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Redazione
“Non è ammissibile che a pagare i ritardi della Regione Lazio siano le fasce più deboli del territorio”. A dichiararlo il consigliere regionale PD Francesco Scalia che in relazione alla cessazione delle attività erogate dal consorzio dei servizi sociali del cassinate previste dal primo febbraio, prepara un’interrogazione urgente al presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e all’assessore al Bilancio, Stefano Cetica, affinché vengano sbloccati i fondi destinati da tempo al consorzio. “Si tratta – dice Scalia – di un ente di grande importanza che negli anni ha dimostrato di essere un sostegno alle tante famiglie del cassinate. Sarebbe una vera follia provocarne la chiusura per una mancanza di programmazione economica. Basterebbe una somma inferiore ai fondi già stanziati, come ha dichiarato più volte anche il presidente del Consorzio, per scongiurare l’emergenza e garantire lo stipendio ai 300 operatori, che da mesi lavorano senza ricevere nessun compenso”. Scalia, che parteciperà oggi all’assemblea straordinaria dell’ente consortile, si dichiara comunque fiducioso sull’esito della vicenda. “ Non credo che la Regione sia al tal punto insensibile: i servizi erogati dal Consorzio non sono certo da inquadrare tra gli sprechi della spesa pubblica bensì fanno parte di un’assistenza necessaria e che l’amministrazione pubblica deve garantire. Per questi motivi presenterò alla Polverini e a Cetica un’interrogazione urgente affinché i fondi vengano erogati e il Consorzio non sia costretto a cessare le proprie attività”.
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