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Roma

COLLEFERRO, CRISI DELLA KEY SAFETY SYSTEMS CONCLUSO IL VERTICE IN COMUNE

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Tempo di lettura 2 minutiTutti si sono trovati d’accordo nel sollecitare l’azienda a non prendere decisioni o provvedimenti di alcun genere prima dell’incontro che convocherà il Ministero

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L’apertura di un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico, già dalla prossima settimana, è stato chiesto nella riunione appena conclusa in Sala consiliare tra i lavoratori della K.S.S. e le autorità politiche locali. Indetta dal sindaco Mario Cacciotti

Redazione

L’apertura di un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico, già dalla prossima settimana, per affrontare l’ipotesi della delocalizzazione delle attività dello stabilimento colleferrino della Key Safety Systems. E’ stato chiesto nella riunione appena conclusa in Sala consiliare tra i lavoratori della K.S.S. e le autorità politiche locali. Indetta dal sindaco Mario Cacciotti, alla riunione hanno preso parte i deputati Silvano Moffa e Angelo Santori, rispettivamente Presidente e membro della Commissione Lavoro alla Camera, gli assessori comunali Salvitti, Necci e Vitiello, il sindaco di Gorga Nadia Cirpiani, i consiglieri comunali Paniccia e Sofi e i sindacati RSU dell’azienda. Questi ultimi si erano infatti mossi, preoccupati per il piano di ristrutturazione aziendale loro comunicato dalla KSS, nel quale si parlava di una delocalizzazione di parte delle attività, da qui al 2014. “La nostra non è un’azienda in crisi – hanno detto i sindacati, parlando di ben 4 milioni di airbag prodotti dallo stabilimento –. L’azienda ha avuto tra gli 8 e i 12 milioni di commesse”. “Innanzitutto è necessario aprire subito un tavolo al Ministero – ha detto il sindaco Cacciotti – per capire quali sono i progetti dell’azienda riguardo al sito colleferrino, dopodiché sapremo esattamente come agire. Se i piani fossero contrari allo sviluppo delle attività in loco, mobiliteremo tutta la città, non staremo di certo a guardare”. “Avuto sentore di quanto stava accadendo – ha detto da parte sua Silvano Moffa – già ieri ho parlato della questione al Dirigente del Ministero dello Sviluppo economico in vista di un incontro tra le parti che ormai è più che necessario. Bisogna aprire un dialogo con la direzione aziendale per fare in modo di mantenere l’elemento di qualità già presente nella nostra fabbrica”. Tutti si sono trovati d’accordo nel sollecitare l’azienda a non prendere decisioni o provvedimenti di alcun genere prima dell’incontro che convocherà il Ministero, probabilmente già prima della fine della prossima settimana.