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Redazione Lazio

COTRAL: 172 LAVORATORI SVANTAGGIATI SENZA LAVORO PER COLPA DELLA POLITICA

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Tempo di lettura 3 minuti La questione sembra non importare proprio a nessuno, a partire dall’assessore Michele Civita che non ha mai risposto

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di Chiara Rai

Questa è proprio una brutta storia che riguarda 172 persone che avrebbero dovuto lavorare in Cotral e che invece per un mero cambio di guardia politica in Regione, da Marrazzo a Polverini, sono rimasti penalizzati, vittime del tiro alla fune tra destra e sinistra. Illusi di poter iniziare a lavorare sono stati letteralmente buttati via con tutte le gravi conseguenze che ancora oggi si trovano a dover pagare. Persone svantaggiate che hanno passato la selezione, fatto gli esami e che non sono state più assunte. Al momento è pendente presso il tribunale civile di Roma un ricorso da parte di 52 delle persone selezionate. La prossima udienza è fissata per maggio 2016. Occorre che questa questione venga affrontata una volta per tutte. Si tratta di un ennesimo caso di ingiustizia sociale. Queste persone hanno il diritto ad essere risarcite per i danni provocati loro dalla politica. L’appello che questo quotidiano lancia, è diretto al presidente Nicola Zingaretti, affinché metta mano alla questione, senza lasciare nell’abbandono queste persone che credevano in un futuro lavorativo che gli è stato tolto dall’oggi al domani, solo per un ordine “politico”.

Ma vediamo cosa è successo:

Il 9 luglio del 2009 la Regione Lazio – Dipartimento Sociale, Direzione regionale "Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili" – e Italia Lavoro SpA (Agenzia del Ministero del Lavoro) hanno stipulato una convenzione per la realizzazione del "Programma per l'implementazione del Masterplan regionale delle politiche e dei servizi per il lavoro con interventi esemplari di politica attiva", denominato Progetto LaziOntheJob. Nei mesi di febbraio e marzo 2010 si sono svolte le selezioni per l’assunzione presso Cotral SpA di personale, con varie qualifiche, utilizzando la suddetta convenzione.

Ad Aprile 2010 le 172 persone selezionate hanno ricevuto il telegramma di convocazione per il giorno 9 aprile presso la sede di Cotral SpA dove hanno firmato il modulo del "Progetto formativo di orientamento – (rif. Convenzione n. 135)" intestato a ciascuna di esse ed indicante la durata dello stage, il nome del Tutor Aziendale, il numero di posizione Inail e gli estremi della polizza integrativa, con premio versato alla compagnia Lloyd Adriatico. È stato firmato anche un modulo per l'accredito degli emolumenti.

Il 13 Aprile 2010 i tirocinanti sono tornati presso la sede di Cotral SpA per la consegna della documentazione personale, ed è stato detto loro che lo stage non poteva iniziare.

Il 19 Aprile 2010 la Regione, con un fax, ha chiesto la sospensione del tirocinio.

Il 10 dicembre, con lettera prot. n. 43166, la direttrice del Dipartimento Sociale, Direzione Regionale "Formazione e Lavoro" della Regione Lazio, ha scritto ad Italia Lavoro SpA chiedendo la sospensione della procedura di attivazione dei tirocini.

L’11 gennaio 2011 Italia Lavoro SpA ha comunicato ad ogni stagista la determinazione della Regione Lazio ad effettuare un supplemento di istruttoria. Nella stessa missiva Italia Lavoro SpA si impegnava a far partecipare i tirocinanti selezionati ad altri progetti formativi però non vi è stato alcun seguito.

Una notizia impossibile da mandare giù quella che ha coinvolto gli stagisti, persone felici di aver superato la prova scritta e l'orale, che cominciano a progettare il futuro e subito dopo vengono a calci e rigettate nella precarietà e nella mancanza di prospettive.

Nessuno potrà mai risarcire la frustrazione, il senso di impotenza, le difficoltà economiche, l’ansia per il domani.

Nel 2013 Augusto Orlandi (uno degli stagisti) ha fatto uno sciopero della fame appellandosi ai vertici della Regione affinché esaminassero la vicenda ed è stato completamente ignorato.

Nel 2014 sono state presentate due petizioni alla Regione (da Augusto Orlandi e da Livia Pica) ma non sono state prese in considerazione;

Il cambio Marrazzo Polverini è stato dunque molto doloroso per questi stagisti, dimenticati da tutti e rimasti senza lavoro, con le speranze infrante di poter avere un minimo di sicurezza che gli era stata prospettata. La destra ha sempre sostenuto che la selezione era stata svolta soltanto per favorire le persone di sinistra; ma in questa ipotesi i tirocini sarebbero iniziati durante il governo della giunta Marrazzo e non si sarebbe atteso l'arrivo della Polverini per iniziarli.

Ad ulteriore riprova basta osservare che a due anni dall'insediamento di Nicola Zingaretti degli stagisti non se ne sta occupando nessuno.

La questione sembra non importare proprio a nessuno, a partire dall’assessore Michele Civita che non ha mai risposto alle mail con le quali gli stagisti chiedevano un incontro.

Non si sa se il presidente Zingaretti sia al corrente della vicenda ma preferisca ignorarla oppure ne sia totalmente all’oscuro.

E’ bastato un fax per calpestare la vita di decine di persone e non vi è stata traccia né di giustizia né di equità sociale, termini dei quali la politica si riempie la bocca

Il progetto Lazionthejob era patrocinato da Regione Lazio, Italia Lavoro e Fondo sociale europeo: nessuno pensava che tali istituzioni si sarebbero comportate in modo tanto vergognoso, prendendo in giro i candidati considerando anche che si tratta di persone in posizione svantaggiata.

All'epoca alcuni hanno cercato di capire che fine avessero fatto i premi assicurativi versati al Lloyd Adriatico e le somme stanziate dal Fondo sociale europeo per finanziare i tirocini ma non si è riusciti ad approdare a nulla.

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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