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Redazione
Cotral – Le OO.SS. Territoriali di Rieti, unitamente alle RSU del deposito Cotral capoluogo di provincia, portano a conoscenza le Istituzioni locali, cittadini ed utenti dell’intenzione della Regione Lazio di interrompere il collegamento bus Rieti/Roma presso la stazione FFSS di Fara in Sabina in talune fasce orarie ad oggi imprecisate in maniera ufficiale. Questo è stato annunciato nel corso della riunione dello scorso 15 settembre 2014 presso l’assessorato competente alla Regione Lazio, a cui seguirà nel breve la presentazione del relativo progetto.
“Con candore – commentano in una nota le sigle sindacali – i responsabili della Regione Lazio motivano che si tratta di una scelta politica in applicazione di quanto contenuto nel programma elettorale in materia di scambio gomma-rotaia per cui l’Onorevole Zingaretti è stato votato.
E così – prosegue la nota – la razionalizzazione del trasporto pubblico locale esercito da Cotral Spa nella Regione Lazio si riassume con la smania incomprensibile di interrompere a Passo Corese l’unico collegamento diretto esistente con la capitale, anche in assenza di una vera e propria ferrovia con partenze da Rieti. Latina, Frosinone,Viterbo e Roma, pur avendo ferrovie dirette di collegamento, Atac e mezzi Cotral di più recente consegna non sono incluse in tale progetto, i pendolari non avranno ripercussioni e continueranno scegliere se usare il treno o il bus per gli spostamenti. Ulteriori disagi si prefigurano per i pendolari reatini, per tutti i cambi di vettura necessari dalle località di partenza alla Capitale e per le distanze dalle stazioni del trenino Fara in Sabina/Roma dalle fermante abituali lungo il tragitto della via Salaria (Castel Giubileo, Motorizzazione,Urbe, Enav, Ponte Salario, via Somalia, Largo Somalia e così via). Eppure senza incertezze i responsabili della Regione Lazio hanno persino annunciato che i rappresentanti di alcuni comitati di pendolari reatini sono favorevoli e vedono positivamente l’iniziativa di ristrutturazione del servizio, cosa assurda a cui non ci sentiamo di credere visto che gli autobus diretti a Passo Corese sono sempre vuoti.
Alle avvisaglie apparse sulla stampa locale dei primi di agosto le scriventi OO.SS avevano risposto definendo “scellerate “ tali iniziative e gli stessi pendolari avevano espresso tutto il loro disappunto. All’indomani di altri tabella pari oggetto veniva comunicato l’apertura delle procedure di sciopero, che al momento non ha prodotto effetti. Le scriventi OO.SS a fianco di cittadini ed utenti, sollecitano tutti i Sindaci interessati a partire dal Sindaco di Rieti, a promuovere incontri ed iniziative finalizzate a respingere al mittente quanto annunciato in corso di definizione.
Di norma la razionalizzazione e l’abbattimento degli sprechi dovrebbe partire laddove si spreca davvero, dove ci sono più vettori nella stessa linea e non dai territori più emarginati dove si effettua il servizio solo grazie alla responsabilità ed abnegazione di autisti e meccanici, con un parco autobus il più vecchio ed usurato di tutto il Cotral Regionale. Di certo colpire gli utenti di Rieti non avrà la stessa cassa di risonanza rispetto a quelli delle cugine Province, o a ciò che accade quotidianamente nell’area Romana, per scelta politica sempre intoccabile.
Nulla si sta facendo per l’acquisto di nuovi autobus la cui gara è stata più volte annunciata soprattutto in campagna elettorale. – La nota sindacale conclude – In un bacino elettorale così esiguo è il caso di dire che l’unione fa la forza, questo è l’appello ai pendolari e tutte le istituzioni locali:
Blocchiamo insieme questo sciagurato progetto ed inchiodiamo alle responsabilita’ vere chi permette ancora privilegi, sprechi, sovrapposizioni di vettori e che si lava la coscienza progettando tagli a danno della nostra collettivita’, la piu’ piccola ed ininfluente da sempre trascurata dalla regione lazio.
In fine ma non da ultimo nessuno dei responsabili presenti ha saputo indicare a quanto ammonti il risparmio economico di tale progetto e a che data sarà effettuata la conferenza dei servizi della Regione Lazio, così come previsto dall’attuale normativa”.
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