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Redazione
I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno scoperto il sistema fraudolento escogitato da un dipendente della G.A.I.A. – noto consorzio a partecipazione pubblica operante a sud est della provincia nella raccolta e nel trattamento dei rifiuti – che avrebbe fruttato quasi settantamila euro, pari a circa cinquantamila litri di carburante non erogato. Di fatto, venivano addebitate alla società spese di carburante senza che i serbatoi venissero realmente riempiti, utilizzando le carte di credito rilasciate al personale per il rifornimento degli automezzi aziendali . Compartecipe del piano, un operaio rumeno di un impianto di distribuzione stradale di carburanti di Colleferro, che, in cambio di pochi euro, avrebbe corrisposto l'importo equivalente del singolo rifornimento al dipendente della G.A.I.A., dopo l'inserimento della card nel lettore automatico del distributore, determinando l'addebito nei conti della società. La storia è andata avanti per diversi mesi, fino a quando i dirigenti del consorzio per la raccolta dei rifiuti, insospettitisi per il continuo utilizzo di due carte di credito presso i medesimi distributori e spesso per il rifornimento di automezzi risultanti in avaria, si sono rivolti alla Tenenza di Colleferro per avviare accertamenti sulla vicenda. Al termine delle indagini, le Fiamme Gialle hanno denunciato i due artefici della frode all'A.G. di Velletri per i reati di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico ed indebito utilizzo di carte di credito.
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