Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
Redazione
Regione Lazio – “Come ormai abbiamo imparato il nostro Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti preferisce prima gli annunci ai fatti, ma questo non è chiaramente il buon modo di governare che i cittadini si aspettano. Ricordo a tutti che nelle fantomatiche 500 poltrone tagliate sono annoverate anche quelle provenienti dal nuovo assetto delle tre società operanti nel settore della mobilità e dei trasporti, il cui iter è ancora tristemente in alto mare. Nel silenzio più assoluto poi, l’Ing. Mallamo, Amministratore Unico di Astral Spa, società in orbita del riassetto, ha pensato bene lo scorso 27 gennaio di approvare diverse modifiche all’Organigramma aziendale che vede tra l’altro l’inserimento della figura del Direttore Generale. Vorremmo sapere cosa ne pensa Zingaretti. Un consiglio, per un po’ di tempo basta parlare di spending review. Oltre ad essere palesemente inopportuno, sta diventando davvero stucchevole. Una presa in giro ai cittadini, che continuano con le loro tasse a pagare l’immobilismo e i falsi proclami di Zero Zingaretti”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Mobilità.
“Vorremmo conoscere le reali intenzioni della maggioranza di centrosinistra in Regione in merito al riordino delle società regionali operanti nel settore della mobilità e dei trasporti. Si tratta di uno dei passaggi fondamentali in quel processo di razionalizzazione delle risorse ed efficientamento dei servizi che vincolano anche parte dei trasferimenti per il TPL da parte del Governo nazionale. Lo vorremmo sapere perché si tratta di una delibera di Giunta del 16 settembre 2014, che ha visto poi la prima convocazione nella seduta della Commissione Bilancio solo il 6 novembre 2014, per altro poi sconvocata e non più riconvocata. Forse Nicola Zingaretti ha cambiato idea sull’integrazione tra Aremol, Astral e Cotral Patrimonio?”, conclude Santori.
Correlati