Costume e Società
Come illuminare una stanza da gaming
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Una stanza da gaming degna di questo nome non può certamente fare a meno di un’illuminazione adeguata. Per allestire correttamente un angolo o un’intera camera da dedicare ai videogiochi, infatti, occorre creare un’illuminazione ideale per la vista e, al contempo, un qualcosa che decori l’ambiente, rendendolo coinvolgente e colorato. A prescindere che si intenda giocare con uno sparatutto o con la roulette casino, ecco alcuni suggerimenti su come illuminare una stanza da gaming.
L’illuminazione della scrivania
Una buona diffusione della luce sulla scrivania migliora notevolmente l’esperienza di gioco: ciò accade perché lo sforzo richiesto alla vista risulta minore, di conseguenza è possibile sostenere lunghe sessioni senza avvertire fastidi. Per quanto riguarda la scrivania, può essere utilizzata una barra a LED da applicare sulla parte superiore del monitor, così da illuminare perfettamente la tastiera e tutti gli oggetti che si desidera tenere a portata di mano. Ottima alternativa è una classica lampada da tavolo, possibilmente compatibile con la regolazione della luminosità. I gamer più esigenti, inoltre, ricorrono frequentemente a tastiere e a mouse retroilluminati: la tastiera è particolarmente importante, in quando facilita il riconoscimento dei tasti, massimizzando le performance.
Il case
L’illuminazione del case è sostanzialmente di tipo estetico. Un’alta percentuale dei cabinet delle ultime generazioni presenta all’interno delle ventole RGB, le quali erogano un’accattivante luce colorata, la quale può essere settata a piacimento dall’utente sia per quanto riguarda il colore sia per quanto concerne la luminosità.
I faretti
Si tratta di oggetti che abbinano estetica e utilità. I faretti vengono spesso installati ai lati del monitor, con lo scopo di illuminare l’area circostante e generare un bell’effetto luminoso. Di solito, i faretti sono di tipo RGB, per cui è possibile scegliere tra milioni di differenti colorazioni per personalizzare l’ambiente.
Le strisce LED
Un prodotto estremamente versatile sono le strisce LED. Facili da installare e dalla grande resa, possono essere piazzate nella parte posteriore del monitor oppure nella scrivania, creando uno spettacolare effetto scenico sulle pareti. Le strisce LED, inoltre, sono un vero e proprio arricchimento per l’arredo: molti gamer le utilizzano per mettere in risalto mensole, vetrine e pareti attrezzate, così da offrire visibilità a tutti quegli oggetti dedicati al gioco, dalle cuffie alle action figure.
Gli elementi esagonali
Tali elementi sono presenti nelle camere dei gaming da molti anni, con il compito di decorare la parete. Nell’ultimo periodo, il loro successo è ulteriormente aumentato, poiché sul mercato hanno debuttato gli elementi esagonali a LED. Gli elementi esagonali, quindi, rivestono il doppio ruolo di decorare l’ambiente durante il giorno e di illuminarlo di sera, dando vita a degli effetti di grande rilievo, paragonabili a quelli dei migliori casino italia.
Le lampadine
Le moderne lampadine WiFi consentono, nella maggior parte dei casi, di personalizzare il colore e l’intensità della luce. Si tratta di un’ottima scelta per i gamer, poiché siamo di fronte a un dispositivo estremamente versatile, utilizzabile come una normale lampadina per illuminare la stanza e, al tempo stesso, come valido prodotto per completare l’estetica della camera.
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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