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Roma

CIVITAVECCHIA, TARI: TUTTO DA RIFARE

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Tempo di lettura 2 minutiGrasso: "l'amministrazione riconosce l'errore, la delibera sulle tariffe tari sarà discussa in consiglio comunale"

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Redazione

Civitavecchia (RM) – “Le bollette Tari che stanno arrivando in questi giorni, con scadenza 30 novembre, sono viziate dal procedimento adottato dall'amministrazione Cozzolino per modificare le tariffe domestiche e pertanto dovrà essere il Consiglio Comunale a sanare la situazione, già nella seduta di giovedì prossimo, nei modi e con la forma che riterrà opportuni il Segretario Generale, che sta studiando gli atti”. Lo dichiara il capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso, che ieri mattina ha avuto anche modo di confrontarsi direttamente con l'assessore al Bilancio Florinda Tuoro, con cui c'era stato un botta e risposta a distanza sui giornali.
“Si è trattato – commenta Grasso – di uno scambio di vedute molto sereno, devo dire come sempre con l'assessore Tuoro, che ha riconosciuto come la modifica alla delibera del Commissario Prefettizio dovesse e debba essere fatta dal Consiglio Comunale. Ma del resto non c'erano, e mi permetto di dire, non avrebbero dovuto esserci dubbi in tal senso.

Qualcuno ha provato a sostenere che il Testo Unico sugli Enti Locali desse ragione all'amministrazione grillina, ma siamo di fronte a due aspetti cristallini: il TUEL infatti esclude dalle competenze del consiglio le ‘aliquote’ relative ai tributi, mentre nel caso della Tari si parla di ‘tariffe’ determinate in relazione al piano finanziario di gestione del servizio dei rifiuti urbani. Inoltre, la norma istitutiva della TARI, la legge di stabilità dello scorso anno, la numero 147/2013 al comma 683 dispone chiaramente e testualmente che “Il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale”.

“Quindi – prosegue Grasso – non so come sia stato possibile portare in Giunta la modifica, anche per mero errore materiale di trascrizione, come si dice, delle tariffe. Ora, poi, bisognerà costruire molto attentamente il provvedimento che sarà sottoposto al consiglio, perché non si può semplicemente revocare la delibera precedente ed approvarne una nuova, in quanto le bollette inviate avrebbero una data antecedente alla delibera in base alla quale sono state emesse. D'altra parte i dati “errati” della delibera commissariale formano parte integrante del bilancio di previsione, quindi di fatto siamo comunque di fronte ad una variazione dl bilancio, senza contare che ci troviamo anche ormai anche alla vigilia del definitivo assestamento, con numeri che oggi sembrano lontani anche da quelli degli equilibri del mese scorso”.

Per quanto riguarda infine le tariffe “anomale” delle bollette di luglio, l'assessore e gli uffici hanno chiarito di aver utilizzato quelle della Tares 2013, non avendo avuto il tempo di partire con la nuova procedura adeguata, dopo aver ripreso il servizio di emissione delle bollette da Hcs, la cui banca dati sempre secondo il Pincio si sarebbe dimostrata in buona parte non aggiornata. Quindi i pagamenti di luglio sono stati considerati acconti “conguagliati” con le bollette attuali.

“Come già anticipato a giugno – conclude Grasso – la scelta della giunta Cozzolino di non cercare la via per inserire nel bilancio entrate straordinarie, oggi viene pagata da tutta la cittadinanza con tariffe sproporzionate rispetto ai servizi resi dal Comune e dalle sue municipalizzate. Per di più, errori come quello della delibera di giunta del 21 luglio non fanno che rendere ancora più complicata una situazione già di per sé emergenziale”.