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di Angelo Barraco
COSENZA – “Io voglio continuare ad andare in Sila come ho sempre fatto e vorrei possibilmente viaggiare tranquilla senza paura e con strade sicure”. E’ questo il messaggio che ci ha inviato Enza in merito al Viadotto Cannavino, meglio conosciuto con il nome di Ponte di Celico, che collega Cosenza a Crotone. Si torna a parlarne di questa preoccupante situazione attraverso la voce dei cittadini che esprimono da sempre massima preoccupazione per le condizioni critiche e temono un imminente crollo. Si apprende inoltre che per gli esperti sono sufficienti degli interventi di manutenzione per migliorare la viabilità ed è inoltre previsto l’inserimento di piastre in acciaio. Per quanto concerne i lavori di miglioria del viadotto c’è da sottolineare che non ci sono delle viabilità alternative, quindi c’è il rischio concreto che la tutta la zona possa rimanere isolata. Nel mese di Marzo sono state rese note le limitazioni al traffico della Statale Silana-Crotonese SS 107. L’Anas comunicò infatti che gli interventi necessitavano di una chiusura totale di circa 20 giorni e una parziale di ottanta giorni, inoltre 39 giorni di parziale chiusura con unico senso di marcia alternato e deviazione dei mezzi pesanti sul percorso alternativo A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’, Strada Statale 616 ‘Di Pedivigliano’ e Strada Statale 108 bis ‘Silana di Cariati’ e viceversa; 20 giorni di chiusura totale del tratto con deviazione dei veicoli leggeri e veicoli di linea sulla provinciale 225 Vallecupo, tra lo svincolo Spezzano Piccolo e Cosenza Centro. I veicoli pesanti invece percorreranno A2, SS 616 e SS 108 bis e viceversa; altri 42 giorni di parziale chiusura a senso unico alternato con deviazione dei mezzi pesanti su percorsi alternativi quali A2, ASS 616 e SS 108 bis e viceversa. Una tabella di marcia in corso d’opera.
Noi de L’Osservatore D’Italia documentammo la situazione del Ponte di Celico lo scorso 4 novembre 2016, quando ci pervennero delle segnalazioni da parte dei cittadini che evidenziavano l’incertezza strutturale del viadotto. La struttura si trova lungo la statale 107 e i cittadini temono si possa spezzare da un momento all’altro. E’ questo l’allarme che lanciano attraverso i social network i cittadini cosentini attraverso dei video che sono stati diffusi ampliamente su diverse testate in cui viene filmata la tratta regolarmente attraversata dalle autovetture ove è presente, nella parte centrale esterna, una sorta di pressione del ponte che induce gli elementi cementificati sospesi a ripiegarsi su loro stessi e creare uno spazio vuoto centrale, che potrebbe portare alla rottura della struttura a seguito di continue sollecitazioni e nella parte superiore dove vi transitano le autovetture è presente invece un avvallamento che porta le autovetture e tutti i mezzi pesanti che vi transitano a fare uno sbalzo ogni qualvolta attraversano quel determinato tratto. Il video immortala un’assenza di simmetria dell’asse del ponte e un’evidente inclinazione verso un lato ma tutto ciò non impedisce ai cittadini il libero transito. Tale viadotto si trova tra gli svincoli di Rovito e Celico in provincia di Cosenza e collega la provincia Bruzia con Crotone, passando attraverso la Sila e gli avvallamenti presenti nella struttura fanno allarmare i numerosi cittadini che quotidianamente vi transitano. La memoria storica dei cittadini non ha cancellato di certo la tragedia dell’agosto 1972, quando nel corso dei lavori di costruzione lo spostamento di un pilone cagionò il crollo parziale della struttura e la morte di quattro operai. Noi abbiamo raccolto le testimonianze di due persone della zona che hanno attraversato recentemente il ponte e ci ha riferito che ad occhio nudo non si vede nulla e il ponte è attraversabile e hanno appreso però della pericolosità del ponte attraverso la tv. Ci hanno riferito inoltre che non vi sono segnali di avvertimento sul ponte che indicano il pericolo e non si sentono tranquilli ad attraversarlo poiché non vi sono nemmeno segnali di deviazione del corso stradale e sul ponte vi erano macchine che andavano anche a velocità sostenuta. Abbiamo chiesto se sul ponte ci passano anche camion è la risposta che ci è sopraggiunta a tal proposito è stata affermativa. I cittadini che ci hanno comunicato tale disagio che vivono nell'attraversare una struttura che secondo loro è instabile e ci hanno riferito inoltre che alcuni abitanti del luogo hanno riferito loro di evitare di passare sul ponte e hanno consigliato loro di prendere una deviazione ma sul ponte non vi sono segnali che avvertono di un eventuale pericolo.
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