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Economia e Finanza

Coronavirus, borse europee in forte rialzo

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La Borsa di Milano rimbalza dopo il tonfo di ieri e il provvedimento della Consob che vieta le vendite allo scoperto Il Ftse Mib avanza dell’1,43% a 15.108 punti. Piazza Affari balza in avanti con il Ftse Mib che guadagna il 6,2% a 15.825 punti. Molti titoli sono rimasti in pre-apertura non riuscendo a fare prezzo per eccesso di rialzo. Tra questi Buzzi, Leonardo, Mps, Ubi e Banca Generali.

Le Borse europee rimbalzano dopo il tonfo di ieri, con i danni del coronavirus sull’economia globale. Aprono in forte rialzo Parigi (+4,7%), Francoforte (+3,49%), Londra (+3,2%) e Madrid (+6,5%).

Le Borse asiatiche chiudono in profondo rosso dopo il tonfo di Wall Street che ha registrato il peggior calo dal Black Friday del 1987. I mercati risentono della minaccia del coronavirus sull’andamento dell’economia globale. Crolla Tokyo che chiude in calo del 6,08%, ai minimi in 30 anni. In rosso la Cina con Shanghai (-1,2%), Shenzhen (-1%) e Hong Kong (-2,5%). Male anche Seul (-3,4%) mentre sono in rialzo Mumbai (+1,3%). Sul mercato valutario lo yen si apprezza sul dollaro a 105,40 e sull’euro a 118,20.

Pochi i dati macroeconomici in arrivo nel corso della giornata. Atteso l’indice sull’inflazione di Germania, Francia e Spagna. Dagli Stati Uniti previsti i dati sui prezzi delle importazioni e l’indice di fiducia dei consumatori.

Le Borse cinesi riprendono quota e riducono le perdite nel finale di seduta: l’indice Composite di Shanghai chiude con un calo dell’1,23%, a 2.887,43 punti, mentre quello di Shenzhen perde l’1,08%, a quota 1.798,98. L’Autorità cinese di regolamentazione del settore bancario e assicurativo cinese ha reso noto oggi che banche e istituzioni finanziarie avevano aumento di oltre 1.400 miliardi di yuan (200 miliardi di dollari) i prestiti a supporto della lotta all’ epidemia del nuovo coronavirus.

La Bce, che ieri ha aumentato di 120 miliardi il programma di acquisti di titoli per il 2020, intende assicurare una “presenza robusta” sul mercato obbligazionario. E in risposta a situazioni di fuga dal rischio o shock di liquidità, “potranno esserci fluttuazioni temporanee nei flussi di acquisti, sia in termini di classi di asset che di Paesi”. Lo scrive Philip Lane, membro del board Bce, su un blog della banca centrale. La precisazione apre ad acquisti più ‘mirati’ verso specifici bond o verso specifici Paesi nel caso di necessità.

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