CORPO FORESTALE DELLO STATO A RISCHIO RENZI

Redazione
"Con la scusa di risparmiare sui costi, il Governo Renzi sta pensando di eliminare il Corpo Forestale dello Stato e la commissione Affari Costituzionali del Senato ha già dato in questi giorni il suo parere positivo alla riorganizzazione del Corpo ed al suo assorbimento nelle altre forze di polizia.

Annettere lo storico Corpo Forestale in altri Corpi ci risulta una scelta incomprensibile quanto scellerata –dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti,  Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale – per la specializzazione che nel tempo è stata acquisita dai componenti del Corpo che secondo noi debbono rimanere a difesa dell’ambiente e del territorio. Sarebbe veramente un favoloso regalo alle Ecomafie che il nostro paese non si può permettere”.

"Uno storico Corpo che trae le sue origini nelle “Regie patenti” di Carlo Felice di Savoia che il 15 ottobre del 1822 costituì l’Amministrazione forestale per la custodia e la tutela dei boschi, per poi proseguire e giungere alla trasformazione il 12 marzo del 1948, con il D. Lgs. n. 804, in  Corpo forestale dello Stato.  Al Corpo furono affidati compiti di salvaguardare il patrimonio boschivo nazionale, di proseguire l’opera di sistemazione dei versanti e di vigilare sulle buone pratiche selvicolturali, con risultati straordinari soprattutto nel contrasto alla criminalità organizzata ambientale”.
“Purtroppo nel nostro Paese  -prosegue Benvenuti- a parole le forze politiche ed i singoli esponenti si dichiarano a favore dell’ambiente, della difesa del territorio, del patrimonio naturale e paesaggistico, per la difesa del suolo dal dissesto idrogeologico, ma nei fatti poi vi sono provvedimenti incomprensibili come quello che si vorrebbe realizzare ora dal Governo Renzi".

“Giù le mani, quindi dal Corpo Forestale, orgoglio di tanti,  ed anzi proprio per il fondamentale ruolo che sta svolgendo soprattutto per contrastare la criminalità organizzata che sta mettendo a rischio il nostro territorio –prosegue Benvenuti- chiediamo alle forze politiche, tutte, di ripensare tale provvedimento e di dare ulteriori competenze e risorse alla Forestale proprio in difesa del suolo Italiano”.