ed economico a cui stiamo assistendo  a livello nazionale, ogni soggetto di questo teatrino tragicomico, sembra muoversi in maniera autonoma e oserei dire anacronistica.

Si denuncia  da parte dei sindacati (CGIL e RSUper dovere di cronaca) in data 22.08.2013, la  “..drammatica e difficile situazione che sta vivendo il personale dell’impianto Cotral di Poggio Mirteto..”  (testualmente come riportato negli tabella pubblicati ieri da più di una testata giornalistica locale) per la carenza di pneumatici.  Da li a poche ore, la Cotral nella persona del suo Presidente De Vincenzi,  con un comunicato riportato in un articolo in risposta a quello dei sindacati (anche questo pubblicato ieri da più di una testata giornalistica locale), conferma invece che da oggi 23.08.2013 proprio il deposito di Poggio Mirteto riceverà la prima fornitura di pneumatici.

Ora, o stiamo assistendo ad un classico gioco al massacro dove ognuno può dire tutto e ed il contrario di tutto, oppure in questo balletto tutti si possono prendere una bella fetta di merito per aver uno denunciato, chiesto ed ottenuto e l’altro essere stato bravo a recepire, far fronte ed esaudire in un batter di ciglio le richieste del primo.

Tutti eroi? Siamo convinti che di eroico ci sia ben poco in tutto ciò

Certo la nuova leadership della CGIL aveva bisogno di mettere a segno i primi colpi, così anche come la vecchia-nuova governance  della Cotral sotto l’incalzare della nuova giunte regionale.  Però, a tanti di noi, tutto questo sa di farsa alla Don Camillo e Peppone.

Cotral dice di aver avvertito da tempo il deposito di Poggio Mirteto, ma la CGIL e le RSU non lo sapevano. Forse nell’azienda di trasporti regionale più disastrata d’Italia la mano destra non sa cosa fa la sinistra, pur avendo (oppure no) lo stesso cervello a comandarle.

Ci viene da porre un’altra domanda che potrà dare molti spunti di riflessione ai lettori. 

Dopo la  fatidica  giornata del 1 febbraio di quest’anno, dove un’intensa nevicata determinò  la soppressione di  più del 20% delle corse verso Roma,  si venne a conoscenza che la causa era la mancata o tardiva installazione di gomme termiche sui pullman della provincia di Rieti. Nonostante l’ordinanza dell’Astral indicante l’obbligo di catene o di gomme termiche dal 15.11.2012 al 31.03.2013 fosse già operativa, le vetture non quindi erano in grado di transitare. 

Eppure allora nessuna denuncia da parte di chicchessia  venne fatta prima del verificarsi di una tale calamità. Nemmeno la dirigenza Cotral ebbe modo di giustificare il perché di cotanta negligenza. 

Fu un giornalista di un quotidiano locale ad indagare e scoprire che le gomme termiche erano ben conservate ed accatastate in un magazzino e solo allora i sindacati si giustificarono adducendo carenza di personale per fra fronte alla sostituzione totale delle gomme sul parco vetture idonee al servizio.

Ma dal 15 di novembre 2012 al 1 febbraio 2013 non si sarebbe avuto abbastanza tempo per completare la sostituzione delle gomme estive con quelle termiche?

Perché allora non si denunciò nulla ed oggi, sapendo del grosso sforzo che la Regione Lazio sta portando avanti, lo si fa? 

Si è pronti nuovamente a spartirsi la torta?

Si evince, da tutto questo, che ogni azione, o non azione, sindacale o societaria sia determinata da un interesse o non interesse degli attori che dovrebbero esserne promotori o non.

In tutto questo noi come Comitato Pendolari Reatini, ultimamente accusati di essere manovrati da fantomatiche correnti politiche, ci poniamo nel consueto ruolo di attore critico che ha a cuore  quale solo ed unico scopo, quello di rendere efficiente un servizio che da anni continua ad essere inefficiente. 

Ultimamente, abbiamo assistito in maniera reiterata ad una sorta di protesta bianca da parte degli autisti Cotral

 Il termine è voluto in quanto se la protesta fosse diretta all’azienda per la quale lavorano, si potrebbe parlare di sciopero bianco.

