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Redazione Lazio

CORCOLLE, DISCARICA: UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA?

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Tempo di lettura 4 minuti L'unico ente che si è opposto in maniera ufficiale è stato la Provincia di Roma

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Miccoli (Pd): “Durante la conferenza dei servizi su Corcolle il Comune di Roma ha espresso parere favorevole”

Maruccio (Idv): “La soluzione che si sta prospettando per l'emergenza rifiuti a Roma è la peggiore che si potesse scegliere”

Bucci (Idv): Il Governo contraddice se stesso: le scelte di Pecoraro sono state giudicate inadeguate proprio dal Ministro dell’Ambiente e da quello ai Beni Culturali,e la decisione di oggi di confermare Corcolle indica una schizofrenia che davvero non si piega.

Celli (Civica): “La scelta di Corcolle è disastrosa per le ricadute ambientali; sbagliata nella logistica perché il sito è troppo piccolo per reggere due o tre anni; e scellerata dal punto di vista normativo.”

Romanzi(Psi): “Pecoraro come Dr.Jekyll e Mr Hyde. Da Prefetto fa l’uomo di stato e da Commissario fa il politico, e, di parte.”

 

Angelo Parca

Via libera alla discarica di Corcolle ma no a rifiuti che potrebbero inquinare le falde acquifere. Così Mario Monti ha confermato la propria fiducia al prefetto di Roma e Commissario per il superamento dell'emergenza ambientale nella provincia di Roma, Giuseppe Pecoraro. La decisione dopo la lettera inviata dal prefetto al governo, con il parere dell'Università di Roma Tor Vergata sulle misure utili per evitare inquinamenti di falde acquifere nel territorio di Corcolle.


"Alemanno non faccia doppiamente il furbo. Prima di tutto perché se il Commissario prefettizio ha scelto come discarica Corcolle lo si deve al fatto che Alemanno ha preferito non scegliere il sito, come era invece nelle sue prerogative, e si è fatto commissariare per incapacità amministrativa". – ha dichiarato il segretario del Pd Roma Marco Miccoli come appresa la notizia del via libera. – La seconda bugia di Alemanno riguarda il fatto che – prosegue Miccoli – durante la conferenza dei servizi su Corcolle il Comune di Roma ha espresso parere favorevole, l'unico ente che si è opposto in maniera ufficiale è stato la Provincia di Roma. Alemanno la pianti di fare il demagogo e ammetta che anche in questa situazione ha completamente fallito".

Immediata anche la nota del capogruppo e segretario regionale delle’Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio: "La soluzione che si sta prospettando per l'emergenza rifiuti a Roma è la peggiore che si potesse scegliere, e i partiti che sostengono Monti e il suo governo si devono assumere chiaramente la responsabilità di questo scempio. Una discarica a poche decine di metri da un sito che l'Unesco ha dichiarato "Patrimonio dell'umanità" è una brutta figura del nostro paese nel mondo, oltre ad essere una tragedia per gli abitanti della zona e per quanti fruiscono delle acque che la discarica inquinerà irrimediabilmente. Di tutto questo si devono assumere la responsabilità Comune e Regione, innanzitutto, perchè non sono stati in grado di trovare una soluzione condivisa a salvaguardia dell'ambiente, e in secondo luogo, chi questa decisione la assumerà formalmente. Il governo Monti, e i partiti che lo sostengono in parlamento – conclude Maruccio –  si apprestano a compiere un passo che l'Italia dei valori contrasterà nelle aule parlamentari e nelle piazze."

