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di A.B.
Roma – Il M5S e il PD hanno presentato due emendamenti che sono stati approvati alla Camera e che riguardano due importanti novità: lo stop ai dirigenti condannati per danno erariale e l’eliminazione del voto di laurea come limite per l’accesso ai concorsi pubblici. Quindi questa barriera non sarà più presente e l’accesso sarà più facilitato. Per quanto riguarda i dirigenti, si delega il governo a prevedere i casi in cui vi è una condotta dolosa e tale condotta, della Corte dei Conti, porta alla revoca dell’incarico o del suo mancato conferimento.
Per quanto riguarda la dirigenza, diventano licenziabili anche i vertici e potrebbero essere cacciati qualora saranno valutati in modo negativo. Il dirigente però, per non essere cacciato via, può chiedere di essere “demansionato”, c’è da sottolineare inoltre che gli incarichi non saranno più a vita.
L’azione disciplinare non sarà più una formalità ma dovrà essere portata a termine. Visti i casi di "finti malati" che ci sono stati in Italia in tutti questi anni, anche qui la situazione cambia poiché le funzioni di controllo passano dalle Asl all’Inps. “Pulizia” negli uffici dei ministeri e dell’Authority, tagli per semplificare ed accelerare la produzione. Arriva anche la Carta della cittadinanza digitale. Per le emergenze basterà chiamare il numero unico 112 per chiedere aiuto.
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