Di cosa si tratta? Di una sorta di rivalsa nei confronti di chi a suo tempo ha richiesto la semplice applicazione di una normativa, che prevede secondo il codice della strada, che una vettura che percorra una strada sia essa comunale, provinciale, regionale, statale  o facente parte della rete autostradale, non possa viaggiare qualora il numero di trasportati ecceda il numero max di persone trasportabili indicato nella carta di circolazione del mezzo stesso. 

Abbiamo evidenziato  in un articolo, come mentre nella Provincia dell’Aquila,  fossero stati effettuati controlli sulle vetture Cotral viaggianti con persone in sovrannumero da parte della Polizia Stradale, altrettanto non avveniva nella nostra Provincia, dove spesso e volentieri soprattutto nelle tratte Rieti-Roma del mattino e soprattutto nelle tratte Roma-Rieti del tardo pomeriggio, le vetture erano sempre ben oltre il limite di persone  indicato nel libretto di circolazione.

Da questa segnalazione sono scaturiti una serie di controlli a tappeto da parte della Polizia Stradale all’interno del territorio della Provincia di Rieti, che sono sfociate anche in una verifica dei parametri di viaggio, registrati dal sistema di controllo e di monitoraggio presente sui pullman della Cotral, dove sono registrati, i tempi di percorrenza, i tempi dei turni di sosta, la velocità tenuta durante ogni corsa ect.

A fronte di tutto ciò, e a seguito di qualche verbale elevato durante queste verifiche,  alcuni conducenti Cotralhanno assunto un comportamento ostativo dove, seppur con l’avvallo  del rispetto dei regolamenti e dei limiti di velocità, di fatto si è rivelato,  assai spesso, una sorta di boicottaggio nei confronti non tanto dell’utenza in generale, ma dell’operato del Comitato Pendolari Reatini, accusato di essere causa del loro nuovo modus operandi, davanti all’utenza che chiedeva spiegazioni dell’improvviso “rallentamento” dei tempi di percorrenza.

Sono stati effettuati monitoraggi con l’uso del navigatore satellitare, presente oramai in quasi tutti gli smartphone,  grazie anche all’aiuto di alcuni pendolari, e si è evidenziato più volte come la percorrenza del tragitto, da capolinea a capolinea, venisse effettuato anche con velocità di circa 2o/25 km più basse del limite consentito dai cartelli posti lungo il percorso, con strada completamente  libera e senza effettuare  fermate frequenti (gli orari maggiormente incriminati cadono nelle fasce orarie 4.30-7.00 e 15.00-19.30.

Non abbiamo nessuna remora ad ospitare  “osservatori neutrali” durante i nostri viaggi che possano avvallare quanto da noi riportato .

Siamo invece pronti a diffidare e a denunciare chiunque continuerà nell’immediato, ad addossare colpe al Comitato Pendolari Reatini, diffondendo falsità sull’operato e sulle richieste finora avanzate  dallo stesso, mirate sempre e soltanto ad ottenere un servizio quanto mai efficiente e civile per l’utenza, nel rispetto di coloro che pagano per ottenere il servizio pubblico di trasporto regionale  e del lavoro degli operatori Cotral che si adoperano per mantenerlo tale. 

Chiediamo pertanto l’apertura di un tavolo permanente di concertazione con il Comune di Rieti,  Cotral azienda e Cotral sindacati ed RSU e Comitato Pendolari Reatini, per analizzare quanto prima tutte le  criticità derivanti dall’imminente  riapertura delle scuole, che porterà sicuramente al collasso l’intero sistema di trasporto regionale nella Provincia di Rieti, se non si saranno opportunamente pianificati una serie di interventi e di azioni da parte della Regione Lazio, dell’Azienda Cotral e, limitatamente alla propria competenza, del Comune di Rieti.

In realtà a noi vicine come Fara Sabina, tutto ciò è operativo da qualche mese.

Nella speranza di non veder cadere nel vuoto il nostro ennesimo appello per l’istituzione di questo tavolo di confronto, confidiamo in un nuovo spirito di collaborazione e soprattutto di rispetto reciproco fra i vari attori di questa complessa vicenda del trasporto pubblico regionale, che sta penalizzando come sempre accade il cittadino.

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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