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Redazione
Uno degli ultimi appuntamenti della campagna elettorale di Roberto Giachetti, candidato sindaco del centrosinistra per le elezioni comunali di Roma: il candidato ha condiviso il palco dell’Auditorium della Conciliazione di Roma con il presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. Abbiamo seguito la diretta sui social, strumento usato più volte da Giachetti nell’arco della sua campagna elettorale, dell’evento titolato “De che stamo a parla'”, locuzione che rappresenta al meglio il modus operandi del rapporto col pubblico che ha scelto di perseguire il candidato: confidenziale ed informale. Un Auditorium gremito, due sgabelli, due microfoni e i due uomini al centro della scena del centrosinistra italiano. Oltre allo stile della presentazione a tratti minimalista, un supporto fotografico che ha disegnato la linea guida per tutta l’ora di durata della presentazione.
I due hanno inscenato sul palco dell’Auditorium un botta e risposta a mo’ di intervista svolta da Renzi al candidato sindaco, prendendo in considerazione le proprie divergenze personali e ricordando anche momenti di totale disaccordo, per poi passare all’illustrazione dei progetti di Giachetti per le comunali e delle sue esperienze passate. Una serata totalmente targata Pd, durante la quale il premier, forte del proprio momento politico, non ha risparmiato i propri avversari politici. Il format sperimentato dai due è passato dalla campagna elettorale del candidato, all’ironia e alle battute tra i due, a diversi attacchi del presidente del Consiglio principalmente rivolti al Movimento 5 Stelle: «Ci sentiamo dire “onestà” da gente che governa in 17 Comuni su ottomila e ha casini nella metà dei Comuni. Dicono onestà, ma iniziassero a fare trasparenza, iniziassero a mettere fuori i bilanci».
Oltre a quello che secondo i sondaggi è il primo nemico alla corsa a Roma, il M5s, Renzi ha ironizzato anche sulla destra: «Solidarietà a Giorgia Meloni, una che va in campagna elettorale ritrovandosi sostenuta da Salvini che vuole far pagare il Raccordo». Pronto l’appoggio in materia da parte di Giachetti, che racconta del pullman targato Lega Nord con la scritta “Milano Capitale”, a cui è seguita solamente una risata dal chiaro significato. Continua il premier citando il “rapporto speciale” di Donald Trump e Salvini, alzando i toni nel momento in cui si parla di legalità interna al Pd, i cui appartenenti, a detta del presidente del Consiglio, dovrebbero camminare a testa alta data l’onestà che li caratterizza. Emblematica la frase con cui Renzi ha esordito all’Auditorium: «Vi presento il nuovo sindaco di Roma: Roberto Giachetti». A quattro giorni dalle comunali un incontro importante per il Pd, che riempie l’Auditorium memore delle difficoltà affrontate solo sei mesi fa con le dimissioni del sindaco Marino.
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