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Angelo Parca
Finalmente cala il sipario sulla scelta insensata di fare una discarica a Corcolle/Villa Adriana ma per il territorio tiburtino le minacce non sono finite. Bisogna continuare a essere vigili sulla questione ma anche preoccuparsi dei rifiuti di casa nostra se Gallotti e la sua amministrazione non troveranno a breve una soluzione per ripianare l’enorme debito dell’Asa nei confronti della discarica dell’Inviolata. E’ necessario partire immediatamente con la raccolta differenziata e accantonare velocemente la scelta sconclusionata della raccolta multi materiale. Infine bisogna finalmente dipanare l’ipocrisia di fondo che sui rifiuti siamo tutti d’accordo a non volerli mentre per il cemento le cose cambiano. Va ricordato che anche per la realizzazione della famigerata “Lottizzazione Nathan” il sito di Villa Adriana sta rischiando di perdere il suo status Unesco di Patrimonio Mondiale dell’Umanità ma per questo aspetto, guarda caso, ci sono molti meno oppositori. “Le dimissioni di Pecoraro sono il risultato della politica insensata e allo sbando di Alemanno. Il sindaco ha perso ben quattro anni di tempo non prendendo nessuna decisione, senza dare prospettive alla città in termini di raccolta differenziata e aree di servizi. Mentre nei comuni della nella provincia di Roma sulla differenziata si sono raggiunti ottimi risultati”. E’ quanto dichiara Daniela Valentini, consigliera regionale del Pd e componente della commissione Ambiente. “Ora – spiega – la cosa principale da fare è trovare un’area adeguata ad una nuova politica dei rifiuti che punti sulla differenziata e non sulle discariche. Alemanno si prenda le proprie responsabilità e si impegni a lavorare in questo senso, visto che Ama ha già fatto sapere che sarà difficile raggiungere il 65 % di differenziata entro il 2014. Il sindaco sarà in grado di farlo?”. “Si è perso fin troppo tempo. Spero – conclude – che il nuovo commissario possa aprire una nuova pagina, noi siamo pronti a dare il nostro contributo” “Le dimissioni di Pecoraro, sono scene di un copione già visto. Il problema non è Pecoraro, che pure ha le sue colpe. Roma e il Lazio sono governati da due amministrazioni che non perdono mai l’occasione per dimostrare la loro totale incapacità amministrativa accompagnata da un arroganza da mulo randagio.” Ha dichiarato il segretario del PSI di Roma Atlantide Di Tommaso. “La contrarietà al sito di Corcolle, ormai appoggiata anche a livello internazionale, non era ,come Alemanno e Polverini credevano, una semplice discussione da bar dello sport, da difendere a prescindere. Pecoraro se ne va ma il problema resta. Spero che, dopo questa ennesima figuraccia, l’autorevole coppia d’amministratori del centro-destra, abbia il buon senso, non solo di evitare ogni imposizione dott. Sottile, per indicazioni di nuovi siti ma, anche di dare semplici suggerimenti. Roma, deve essere avvicinata all’Europa, adottando una gestione sostenibile, moderna ed efficace del ciclo dei rifiuti, dove la”raccolta differenziata”, anche con il porta a porta, resta la strada più utile da percorrere. Se il prefetto Pecoraro ha avuto la nobile sensibilità di dimettersi per il suo fallimento, pur sapendo che Alemanno è privo di tale etica, suggeriamo però di stare almeno zitto” ha concluso Di Tommaso. “Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dell’abbandono definitivo dell’ipotesi Corcolle per la realizzazione della nuova discarica di Roma. Le dimissioni del prefetto Pecoraro chiudono una fase confusionaria della gestione dell’emergenza rifiuti, nella quale abbiamo apprezzato solo il lavoro dei ministri Clini e Ornaghi in difesa di Villa Adriana e quello che rappresenta.”. Lo dichiara in una nota il coordinatore provinciale IDV di Roma Giovanni Loreto Colagrossi. “Il problema non è certamente risolto – aggiunge Colagrossi – e noi siamo pronti a rinnovare la nostra collaborazione con quanti vogliano portare avanti azioni sostenibili per una gestione sana e di qualità del ciclo dei rifiuti. Certamente per il futuro ci aspettiamo di più dalle istituzioni locali.”
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