Connect with us

Redazione Lazio

COTRAL: INDAGATO A.U. DI PATRIMONIO GIORGIO DE ROS

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minutiInsieme all'Amministratore di Cotral Patrimonio Indagato anche Antonio Ricevuto responsabile deposito di Nettuno

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti

 

LEGGI ANCHE: COTRAL APRIAMO IL VASO DI PANDORA: PROVINCIA DI FROSINONE TRA SOPPRESSIONI, ACQUE NERE E MANUTENZIONE ALLE STELLE

 

di Chiara Rai

Cotral – Bufera giudiziaria per due dirigenti Cotral indagati dalla Procura di Velletri per violazione di attuazione delle norme di tutela delle acque e sigilli al deposito di Nettuno per ordine del Gip. L’accusa avanzata dal pm Giuseppe Travaglini è di inquinamento ambientale del deposito Cotral di Nettuno nel quartiere Cretarossa in via della Liberazione. Sono indagati l’amministratore unico di Cotral Patrimonio Giorgio Da Ros e il responsabile del deposito Antonio Ricevuto. In pratica, dai numerosi mezzi in sosta sul piazzale colavano liquidi inquinanti, nello specifico idrocarburi fuoriusciti a seguito di lavaggi e manutenzioni, che andavano a finire direttamente nella rete fognaria pubblica senza alcuna autorizzazione. L’ultimo via libera rilasciato all’azienda di trasporti del Lazio è addirittura del 1987 ed era valido per soli tre mesi. Il Piano di tutela delle acque della Regione Lazio attualmente in vigore, prevede che gli scoli di lavaggio e di prima pioggia che derivano da impianti industriali vengano trattati prima di essere scaricati nelle rete fognaria. Dai sopralluoghi e documentazione fotografica raccolti dalla procura veliterna e a seguito di numerose lamentele di cittadini, si vede come invece questi liquidi oleosi dei bus si mischiano alle acque meteoriche e finiscono nella rete fognaria pubblica.

IL DOSSIER DE L'OSSERVATORE D'ITALIA SU COTRAL

L’Osservatore d’Italia - Ultima edizione

La questione degli impianti non a norma è stata sollevata anche dal nostro quotidiano ad aprile 2014 abbiamo fatto un sopralluogo a Pontecorvo in provincia di Frosinone dove la situazione era più o meno la stessa di Nettuno. Gli autobus in sosta alle intemperie e i capannoni in stato di degrado. La puzza nei bagni nauseabonda e a terra grandi pozzanghere oleose che molto probabilmente rischiano di finire nella rete fognaria pubblica.