Dura anche la nota di Claudio Bucci consigliere dell’Italia dei Valori alla Regione Lazio: “La scelta di confermare Corcolle quale sito per la nuova discarica e di dare nuovamente la fiducia come Commissario straordinario a Giuseppe Pecoraro ha dell’incredibile. Il Governo contraddice se stesso: le scelte di Pecoraro sono state giudicate inadeguate proprio dal Ministro dell’Ambiente e da quello ai Beni Culturali,e la decisione di oggi di confermare Corcolle indica una schizofrenia che davvero non si spiega. Fare una discarica a in quel sito vuol dire operare un attentato all’ambiente ed ai beni culturali. E’ un preciso dovere di questo Governo dare spiegazioni su questa scelta, riferendo sul tema a tutte le Istituzioni coinvolte. I cittadini si vedono imposta una discarica che stravolgerà il territorio, comprometterà la salute dei residenti e delle falde acquifere presenti, inciderà pesantemente sulla viabilità. Si può sapere cosa c’è dietro a questa posizione? Chi muove le fila in questa vicenda? Le richieste del territorio sono state totalmente ignorate, le evidenze scientifiche messe in un cassetto. Certo è che c’è poco di tecnico, forse troppo di politico, nel senso peggiore del termine, in questo Governo Monti”. 

Giuseppe Celli, capogruppo della Lista civica cittadini/e alla Regione Lazio ha dichiarato: “La scelta di Corcolle è disastrosa per le ricadute ambientali; sbagliata nella logistica perché il sito è troppo piccolo per reggere due o tre anni; e scellerata dal punto di vista normativo. L’Italia ha adottato una precisa legislazione in materia di tutela dell’ambiente, che applica direttive comunitarie alle quali gli stati membri non possono derogare. Le regole devono essere sempre rispettate ed è assurdo che proprio le istituzioni cerchino scappatoie. Su questa ipotesi si vuole continuare ad andare avanti incuranti delle proteste di cittadini e comitati, degli appelli ad un cambio di direzione, dei rilievi del Mibac, del ministero dell’ambiente, della commissione per le ecomafie, dell’Unesco. Ciò che invece è mancato fin dall’inizio è l’impegno chiaro e preciso delle istituzioni locali, in primis del sindaco di Roma che ha preferito farsi commissariare per non prendere una decisione. Mibac e Ministero dell’ambiente hanno richiamato sulla presenza di vincoli ambientali, archeologici ed idrogeologici che insistono sul territorio di Corcolle. Non rispettarli significa esporre il Paese a procedure di infrazione da parte della UE. Invece di prendere in considerazione siti che non presentano simili problematiche, è paradossale che continui l’accanimento su Corcolle. Saremo come sempre al fianco dei tanti cittadini pronti ancora una volta a manifestare la propria indignazione contro chi vuole continuare incurante di tutto e tutti.”

Il capogruppo del PSI alla Regione Lazio Luciano Romanzi ha dichiarato: “Pecoraro come Dr.Jekyll e Mr Hyde. Da Prefetto fa l’uomo di stato e da Commissario fa il politico, e, di parte. Tutti, dal ministro dell’Ambiente a studiosi di fama internazionale, per finire alla totalità delle popolazioni interessate, segnalano enormi e pericolose incompatibilità ambientali, idrogeologiche e paesaggistiche nel costruire a  Corcolle la nuova discarica dopo Malagrotta. Un ulteriore aggravio lo rappresenta la  presenza a un Km circa d’insediamenti abitativi, in un terreno pieno di pozzi per acque ad uso agricolo e domestico, quindi in totale contrasto con le normative vigenti. Una tragedia annunciata. Per non parlare del danno culturale e turistico che l’intera zona, oggi patrimonio dell’Unesco e centro termale di fama internazionale ne subirebbe. Alemanno e Polverini agiscono in continuità con la filosofia del governo Berlusconi che sempre ha sostenuto che con la cultura non si mangia.   Al Paese e alla nostra Regione in particolare è chiesto un prezzo troppo alto da pagare che i cittadini non sopporterebbero stante la crisi economica che stanno vivendo. Dalle Terme, alla Villa di Adriano alle bellezze delle nostre zone montane si alza un disperato grido di disperazione al quale tutti dobbiamo dare una risposta.”

 

Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

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Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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