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Redazione Lazio

COTRAL CRISI, DI STEFANO: "LA REGIONE DEVE AL COTRAL MILIONI DI EURO. SENZA QUESTI SOLDI PARLARE DI STRATEGIE E PIANI INDUSTRIALI È ACCADEMIA…”

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Tempo di lettura < 1 minutoIl consigliere regionale: "Rispetto alla richiesta di una nuova dirigenza e un nuovo piano industriale, è prioritario trovare una soluzione rapida"

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Riceviamo e pubblichiamo

Nota del consigliere regionale Marco Di Stefano

Trovo condivisibili le preoccupazioni del consigliere regionale Pietro Sbardella rispetto all’attuale situazione certo non facile dell’azienda Cotral, evidenziata anche dall’allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali regionali e dalle rappresentanze aziendali.

Ritengo però anche che, rispetto alla richiesta di una nuova dirigenza e della messa in atto di un nuovo piano industriale, sia prioritario trovare una soluzione rapida alla gravissima situazione finanziaria dei crediti che il Cotral vanta nei confronti della Regione Lazio. E non si tratta di cosa da poco: sono infatti stati superati di gran lunga i 500 milioni di euro di crediti e, nonostante la società abbia un contratto “in house” che la garantisce, questa si trova costretta a utilizzare strumenti finanziari per far fronte alle esigenze aziendali. Cosa che ha un prezzo, anche parecchio alto, se è vero, come è vero, che gli oneri finanziari del Cotral, dovuti alla mancanza dei pagamenti da parte della Regione Lazio, sono esplosi dal milione di euro del 2009 agli oltre 20 milioni nel biennio 2010-2011… Per non parlare, poi, delle somme non incassate da vari enti locali, Regione compresa, per la remunerazione del personale dell’azienda che è comandato e distaccato presso di loro…

Credo, quindi, che, prima di parlare di strategie, i consiglieri regionali di maggioranza dovrebbero dire in che misura l’amministrazione di centrodestra da essi sostenuta intende far fronte ai suoi obblighi ed erogare le somme dovute all’azienda Cotral. Senza questi fondi discutere di strategie e piani aziendali è pura accademia e non rende neanche merito all’azione di risanamento che l’attuale Cda ha cominciato da alcuni mesi.

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